GIOVANNI
LAMI
I primi schizzi li disegno sempre su un piccolo block notes che porto sempre con me, sono quei pochi tratti che mi indicano poi come completare il progetto; non mi sforzo di finirlo per forza, aspetto e sarà lui stesso ad indicarmi come concluderlo.
Bacio
E' un edo, il progetto è di Pierto Livi che me l' ha passato quando da ormai troppo tempo
era solo una tela inutilizzata, potevo farci ciò che volevo [anche una coperta mi ha
detto!], così ho deciso di dargli uno scheletro con ossa di carbonio. Ci sarà sempre un
filo invisibile che collega me al suo creatore nel momento in cui volerà. Sono
rappresentati due volti, ma il suo significato può estendersi partendo dall' uomo, a
qualsiasi cosa si fondi, anche due poli opposti, in pace.
Orchidea
E' un vecchio aquilone che ho rispolverato perché penso abbia delle forme innovative che,
in un certo senso, predicevano ciò che avrei pensato e fatto in futuro. Era nato come
quattro cavi, ma penso non fosse quello il suo campo poiché riconvertito a statico è
molto meglio. Rappresenta un' orchidea, niente di più, "solo" un fiore.
Spine
Diciamo che è l' aquilone del cambiamento, da qui in poi ho iniziato a lavorare su forme
considerate "strane" [..cosa è strano?] e a costruire non solo la parte
materiale di un aquilone, ma anche la sua anima. La grigia trasparenza che fa da sfondo
alle spine rosse lascia intravedere i più accesi colori dietro, un vedo non vedo che mi
piace molto e contrasta con le linee e gli angoli " pungenti" delle spine
i campanelli, poi, servono a dargli voce.
Ciò che ci circonda è una fonte inesauribile d'
ispirazione ed è proprio da questo che è nato il gruppo dei 4 dedicato agli elementi
naturali: acqua - terra - fuoco - aria.
Molti pensieri sono uniti alla loro nascita e cercherò di esprimerli, per quanto sia
possibile, scrivendo.
Sono presenti in tutti degli elementi ricorrenti come le curve convesse, tondeggianti, dei
disegni "fluidi", amorfi, a rappresentare la mutazione di ciò che è attorno a
noi e dei grossi fili cuciti che collegano le varie forme. Nessuno dei quattro è più
importante degli altri, sono tutti indispensabili e si equilibrano l' un l' altro come in
un cerchio.
Sono delle contaminazioni, come tutti quelli che sono venuti dopo.
Il primo ad aver spiccato il volo
è stato l' acqua. E' nato da una piccola goccia che
ho visto sul finestrino della mia auto, la forma non n'è stata affatto modificata.
Rappresenta anche la vita, l' acqua è vita sostanzialmente, indispensabile, e tutto nasce
da lì; proprio per questo l' aquilone oltre l' azzurro dell' acqua si "tinge"
anche di rosa.
La terra
è un fiore. Due gemme bucano il cielo, in alto, mentre l' interno è in evoluzione; lo
stelo affonda in un vaso nero che contiene i nutrienti per far crescere questa piccola
pianticella.
E' l' elemento al quale noi siamo più uniti, sul quale camminiamo ogni giorno, è la
ciclicità degli eventi, della natura. Una frase è legata a questo progetto e l' ho
scritta a disegno finito: "Più difficile è il caso perché la ragione cerca la
simmetria".
Il fuoco è una forma estremizzata, esasperata nella sua bellezza come l' elemento che rappresenta. Non è nulla di materiale, il fuoco siamo noi. E' una specie di sistema solare dove noi siamo il sole, al centro.
L' aria
è stato l' ultimo dei 4 ad esser stato costruito e all' inizio non avevo nemmeno
intenzione di farlo perché erano in parte tutti aria poiché si trattava d'aquiloni, ma
sentivo che mancava qualcosa e volevo che questo gruppo non fosse legato al concetto
d'aquilone, era un omaggio alla natura e questa era il mio modo di farlo, con la cosa che
mi riusciva meglio.
Si libra in cielo leggero come un gabbiano, come i sogni, così impalpabili; basta una
leggerissima brezza per farlo alzare ed io lo posso guardare solo da qui, esattamente
sulla mia testa. E' il mio angelo.
I.F. [ Idea. Fisica.
]
E' un idea che nasce dentro e viene a contatto con il mondo esterno attraverso un filo
immaginario, è assieme fiore e frutto, qualcosa che nasce nel momento stesso in cui viene
pensata. Non rappresenta nulla di materiale, ma qualcosa di molto più importante: è un
pensiero.
5 degrees
E' nato una notte che, guardando le nuvole le ho trovate così belle alla luce della luna
e così sottili, quasi un velo, che ho deciso di dedicar loro un aquilone. Le
catarifrangenze rappresentano proprio le nuvole, nel loro grigiore che però può
accecare. E' un angolo di cielo notturno ed il nome non è altro che la temperatura di una
delle tante notti d' inverno passate.
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