IL PROBLEMA

 

BOCCONI AVVELENATI:

Un grave pericolo per tutti

Sempre più frequenti le morti di animali domestici e selvatici

Rischio di avvelenamento anche per i bambini

 


 

 

Alcuni dati sul fenomeno

 

Purtroppo i dati conosciuti sono estremamente scarsi. Non è ovviamente possibile conoscere il numero degli animali selvatici uccisi, che è sicuramente altissimo, ma anche per quanto riguarda cani e gatti solo poche persone presentano regolare denuncia. Le persone colpite, infatti, spesso non sporgono denuncia o se lo fanno le indirizzano alle sedi locali delle diverse Forze dell’Ordine, con il risultato che è attualmente impossibile avere un quadro complessivo che si avvicini alla reale entità del fenomeno.

Si hanno quindi al momento dati parziali e frammentari, che sono però di estremo allarme. Sicuramente nella regione Toscana sono migliaia, ogni anno, gli animali uccisi; in tutta l'Italia, questo numero diventa spaventoso.

Per quanto riguarda gli animali selvatici (volpi, mustelidi, rapaci, ecc.) ovviamente moltissimi sono quelli colpiti dai bocconi, inclusi anche animali rarissimi. Nel solo 1998, in provincia di Firenze, sono stati ritrovati 4 lupi morti per avvelenamento: è facile capire come per le specie sull’orlo dell’estinzione numeri di questo tipo siano di una gravità eccezionale.

 

I bocconi avvelenati continuano a disseminare morte nelle nostre campagne. Muoiono fra atroci sofferenze cani e gatti, muoiono animali selvatici.

Vi sono stati casi anche vicino ad abitazioni e la paura è che un giorno o l’altro qualche esca avvelenata possa arrivare nelle mani di un bambino.

Eppure, poco o nulla si sente dire su questo problema e nulla si fa per fermarlo, nonostante che disseminare bocconi avvelenati sia una pratica illegale e costituisca un reato penale.

 

E’ ora di dire basta...

 

 


 

 

COSA E’ NECESSARIO SAPERE PER DIFENDERSI

 

UNA MORTE ATROCE

Solo chi ha visto un cane morire di avvelenamento sa quale ne sia la sofferenza e l’agonia. E’ una scena terribile, che non è possibile dimenticare..

I veleni sono numerosi e per la maggior parte di essi non vi è antidoto.La terapia è in genere solo di supporto, nel tentativo di aiutare l’animale a vomitare la sostanza ingerita e a superare la fase critica.

Molti di questi veleni agiscono lasciando completamente lucido l’animale, che quindi soffre fino alla fine.

 

UN TRAGICO PROBLEMA IN CONTINUA ESPANSIONE

In questi ultimi anni si sono verificati con sempre maggiore frequenza casi di avvelenamento di animali. Migliaia di animali domestici hanno perso la vita per aver ingerito bocconi avvelenati e la stima di quelli selvatici è impossibile da effettuare.

Volpi, cani vaganti o randagi, ma anche mustelidi, corvidi, rapaci e altri selvatici sono i poveri e ignari obiettivi di coloro che criminalmente disseminano i bocconi avvelenati. Tutto questo solo perchè tali specie sono erroneamente e assurdamente considerate da qualcuno capaci di competere con alcune attività umane (attività venatoria, colture agricole, pollame, allevamenti).

Anche in Provincia di Firenze, ormai nella maggior parte dei Comuni, stiamo assistendo con sconcertante frequenza a casi di avvelenamento. Moltissimi sono stati anche i cani e gatti domestici colpiti, sia sul territorio libero sia addirittura in alcuni casi in proprietà recintate e in prossimità di case.

 

L’IMPORTANZA DI UNA DENUNCIA

Non solo è impossibile venire a conoscenza dei tanti casi di morte da avvelenamento di animali selvatici, ma anche per quanto riguarda gli animali domestici è difficile avere un quadro preciso della situazione. Per poter individuare con precisione le zone più a rischio e chiedere l’intervento delle Autorità competenti (sorveglianza, tabellazione con cartelli che segnalino il pericolo), oltre alla denuncia presso le locali Forze dell’Ordine e alla Polizia Provinciale, vi chiediamo di segnalare tutti i casi di avvelenamento al Coordinamento contro l’avvelenamento di animali organizzato dalle Associazioni animaliste e ambientaliste di Firenze, telefonando a: WWF Toscana tel/fax 055477876.

Segnalateci non solo i casi nuovi, ma anche quelli di cui siete a conoscenza a partire dal 1990.

(Per la Polizia Provinciale di Firenze: Via Andrea del Sarto 8 - 50135 FIRENZE
Tel.: 055 2760901 - 055 2760902 - 055 2760904 - fax: 055 2760903)

 

 

FERMIAMO GLI AVVELENATORI

L’utilizzo di bocconi avvelenati è un crimine. La legge vieta espressamente l’uso di questi mezzi (L.N. 157/92 art. 21 lett. U; inoltre in Toscana L.R. n. 39/2001, in Umbria L.R. n. 27/2001), e prevede sanzioni penali per chi contravvenga a questo divieto.

Sono mezzi di morte incontrollabili, che possono colpire qualunque animale e addirittura mettere in pericolo esseri umani, soprattutto i bambini.

Porre fine a questa pratica è non solo un necessario passo per una società più civile, ma anche una questione di salute e sicurezza pubblica.

Vedi anche:

In caso di sospetto avvelenamento

 

 


 

 

Per contrastare questo tremendo fenomeno
nel giugno del 1998 è nato a Firenze un Coordinamento delle associazioni ambientaliste e animaliste, al quale hanno aderito:
AISPA, AMA, Amici del Cane, Amici del Cane e del Gatto, Amici della Terra, Bisarca, Infotime, LAC, LAN, LAV, Lega Difesa del Cane, Legambiente, LIDA, LIPU, UNA, Verdi Ambiente e Società, Verdi Provincia di Firenze, WWF.

 

 

Gli obbiettivi di questo Coordinamento:

 

Informare la cittadinanza sul pericolo e sui comportamenti da tenere (pieghevole in collaborazione con l’Ordine dei Veterinari di Firenze e Prato; sito internet; spot videotelevisivi, appelli radio, manifesti in luoghi pubblici, presentazione e discussione del problema in luoghi pubblici, soprattutto scuole, ecc).

Effettuare un mappaggio delle zone a rischio, in modo da studiare accuratamente il fenomeno per individuare responsabilità e possibili interventi (coinvolgendo la cittadinanza, i Medici veterinari e le Forze dell’ordine, per raccogliere tutte le segnalazioni).

Preparare una proposta di nuova normativa capace di arginare il dilagare del fenomeno (la normativa attuale è del tutto insufficiente).

Coinvolgere le Pubbliche Amministrazioni, sollecitando interventi quali:

a) la tabellazione di "zona a rischio" nelle aree colpite dal fenomeno e l’istituzione, nelle stesse zone, di divieti temporanei di caccia quando si verifichi la correlazione fra casi di avvelenamento ed attività venatoria (iniziative di ripopolamento, ecc.);

b) la verifica del funzionamento e dell’adeguatezza degli Istituti di Analisi competenti, in modo da assicurare una pronta e sicura individuazione delle sostanze tossiche utilizzate;

c) sistemi di controllo e limitazione del commercio delle sostanze utilizzate;

d) potenziamento dei corpi di Polizia Provinciale, attualmente gravemente sottodimensionati ed  impossibilitati a svolgere l'opera di vigilanza e di controllo che sarebbe necessaria.

 

 

 

Vedi anche le altre aree del sito ed in particolare:

Cosa fare ? - Scheda denuncia- Iniziative

 

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