Storia delle
ricerche
Lo scavo del sito
protostorico di Celano Paludi ha avuto inizio nel 1985 in seguito ad una
segnalazione effettuata dall'Archeoclub di Avezzano che portava a
conoscenza della Soprintendenza Archeologica dell'Abruzzo del
rinvenimento di un numero cospicuo di frammenti ceramici di impasto
rinvenuti in occasione dell'impianto di un laghetto per la pesca
sportiva in tale località fucense.
A partire da quell'anno e fino al 1989 sono state effettuate continue
campagne di scavo, condotte dalla Soprintendenza e dirette da Vincenzo
d'Ercole, che hanno permesso di indagare un'area archeologica, di forma
grossomodo rettangolare, della superficie di circa 2500 metri quadrati.
L'esplorazione di una superficie così vasta ha
consentito il
rinvenimento di un livello antropico caratterizzato dalla presenza
di decine di pali lignei riconducibili a un probabile insediamento
palafitticolo databile alla fase finale dell'età del Bronzo. Il
panorama delle testimonianze rivenute era completato da tre tombe a
tumulo delimitate dalla caratteristica crepidine circolare di pietre
infisse nel terreno. Le sepolture, databili anch'esse alla fase finale
dell'età del Bronzo, sono caratterizzate dalla presenza di un cassone
ligneo (ovvero un tronco di albero scavato all'interno) entro il quale
era stato deposto il corpo del defunto insieme al corredo personale
costituito esclusivamente da oggetti in bronzo (fibule, rasoi, aghi).
Considerazioni
Dopo una lunga
interruzione i lavori di scavo sono ripresi nell'estate del 1996. In
questa occasione è stato possibile scavare una nuova tomba (la tomba 4)
a tumulo (già individuata durante le precedenti campagne di scavo) e
ampliare di circa 500 metri quadrati l'area di scavo esponendo, così,
altre strutture lignee riferibili al villaggio
palafitticolo. Nel 1998, infine, una ulteriore campagna di scavo ha consentito di
individuare altre tre sepolture analoghe (fig. 3) alle precedenti (la
tomba 5, la tomba 6 e la tomba 7, quest'ultima, tuttavia, è risultata
quasi completamente distrutta in antico).
Come si è detto, lo
scavo di Paludi ha permesso di individuare e di riportare alla luce un
gran numero di pali lignei e di verificare la loro associazione ad una
discreta quantità di buche di palo (fig. 1).
L'analisi dei manufatti lignei ha stabilito che per la loro
realizzazione è stata impiegata, nella maggior parte dei casi, la
quercia (con il 71% delle attestazioni), seguita dal pioppo e dal salice
(con il 18% di frequenza); che il diametro medio della loro sezione è
di circa 10 centimetri e, infine, che normalmente sono ricavati da
tronchi di maggiori dimensioni, sezionati nel senso della lunghezza.
Lo studio della distribuzione dei pali e delle buche di palo ha
permesso di individuare insiemi organizzati (con disposizioni
regolari) riconducibili ad ipotetiche strutture: nell'area
centrale dello scavo sono state rinvenute, infatti, file parallele,
formate da cinque e più pali infissi ad una distanza media di 90-130
centimetri, che seguono orientamenti paralleli o ortogonali fra loro.
Lungo il margine occidentale dell'area di scavo si è visto che gli
allineamenti di pali e di buche di palo possono raggiungere anche
lunghezze notevoli. Sempre in questa zona, è presente una struttura
quadrangolare formata da quattro allineamenti di pali lunghi circa 15
metri e caratterizzati da un orientamento diverso rispetto alle
precedenti.
(g.f.m.)
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Fig. 1: buche di palo
sezionate
Fig 2: fibula ad arco
serpeggiante dalla
t. 5
Fig. 3 e 4: veduta del
tumulo della t. 5 e degli
allineamenti di pali
(e delle buche)
Fig. 5: dolio ricostruito
rinvenuto nello
scavo
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Bibliografia
Vincenzo d'Ercole, "Prima
campagna di scavo alle "Paludi" di Celano" in: AA.VV,
Quaderni di Protostoria I - Atti del Convegno "Gli insediamenti
perilacustri dell'età del Bronzo e della prima età del Ferro...",
Roma 1986.
Vincenzo d'Ercole, "Rapporto preliminare sulle prime cinque
campagne di scavo condotte alle Paludi di Celano", in: Atti del
Convegno "Il Fucino e le aree limitrofe nell'antichità",
Roma 1991.
Serena Cosentino, Vincenzo d'Ercole, Gianfranco Mieli, "Le
Paludi" di Celano. Le ricerche e i materiali dell'insediamento
protostorico", in: Vincenzo
d'Ercole, Roberta Cairoli (a cura di), "Archeologia in Abruzzo –
Storia di un metanodotto tra industrie e cultura", Tarquinia
(VT) 1997.
Vincenzo d'Ercole, "La necropoli dell'età del Bronzo Finale delle
"Paludi" di Celano", in: Vincenzo
d'Ercole, Roberta Cairoli (a cura di), "Archeologia in Abruzzo –
Storia di un metanodotto tra industrie e cultura", Tarquinia
(VT) 1997. |