L'Ottocento                     Scuola Bellaria
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L’Ottocento

Con  l’ottocento la “ Real delizia “e tutta l’aria di Capodimonte furono protagoniste di grandi cambiamenti.
Nel 1806, Giuseppe Buonaparte che salì al trono di Napoli, decise di abitare a Capodimonte. Intanto il “sito reale “ si ampliava, e iniziò la costruzione di  una cinta muraria, che unì finalmente il Bosco al palazzo reale e furono aperti due nuovi accessi, porta grande sulla via dei Ponti Rossi e porta piccola sull’odierna via Miano.
Nel 1815, Ferdinando, proseguiva i lavori al Bosco e due anni dopo avviava  la costruzione del “Real
Eremo dei Cappuccini” la cui chiesa nelle varie ricorrenze, era aperta a tutti. Nel 1819, il “sito reale” fu sede in occasione della visita a Napoli  dell’imperatore d’Austria, di uno dei pochi e memorabili ricevimenti dati a Capodimonte. Il principale elemento d’innovazione non fu l’introduzione di piante esotiche ma il rapporto con il paesaggio ottenuto con un sapiente gioco di visuali.
Nel 1834, con  Ferdinando II, il bosco di Capodimonte venne reso praticabile. Fu aperto un viale carrozzabile e furono realizzate porta di Miano (1837) allora detta “Porta  di Bellaria”, e  una “Porta sul Cavone” (1839) e cosi si delineò  quella  nuova immagine del bosco che in particolare, nelle aree recentemente restaurate, è riconoscibile.

 

L. Fergola, La collina di Capodimonte e le ville site lungo la strada dei Ponti Rossi, prima metà XIX sec.Napoli, coll. privata. Tra le numerose residenze signorili, sulla verde collina di Capodimonte ed i suoi dintorni,  emerge in primo piano Villa Heingelin.

F. Fergola, Palazzo Reale di Capodimonte da Porta Grande, 1835 a Napoli, Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte, Gabinetto Disegni e Stampe. Alle spalle di Porta Grande si nota la sistemazione dei giardini davanti al Palazzo.

Strada di Capodimonte, 1830 a Napoli, Museo Nazionale di San Martino. Nella piccola strada di Corso Napoleone (oggi corsi Amedeo di Savoia) è raffigurato l'altezza del Ponte della Sanità. 

G. Giusti, veduta del Casino dei Principi a Capodimonte, 1838 Napoli, Palazzo Reale. Il Casino e Giardino dei Principi prima della sistemazione attuata dal botanico Dehnhardt, in collaborazione con l'architetto Giordano.

F.Sorrentino, veduta di Napoli da Capodimonte con figure, 1859 Napoli, Palazzo Reale. Al tempo di Ferdinando II la "Real tenuta" divenne luogo di passeggio.

A.Giuli, Parco del Real Palazzo di Capodimonte,prima metà del XIX sec. Napoli, Biblioteca Nazionale, sez. Palatina. Casino della Regina, all'epoca di Ferdinando II, immerso tra boschetti e praterie all'inglese; sullo sfondo il "Real Eremo dei Cappiccini".

G.F.Heilmann de Rondchatel, Panorama di Napoli, 1841, Napoli, Museo di San Martino, Archivio Stampe e Disegni. Il Particolare raffigura il Palazzo Reale ultimato ed inserito nel paesaggio della città, alle spalle il Bosco Reale e l'ager Campanus fino a Caserta.
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