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Retata Contro No Global

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Social Forum di Firenze

Il vertice di Firenze ha posto grandi questioni politiche, afferma Casini

Social Forum, presto dibattito alla Camera

Berlusconi ringrazia il ministro dell'Interno e tutte le forze dell'ordine. La sinistra: "Il governo chieda scusa"
 

"In uno stato di diritto è doveroso manifestare pacificamente con il rifiuto di ogni violenza". Lo ha detto il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, che ha anche annunciato un prossimo dibattito sul tema: “Il Social forum di Firenze ha posto grandi questioni politiche, sul futuro dei nostri figli e di tutti noi, che la Camera ha discusso in passato e dovrà tornare a fare”.

Congratulandosi con le istituzioni e le forze dell'ordine, Casini ha sottolineato che su questo punto c'è una convergenza: "E' il segno che in questo paese non ci si divide sempre e solo, a volte artificialmente, ma c'è senso di responsabilità per trovare anche momenti unificanti”.

Il giorno dopo la manifestazione No Global a Firenze è il tempo dei commenti e delle dichiarazioni. La perfetta riuscita, perlomeno sotto l'aspetto più temuto, quello dell'ordine pubblico, delle manifestazioni e del corteo finale, è oggetto di dichiarazioni entusiastiche sulla tenuta del sistema di sicurezza da parte del governo e dei responsabili della polizia, ma anche di aspre critiche ed accuse di ingiuste criminalizzazioni ed affrettato catastrofismo da parte dell'opposizione e degli organizzatori.

Così il premier Silvio Berlusconi ringrazia, da una parte, il ministro degli Interni Beppe Pisanu e tutte le forze dell'ordine, ma tiene a sottolineare che il governo ha saputo garantire il principio della libertà di manifestazione e, soprattutto, che il paese "ha sempre da guadagnare quando l'opposizione invece di lanciarsi in polemiche non costruttive si confronta in maniera corretta e responsabile".

Ma da sinistra si chiedono le scuse al governo ed il verde Paolo Cento chiede addirittura "le dimissioni degli jettatori".

Il presidente della Commissione europea, Romano Prodi sottolinea che "proprio in questi momenti di cambiamento, la voce dei giovani è una voce di importanza radicale. C’è bisogno di voci fresche nel mondo".

E’ soddisfatto Vittorio Agnoletto (uno dei leader del movimento No Global): "una manifestazione imponente, gioiosa, competente. Qui è tutto diverso rispetto a quanto accaduto a genova, qui tutto sta andando bene".

Claudio Martini (presidente diessino della Regione Toscana e uno dei più tenaci sostenitori della manifestazione): "mi sembra un grande giorno per Firenze e per l'Europa. E' un evento straordinario. non ho parole. Grazie Firenze". Sulla stessa scia il Sindaco di Firenze, Leonardo Domenici: "la scommessa l' hanno vinta prima di tutto gli organizzatori e firenze".

Per Guglielmo Epifani (segretario Cgil): "E' una grande festa in difesa dei diritti e della pace. Chi ha voluto creare un clima di paura ha offeso la natura di questo movimento". E il suo predecessore, Sergio Cofferati, avverte che "con queste persone, con questi movimenti bisogna avere un rapporto dialettico, franco, segnando anche le differenze quando ci sono, ma un rapporto paritario, di grande rispetto".

(Aggiornato il 10 Novembre 2002 ore 12:00)

 

E' la cifra diffusa dalla questura e dalla prefettura di Firenze sull'affluenza al corteo no global

In 450.000 marciano per la pace

Gli organizzatori parlano di ottocento mila persone. Casarini:"E' un successo che fa sperare"
 

Grande festa allo stadio Artemio Franchi di Firenze dove si tiene il concerto di chiusura del Social Forum Europeo. Tutto è proceduto senza incidenti. La questura parla di 450.000 persone mentre gli organizzatori affermano che si sono superate le 800.000  presenze.

I commenti degli organizzatori
Casarini ride: "sta andando benissimo. Una presenza così dà molta speranza". E a chi gli chiede che cosa accadrà adesso del movimento, risponde: "E' il movimento dei movimenti, non si può organizzare a tavolino. Deve rimanere plurale, pieno di contraddizioni, ma determinato". Don Vitaliano, il parroco no global, dice di essere al tempo stesso contento per ciò che sta accadendo ma è triste per ciò che è accaduto un anno fa a Genova.

Firenze applaude i no global
Man mano che il corteo procedeva lungo il percorso prestabilito iniziavano a spuntare dalle finestre le leunzuola bianche e le bandiere della pace che Tiziano Terzani e Gino Strada avevano chiesto di esibire in segno di solidarietà con i manifestanti.  "Firenze, Firenze!" un lungo coro, urlato a squarciagola salutando le persone affacciate alle finestre. Così i manifestanti hanno voluto ringraziare la città, alternando agli slogan contro la guerra e la globalizzazione, un inno a firenze ripreso e urlato più volte durante il corteo. I fiorentini hanno risposto intonando il coro assieme ai manifestanti, battendo le mani, e ringraziandoli.

L'appello contro la guerra
La dichiarazione e' stata letto in otto lingue dal palco che ospitera' il concerto di chiusura della manifestazione contro la guerra del social forum.
A tutti i cittadini e le cittadine d’Europa insieme possiamo fermare questa guerra noi, movimenti sociali europei stiamo lottando per i diritti sociali e la giustizia sociale, per la democrazia e contro tutte le forme di repressione vogliamo un mondo di differenze libertà e rispetto reciproroco crediamo che questa guerra legittimata a o meno dall’Onu, sarà una catasastrofe per i popoli dell’Iraq che già patiscono le conseguense dell’embrago e del regime di Saddam Hussein, e per i popoli del Medio Oriente. Chiunque creda nella soluzione politica e democratica dei conflitti internazionali deve opporsi a quseta guerra perche sarà una guerra che può portare a un disastri globale. C’è già una opposizione massiccia alla guerra in ogni paese d’Europa. Centinaia di migliaia di persone sono giò mobilitate per la pace. Facciamo appello ai movimenti e ai cittadini e alle cittadine d’Europa" .

Appuntamento a...
Domenica si conclude alla stazione Leopolda con un convegno dei  movimenti sociali l'appuntamento fiorentino. I no global si sono dati appuntamento nel 2003 a Saint Denis in Francia

Ore 14.30
Un gruppo di giovani anarchici, probabilmente gli stessi che stamane avevano protestato davanti alla Menarini hanno cercato di intrufolarsi nella testa del corteo all'altezza di piazza Beccaria. Le forze dell'ordine sono riuscite a interecttare una parte del gruppo e a fermarne alcuni per controlli. "Hei, oh, Blair and Bush has got to got" (Blair e Bush se ne devono andare) cantano i manifestanti inglesi dei 'global resistance' nella loro lingua. I comunisti greci hanno invece imparato gli slogan in italiano "vogliamo farci capire anche dai fiorentini" dice Alekos venuto da Atene. Un lungo applauso ha accolto il passaggio del leader dei contadini francesi Josè Bovè.

Ore 13.30
Alle ore quindici partirà come previsto il corteo dei no global che chiude il social forum di Firenze. Ma di fatto la grande quantità di persone che dalle 9 di mattina sono iniziate ad affluire davanti alla Fortezza da basso, sede dell'Fse, ha fatto avanzare la testa del corteo davanti al cimitero degli inglesi, a un terzo del percorso stabilito. Pietro Bernocchi, leader dei Cobas, afferma: "Saremo trecentomila". Gli organizzatori parlano con autela di 200.000 manifestanti. Non si sono registrati disordini. Apre il corteo uno striscione con la scritta 'Not in my Name' (non a nome mio). la mattinata si è aperta con i convegni conclkusivi sul tema: "No alla guerra". Davanti alla Menarini, l'industria farmaceutica fiorentina, 30 anarchici hanno fronteggiato in assoluto silenzio la polizia allineata davanti ai cancelli di ingresso della sede amministrativa. Non si è registato nessun momento di tensione. Anche il corteo dei disobbedienti di Luca Casarini, partito dall'ippodromo del disarmo, ha raggiunto il corteo inserendosi tra l'Arci e Rifondazione Comunista senza problemi. La città è paralizzata e gli unici a poter transitare sono i pedoni e i ciclisti. Il centro storico, lontano dai viali della manifestazione conclusiva, è presidiato dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa. Venticinque jeep della polizia sono in piazza Duomo e cinque in piazza Santa Maria Novella. Il famoso stilista fiorentino Roberto Cavalli ha offerto simbolicamente il caffè gratis ai passanti in polemica con i numerosi commercianti che hanno deciso di tenere chiusi i propri esercizi.

(Aggiornato il 10 Novembre 2002 ore 08:30)

 

Hamburger e no-global

Proprio mentre a Firenze si tengono le manifestazioni dei no-global, sui mercati è arrivato un ‘allarme utili’ che più simbolico non si può: quello di McDonald’s.

Se c’è un simbolo della globalizzazione, è forse proprio quella ‘M’ gialla che ormai campeggia in cinque continenti  (un totale di  30 mila ristoranti) e che di tanto in tanto viene addirittura indicata come obiettivo sensibile per azioni più o meno dimostrative.
Il gigante degli hamburger in questo periodo non se la passa affatto bene.
Negli ultimi 8 trimestri ha accusato  7 volte un declino nei profitti e con l’annuncio di ieri è arrivata la certezza che i ricavi di quest’anno saranno ancora inferiori alle attese.
Le azioni sono piombate al livello di sette anni fa.
175 ristoranti verranno chiusi, con tagl i al personale previsti di 400-600 unità.
McDonald’s continua a essere di gran lunga la catena di ristorazione più vasta d’America (da sola ha una quota di mercato pari a quella dei quattro principali concorrenti messi insieme) ma sconta una situazione poco favorevole.
A parte la congiuntura mondiale negativa, che pesa soprattutto in realtà fortemente penalizzate come il Sud America, il mercato è piuttosto saturo e anche negli USA comincia a farsi strada l’idea che oltre all’hamburger si possano mangiare altre cose, magari più curate  e meno standardizzate. Se aggiungiamo i problemi derivanti dalla mucca pazza (soprattutto qui in Europa) e la tendenza ‘salutista’ che si fa strada nell’alimentazione (e che certo non avvantaggia le catene di fast-food), il quadro è abbastanza chiaro.
McDonald’s sta reagendo alla crisi rallentando
la sua politica di espansione, ma molti credono che sa rà difficile rinverdire i fasti degli anni scorsi.
Tutto questo dovrebbe far riflettere anche il popolo dei no-global, che a volte demonizza a tal punto le odiate multinazionali da pensarle
più forti di quanto non siano.
Come ripeto spesso, la globalizzazione è un fenomeno più complesso e caotico di quanto facciano credere certe semplificazioni. La crisi di
McDonald’s dimostra che anche un suo simbolo può entrare in crisi per il più semplice dei motivi: la gente mangia più pizze e meno hamburger.

(Aggiornato il 09 Novembre 2002 ore 09:30)

 

Il Social Forum narrato in un film

Quattordici registi stanno girando il film sul Social Forum Europeo. 'Non faremo cronaca, vogliamo realizzare una sintesi poetica, un racconto narrativo di cio' che sta accadendo a Firenze' ha spiegato Maselli,tra i registi della pellicola,insieme a Pontecorvo, Francesca Comencini. La pellicola sara' trasmessa da Raitre e venduta in allegato con alcuni quotidiani.Una versione piu' lunga sara' nelle sale. I registi fanno parte della Fondazione Cinema del Presente.

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 15:15)

 

Epifani: no global meritano attenzione

Il segretario della Cgil,Epifani,a Firenze per il Social Forum Europeo spiega di condividere 'molte delle critiche, anche se non tutte' fatte dal movimento, che aggiunge 'merita rispetto e attenzione'. Epifani sottolinea che il movimento no global 'e' un movimento composito, in cui confluiscono tante storie e tante sensibilita', a cui bisogna portare innanzitutto rispetto e attenzione. E spiega 'noi siamo qui per dialogare,ascoltare e riflettere sulle discussioni che ci saranno'.

 

Protesta dimostrativa a Calenzano. Politici e sindacalisti a Firenze

Social forum, ‘disobbedienti’ occupano fabbrica

Notte tranquilla a Firenze quella appena trascorsa. Nessun incidente o danneggiamento è stato segnalato alle forze dell'ordine che, sempre più numerose vista della manifestazione di sabato, presidiano la città. Unico momento di tensione quando una telefonata ha segnalato al presenza di una bomba alla stazione di Campo Marte. Un falso allarme.

Una verifica, che ha coinvolto anche la stazione centrale di Santa Maria Novella, ha dato esito negativo. Almeno 150 disobbedienti hanno occupato questa mattina a Calenzano, alle porte di Firenze, la Caterpillar, che produce macchine industriali che, dicono i manifestanti, gli israeliani usano per demolire le case nei campi profughi palestinesi. I disobbedienti hanno imbrattato con la vernice rossa alcuni macchinari per rappresentare il sangue dei palestinesi.

Il percorso del corteo di sabato contro la guerra del Social Forum di Firenze non sarà modificato. Lo ha precisato Vittorio Agnoletto, portavoce del Genova Social Forum, a margine di uno dei tanti convegni in corso alla Fortezza da Basso, dopo che era stato profilato un allungamento del percorso per il progressivo aumento delle adesioni alla manifestazione. "Le adesioni stanno aumentando ma non è stato possibile allungare il percorso per questioni tecniche. Saremo, comunque tantissimi, più dei 150 mila previsti. Sarà una cosa grossa su una sola parola d'ordine: no alla guerra", ha aggiunto Agnoletto.

“Un movimento di cui non condividiamo tutte le critiche” ma che comunque merita "rispetto e attenzione". Così il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, risponde ai cronisti che gli chiedono che cosa ne pensa del movimento no global, appena giunto nella cittadella dove si svolge il social forum europeo. Epifani al suo arrivo è stato accolto con una ovazione del pubblico della sala in cui si discute delle dichiarazioni di Nizza e della Convenzione europea, affollata anche da molti esponenti e dirigenti sindacali.

Quella di oggi è anche una giornata di presenze politiche a Firenze e nei dintorni. Il segretario dei Ds Piero Fassino parteciperà in serata ad un dibattito a Sesto Fiorentino. Oltre al segretario del Prc Fausto Bertinotti, che da giorni partecipa ad incontri e dibattiti vari, oggi arriva anche Rosi Bindi della Margherita. Il sindaco di Firenze Leonardo Domenici sarà invece presente ad un incontro sulla democrazia partecipativa insieme all'ex primo cittadino di Porto Alegre Tarso Genro e allo storico Paul Ginsborg.

Il prossimo Social forum europeo si terrà nel 2003 in francia, a Saint-Denis, alla periferia nord di Parigi, probabilmente dal 12 al 16 novembre. Lo ha detto il sindaco della città, Patrick Braouezec, presente al Forum di Firenze.

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 14:30)

 

Firenze, corteo del 9: percorso invariato

Nessuna modifica al percorso del corteo di domani a Firenze contro la guerra, per il quale si attendono piu' di 150 mila persone. Lo ha precisato Agnoletto, uno dei leader del Social Forum, aggiungendo che sono in crescita le adesioni al corteo. 'Qualcuno aveva valutato l'ipotesi di un allungamento, proprio in virtu' delle crescenti adesioni-ha detto-ma poi abbiamo verificato che questo non e' possibile per una questione tecnica', legata allo spostamento di auto in sosta sulla strada del percorso.

(Aggiornato il 08 Novembre 2002 ore 11:50)

 

Gli anarchici occupano un cantiere dell'Alta velocità a Sesto fiorentino. Ma il clima della seconda giornata di lavori del meeting no global resta sereno

Social Forum, iniziano le azioni dimostrative

Dopo la festa in piazza Santa Croce e il sit-in degli antagonisti a Camp Darby, la tensione intorno al Social Forum europeo di Firenze sembra essersi attenuata. La seconda giornata di lavori del meeting no global di Firenze è iniziata con decine di incontri che hanno tenuto occupati i no global giunti in città. Qualcuno però non si è lasciato sfuggire una visita nel centro storico. E così i fiorentini che si sono recati dalle parti di piazza Duomo e di Palazzo Vecchio hanno trovato poco traffico e pochissimi concittadini – non solo alcuni negozi e le banche hanno chiuso, ma i loro impiegati sono stati messi in ferie –. E, invece dei soliti turisti americani o giapponesi, hanno visto centinaia di ragazzi non globalizzati visitare la città.

Fino ad ora tutto sta procedendo senza problemi, compreso un presidio degli anarchici davanti ad un cantiere della Tav a quinto di Sesto Fiorentino, a una decina di chilometri da Firenze, a due passi da un commissariato di polizia. Ma proprio eventuali altre iniziative degli anarchici suscitano qualche timore. Si teme che possa essere occupata una piazza, forse quella centralissima della loggia del porcellino.

Proprio lì a due passi, infatti, c'è il circolo degli anarchici che da giorni anche su internet pubblicizzano le loro iniziative in occasione della quattro giorni del forum sociale europeo. "Gli anarchici a Firenze? Ci saranno eccome" spiegano in rete, annunciando iniziative che "chiariscono e si differenziano dai vari Social forum e dalle loro tematiche". Per venerdì mattina invece, sempre sul sito internet degli anarchici, è annunciato un presidio davanti al carcere di Sollicciano, nel pomeriggio e in serata performance teatrali e concerti. Il 9 mattina, presidio davanti alla Menarini, "multinazionale farmaceutica implicata in ricerche sulle biotecnologie.

(Aggiornato il 07 Novembre 2002 ore 15:30)

 

Notte tranquilla a Firenze

E' trascorsa tranquilla la prima notte del Social Forum Europeo che si e' aperto ieri a Firenze con la festa in piazza Santa Croce. Tutto in ordine anche per quello che riguarda il patrimonio artistico della citta'. Una ricognizione effettuata dai sovrintendenti al polo museale e al patrimonio artistico, Paolucci e Valentino, non ha riscontrato alcun danno. In mattinata e' previsto l'inizio dei lavori del Forum alla fortezza del Basso, al palazzo degli Affari.

(Aggiornato il 07 Novembre 2002 ore 10:00)

 

Piazza Santa Croce gremita per l'inizio del meeting no global di Firenze. Il sindaco: "La città è vuota? Per forza, sono tutti qui"

Firenze, in 40mila salutano il Social Forum

Nessun incidente durante la manifestazione antagonista di Camp Darby. Respinte alla frontiera mille persone

La prima giornata del Social Forum europeo si è chiusa con un sospiro di sollievo: a Camp Darby non è successo niente e ai festeggiamenti per l’apertura, la sera in piazza Santa Croce, si sono presentati non solo i delegati del meeting no global ma anche i fiorentini.

In 40mila hanno voluto salutare l’inizio della kermesse che fino a domenica farà del capoluogo toscano il centro europeo del movimento anti-globalizzione. Tra la gente comune anche volti noti: oltre a Dario Fo e Franca Rame sono arrivati il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, e Fausto Bertinotti.

Un lungo applauso ha salutato l’intervento di Heidi Giuliani, la madre del ragazzo morto a Genova durante il G8. "Affidiamo ai giovani il futuro e chiediamo perdono per gli errori passati. Grazie Carlo" ha detto la donna. E poi: “Oggi è un bel giorno, perché persone libere ed oneste possono affrontare i problemi del mondo: lo faranno senza presunzione, con coraggio e volontà, ed anche passione".

Leonardo Domenici ha scherzato con i cronisti che gli chiedevano: ma Firenze non doveva essere deserta? "Si vede - ha replicato il sindaco - che sono tutti qui". Tutti, meno i negozianti, visto che i 40mila non hanno trovato neppure un bar aperto. "Mi pare che le cose stiano andando abbastanza bene e quindi speriamo di andare avanti così” ha poi aggiunto il sindaco.

Nel pomeriggio a Camp Darby, in provincia di Pisa, alla manifestazione degli antagonisti era filato tutto liscio. Nessuno scontro, a parte qualche frase pesante, tra le forze dell’ordine e le persone che partecipavano al corteo e al sit-in, promossi da Cobas, Rete antagonista toscana, Globalize resistence e Reclaim the street, dal Greek Social forum e dal sindacato basco dei lavoratori Lab, davanti alla base americana.

La rete di controlli alle frontiere con Francia, Svizzera e Austria, messa a punto dal ministro dell’interno Pisanu, ha bloccato ai confini con l’Italia almeno un migliaio di no global che volevano partecipare al Social forum. Fra questi anche due giovani svizzeri arrestati a Domodossola per aver colpito gli agenti durante i controlli. Alla frontiera di Chiasso tre autobus di no global hanno comunque passato il confine.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 19:50)

 

FIRENZE BLINDATA, INIZIA SOCIAL FORUM

FIRENZE - Dopo interminabili polemiche e dibattiti, e'
finalmente arrivato il giorno del Social Forum: da oggi a
sabato le associazioni pacifiste e No global di tutta
Europa si incontrano nel capoluogo toscano per
confrontarsi ed elaborare strategie comuni. Alto il
livello di vigilanza alle frontiere e in citta', dove
dalla mattinata sono attesi i primi treni speciali di
delegati e partecipanti, per impedire infiltrazioni di
elementi violenti.  Subito le prime manifestazioni, con un
corteo di "disobbedienti" e Cobas davanti alla base
americana di Camp Darby. Resta aperto l'aeroporto di
Peretola: molti esercizi appartenenti a grandi catene o a
marchi di lusso hanno deciso di serrare i battenti, cosi'
come alcuni alberghi e vari centri commerciali.
Preoccupazione fra i piccoli commercianti e i gestori di
bar e ristoranti, che non possono permettersi una chiusura
forzata. Alle 18, nella piazza antistante la basilica di
Santa Croce, Dar io Fo dara' il suo benvenuto e il via
ufficiale ai lavori.

(Aggiornato il 06 Novembre 2002 ore 09:00)

 

Il Ministro Pisanu a Firenza incontra i vertici dell'ordine pubblico

Social Forum, scatta il piano di sicurezza

E' stata predisposta la 'cintura di controlli' attorno a Firenze. Strade, autostrade, ferrovie, aeroporti, cieli: sono da oggi più stringenti i controlli attorno a firenze in vista del social forum che si apre domani nel capoluogo toscano. Una vera e propria barriera attorno alla città che passa attraverso ogni accesso.

Tutte le uscite autostradali sono presidiate, ma anche gli sbocchi fiorentini delle principali strade statali. Vigilata non solo la stazione ferroviaria centrale ma anche quelle periferiche. un' attenzione particolare sarà posta ai treni speciali che giungono dall' estero

Centinaia di obiettivi sensibili, dislocati nel centro, in periferia ed anche in provincia di Firenze, da vigilare; sistemi di protezione; organizzazione del servizio di sicurezza. Assomiglia ad un "manuale" l'ordinanza del questore fiorentino, Giuseppe De Donno, in vista del Social Forum Europeo di Firenze. Tra gli obiettivi da vigilare particolare attenzione viene riservata a sedi diplomatiche, partiti politici, monumenti, edifici di culto, cantieri dell'alta velocità, sedi di giornali, TV e supermercati.

Pisanu è a Firenze. Per verificare il funzionamento del sistema di sicurezza messo in piedi dal prefetto De Donno, martedì arriva a Firenze il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu. Nel pomeriggio poi il ministro firmerà un protocollo d'intesa con la regione in materia di sicurezza.

Camp Derby. Intanto in città cominciano ad arrivare i primi no global. Tanti contestatori anche a Pisa, dove si trova la base statunitense di Camp Derby. A proteggere la base mercoledì prossimo, giorno della manifestazione antagonista, sono stati chiamati 1200 uomini, tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, gli uomini che saranno impiegati nel servizio d' ordine. Il corteo sfilerà fino alla porta principale della base dove si svolgerà un breve sit-in. I manifestanti torneranno poi verso Firenze per partecipare alla serata di apertura del Social forum.

Boom di accrediti per partecipare al forum sociale europeo. La soglia dei 20.000 delegati è stata superata. Le adesioni sono così tante che è saltatati, raccontano gli organizzatori, anche il sistema on line di registrazione. 1.183 i giornalisti che hanno chiesto di seguire i lavori del meeting, tra loro anche una troupe australiana.

Oltre 200 chili di bulloni sequestrati. Quattro giovani francesi, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, sono stati bloccati domenica sera al valico del Monginevro. Erano a bordo di un furgone in cui sono stati sequestrati anche quattro coltelli, un'ascia e due piedi di porco. I quattro, tutti originari della Provenza, sono stati respinti oltre frontiera e denunciati per il possesso ed il porto ingiustificato di armi bianche e improprie. Nessuno ha voluto precisare il motivo della disponibilità del materiale sequestrato né la destinazione del loro viaggio, ma il sospetto è che fossero diretti a Firenze.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 13:00)

 

Il ministro dell'Interno arriverà in città per verificare il sistema di sicurezza messo a punto dal prefetto De Donno. Mercoledì al via il vertice europeo dei no global, boom di iscrizioni ed accrediti

Social Forum, Pisanu a Firenze

Pisa si prepara alla manifestazione davanti alla base di Camp Derby

Centinaia di obiettivi sensibili, dislocati nel centro, in periferia ed anche in provincia di Firenze, da vigilare; sistemi di protezione; organizzazione del servizio di sicurezza. Assomiglia ad un "manuale" l'ordinanza del questore fiorentino, Giuseppe De Donno, in vista del Social Forum Europeo di Firenze. Tra gli obiettivi da vigilare particolare attenzione viene riservata a sedi diplomatiche, partiti politici, monumenti, edifici di culto, cantieri dell'alta velocità, sedi di giornali, TV e supermercati.

Pisanu a Firenze. Per verificare il funzionamento del sistema di sicurezza messo in piedi dal prefetto De Donno, martedì arriva a Firenze il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu. Nel pomeriggio poi il ministro firmerà un protocollo d'intesa con la regione in materia di sicurezza.

Camp Derby. Intanto in città cominciano ad arrivare i primi no global. Tanti contestatori anche a Pisa, dove si trova la base statunitense di Camp Derby. A proteggere la base mercoledì prossimo, giorno della manifestazione antagonista, sono stati chiamati 1200 uomini, tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, gli uomini che saranno impiegati nel servizio d' ordine. Il corteo sfilerà fino alla porta principale della base dove si svolgerà un breve sit-in. I manifestanti torneranno poi verso Firenze per partecipare alla serata di apertura del Social forum.

Boom di accrediti per partecipare al forum sociale europeo. La soglia dei 20.000 delegati è stata superata. Le adesioni sono così tante che è saltatati, raccontano gli organizzatori, anche il sistema on line di registrazione. 1.183 i giornalisti che hanno chiesto di seguire i lavori del meeting, tra loro anche una troupe australiana.

Oltre 200 chili di bulloni sequestrati. Quattro giovani francesi, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, sono stati bloccati domenica sera al valico del Monginevro. Erano a bordo di un furgone in cui sono stati sequestrati anche quattro coltelli, un'ascia e due piedi di porco. I quattro, tutti originari della Provenza, sono stati respinti oltre frontiera e denunciati per il possesso ed il porto ingiustificato di armi bianche e improprie. Nessuno ha voluto precisare il motivo della disponibilità del materiale sequestrato né la destinazione del loro viaggio, ma il sospetto è che fossero diretti a Firenze.

(Aggiornato il 05 Novembre 2002 ore 09:30)

 

Urbani:monumenti tutelati

'Sono stati presi i provvedimenti necessari perche' i monumenti di Firenze non corrano rischi,ma non verranno resi noti per non vanificarne l'efficacia'. Lo ha annunciato il ministro per i Beni e le Attivita' Culturali,Giuliano Urbani 'Ciascuno faccia la sua parte, poi si faranno i bilanci',ha proseguito il ministro.I provvedimenti di tutela partiranno dall'itinerario dei cortei. Anche i servizi d'ordine del corteo si sono impegnati contro la minaccia che 'frange minoritarie violente prendano il sopravvento sui manifestanti pacifici'.

(Aggiornato il 04 Novembre 2002 ore 12:15)

 

IL CORTEO SARA' UNICO

FIRENZE - E' stato modificato, causa l'alto numero di adesioni di partecipanti, stimati in 150 mila, il percorso del corteo contro la guerra del 9 novembre prossimo. L'annuncio arriva dal Forum sociale europeo. Partira' dalla Fortezza da Basso, sede del meeting, per raggiungere lo stadio. Il nuovo tragitto e' piu' lungo rispetto ai due percorsi gia' annunciati. Non ci sarebbero riserve da parte di questura e prefettura. Intanto i turisti non sembrano scoraggiati dalla manifestazione. Pienone in questo ponte e alberghi completi la prossima settimana. L'unica variante quest'anno e' la frequenza con cui si incontrano auto delle forze dell'ordine.

(Aggiornato il 03 Novembre 2002 ore 09:40)

 

In vista del social forum, a Fiumicino rirpristinati i controlli anche per i passeggeri dell'area Schengen

Trovate 4 bottiglie molotov alla periferia di Firenze

Secondo le prime ipotesi, gli ordigni sono stati abbandonati da qualcuno che ha voluto liberarsene per paura di un controllo della polizia. In corso gli accertamenti della Digos
 

Quattro bottiglie molotov, tre di vetro e una di plastica, contenenti alcool (quasi sicuramente cherosene) e stoppini ancora integri, sono state ritrovate questa alla periferia di Firenze, in via del Frianciabigio, in zona Isolotto. L'allarme è stato lanciato da una passante che aveva notato lo strano cumulo di bottiglie, alcune di queste di detersivo, sotto uno scooter.

La Digos di Firenze - che in questi giorni è mobilitata sul fronte dei controlli in vista del Social Forum Europeo della prossima settimana - è intervenuta immediatamente sul posto. E' stata sentita anche la proprietaria del motorino. Dalla questura di Firenze hanno fatto sapere che si tratta di molotov rudimentali con scarsa potenzialità offensiva. Si ipotizza inoltre che le quattro bottiglie siano state abbandonate lì da qualcuno che ha voluto liberarsene scorgendo, probabilmente, una volante della polizia. La zona del ritrovamento è infatti priva di obiettivi sensibili.

All’aeroporto di Fiumicino, intanto, è entrata in vigore la nuova disposizione del governo che prevede la sospensione del libero transito alle frontiere interne dei paesi aderenti al trattato di Schengen e il conseguente ripristino del controllo dei documenti. La decisione di riattivare i controlli, he nello scalo romano sono stati intensificati genericamente.

Nel terminal B, dedicato ai voli europei, sono state collocate sei nuove postazioni, ognuna presidiata da due agenti dotati di personal computer portatili collegati con il centro elaborazione dati del Viminale. Per il momento non si registrano file o disagi particolari dovuti al controllo dei documenti.

(Aggiornato il 01 Novembre 2002 ore 16:30)

 

Il sindaco ringrazia per "la parola chiara e definitiva"

Social Forum, il Governo conferma Firenze

Dalla riunione del Consiglio dei ministri emerge la decisione di far svolgere la manifestazione nel capoluogo toscano

"Ringrazio il Consiglio dei ministri per aver detto una parola chiara e definitiva sullo svolgimento del Social forum europeo a Firenze”, è stato il commento del sindaco Leonardo Domenici sulla decisione del consiglio dei ministri, annunciata dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, di tenere la manifestazione, come previsto, nel capoluogo toscano.

Il ministro per le Politiche comunitarie, Rocco Buttiglione, è uno degli esponenti di governo che si dice preoccupato per il rischio che violenti si possano infiltrare nel Social forum di Firenze e sostiene che "se ci sono i violenti che vogliono utilizzare una manifestazione, quella manifestazione non si fa, si sposta, si fa in un altro momento". Il ministro, prima dell'inizio del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, spiegava ai giornalisti: "Oggi il Consiglio dei ministri deciderà sul Social forum sulle basi di quello che ci dirà il comitato di sicurezza e sulla base di altre informazioni presentate. Il Consiglio farà una valutazione complessiva".

Il Prefetto di Firenze, Achille Serra, intanto si vede obbligato a fare una precisazione: "Fummo informati dal sindaco sulla scelta di Firenze come sede del Forum sociale europeo, non ci fu richiesta né di un parere, né di una condivisione". Serra ha detto di parlare anche a nome del questore Giuseppe De Donno, riferendosi ad alcune dichiarazioni rilasciate ieri dagli ospiti della trasmissione "Porta a porta" di Rai uno, fra cui il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici.

Il Prefetto ha anche sottolineato che “lo spirito di corpo, la riscontrata unitarietà e l'elevata professionalità delle forze dell'ordine” sono una “garanzia nei rapporti con i manifestanti”. Serra ritiene indispensabile, inoltre, “la collaborazione dei manifestanti per isolare i violenti. Se insieme isoliamo i violenti le difficoltà dell' evento si possono attutire".

In un’intervista a La Stampa, Vittorio Agnoletto, leader del movimento, accusa il governo di strumentalizzare la manifestazione: "Berlusconi? un irresponsabile che si augura atti di teppismo perché il governo ne tragga vantaggio. L'ipotesi di trasferire il Social forum da Firenze? Non la prendiamo nemmeno in considerazione. Le diverse posizioni tra gli organizzatori della manifestazione? Solo sfumature di linguaggio".

(Aggiornato il 31 Ottobre 2002 ore 14:00 )

 

IL GOVERNO DECIDE SUL SOCIAL FORUM

ROMA - Attesa per oggi una decisione definitiva da parte
del governo in merito alla manifestazione del Social Forum
e dei gruppi No Global, previsata a Firenze dal  6 al 10
Novembre. Sara' infatti questo uno degli argomenti
principali del Consiglio dei ministri che iniziera' fra
qualche ora. Fin da martedi' Silvio Berlusconi aveva
manifestato - per altro a titolo personale - non poche
perplessita' sulla scelta del capoluogo toscano,
caldeggiata per altro sia dal sindaco che dal presidente
della Regione. Il rapporto sull'ordine pubblico e le
misure di sicurezza, presentato ieri all'esecutivo dal
ministro degli Interni Pisanu e' stato giudicato
preoccupante, soprattutto per quanto concerne la necessita'
di conciliare il diritto democratico a manifestare, la
salvaguardia di opere d'arte facilmente accessibili e la
sicurezza di abitanti e attivita' comemrciali. Nessuno,
ovviamente, vuole che si ripetano fatti analoghi a quelli
avvenuti a Genova per il G8.

( Aggiornato il 31 Ottobre 2002 ore 10:00 )

 

CGIL, DIVIETO SAREBBE SCELTA GRAVE

EVENTUALE SPOSTAMENTO DOVRA' ESSERE MOTIVATO

ROMA - Se il Consiglio dei Ministri di domani decidera' di vietare le manifestazioni del Social Forum compira' una scelta grave. Se decidera' di spostarne la sede da Firenze ad un'altra citta', dovra' motivare la decisione, che sara' valutata dalla Cgil alla luce dell'operazione di scarico di responsabilita' istituzionali di questi giorni. E' questa l'opinione del sindacato guidato da Guglielmo Epifani, espressa da Titti Di Salvo, responsabile per le politiche internazionali del sindacato, nel corso di una conferenza stampa. Se il Governo decidera' di vietare le manifestazioni del Social Forum - ha detto la Di Salvo - ''sara' una scelta grave''. Se invece verra' spostata la sede, ''bisognera' che motivi'' la sua posizione, soprattutto dopo aver creato ''una situazione di scarico di responsabilita' istituzionali sulla pelle di Firenze e dei fiorentini''.

( Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ore 15:40 )

 

FIOM; CI SAREMO, NO A SPOSTAMENTO

ROMA - La Fiom insieme alla Cgil partecipera' al Forum sociale previsto dal 6 al 9 novembre a Firenze e ribadisce il suo no a ipotesi di annullamento o di spostamento della riunione. E' quanto ha affermato il segretario generale delal Fiom-Cgil, Gianni Rinaldini nell'assemblea dei delegati del sindacato che sta mettendo a punto la piattaforma per il rinnovo del contratto. ''Sarebbe triste - ha detto Rinaldini parlando dell'aria di provocazione che si sente - se si arrivasse ad annullare il forum. Se si decidesse di spostarlo, sarebbe un attacco alla democrazia''. La Fiom ha ribadito quindi anche l'aperto ''rifiuto di qualsiasi logica di violenza''. La Fiom partecipera' anche alla manifestazione per la pace prevista per il 9 novembre.

( Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ore 14:00 )

 

Firenze, ordigno in sede Provincia

Un ordigno di fattura artigianale e' stato trovato nella sede aggiunta della Provincia di Firenze. Il ritrovamento e' avvenuto verso le 12,30. L'oggetto, non in grado di esplodere, era posto davanti all'ingresso dell'ascensore, al primo piano di Palazzo Pinucci, nel centro della citta' L'ordigno era composto da una bottiglia di plastica piena di alcol, da uno spago che fungeva da miccia e da alcuni fiammiferi.

 

Matteoli: tranquillizzare i fiorentini

'Non e' il momento di fare polemiche ma di trovare una soluzione che dia garanzie di democrazia e che tranquillizzi i cittadini fiorentini, in larga parte terrorizzati dall'evento'. Il ministro dell'Ambiente, Matteoli,interviene sulle polemiche per il Social Forum. Oltre al problema della sicurezza, 'mi sta a cuore anche l'aspetto democratico', ha precisato Matteoli. 'In un Paese democratico la liberta' di manifestare il proprio pensiero va salvaguardata. Cercheremo di salvaguardare queste due esigenze'.

( Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ore 13:50 )

 

Il sindaco di Firenze, aveva chiesto "maggiore chiarezza" dopo i timori espressi per possibili disordini, invocando un vertice di governo sulla questione
Social forum, Berlusconi: "Domani Consiglio dei ministri per decidere"
Annullata la visita di Pisanu a Firenze
 

Il Consiglio dei ministri domani esaminerà la questione della manifestazione del social forum di Firenze per prendere una decisione. E’ stata questa la risposta del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sull'ipotesi di cambiare la sede della manifestazione. Così, il premier ha risposto al sindaco di Firenze, che davanti ai timori espressi da Berlusconi per possibili disordini all’evento organizzato dai no-global aveva chiesto "maggiore chiarezza al governo invitando a convocare una riunione del Consiglio dei ministri ad hoc".

Intanto il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, ha annullato la sua visita a Firenze, prevista per oggi pomeriggio. Da quanto si è appreso a Firenze, all'ordine del giorno del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza, c'è sicuramente la questione del social forum, tanto che sono stati convocati a Roma anche il prefetto del capoluogo toscano, Achille Serra, e i vertici delle forze dell'ordine. E non è escluso che nel corso dell'incontro di quest'oggi torni di attualità l'ipotesi di un rinvio o di uno spostamento dell'appuntamento fiorentino, anche sulla base di nuove notizie che potrebbero arrivare dai servizi.

“Firenze non meritava di correre questi rischi. E’ stata una scelta inopportuna e azzardata", ha affermato il ministro per gli Affari Regionali, Enrico La Loggia, ai microfoni di Radio Radicale. "Firenze è una città unica al mondo e quando ho saputo che sarebbe stata la sede del social forum la domanda spontanea che mi è venuta è stata: 'proprio a Firenze?'. Mi sembra che in questo ci sia stata, da parte degli organizzatori, una notevole dose di imprudenza", ha aggiunto. "Io mi auguro - ha concluso La Loggia - che le manifestazioni fiorentine si svolgano in un clima pacifico, ma il rischio è che, tra tante persone che vogliono manifestare pacificamente, si infiltrino alcuni facinorosi che vogliono soltanto portare disordine e che vanno per questo isolati".

( Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ore 12:30 )

 

Social Forum,decide Consiglio ministri

Sara' il Consiglio dei ministri di domani a dire l'ultima parola sulla manifestazione del Social Forum, prevista dal 6 al 10 novembre a Firenze. Lo ha riferito il presidente del Consiglio, conversando con i giornalisti. 'Ne parlemo domani in Consiglio dei ministri', ha detto Berlusconi. Ieri il premier aveva definito 'azzardata' la scelta di Firenze e aveva detto che avrebbe preferito 'personalmente' che la manifestazione non si svolgesse nel capoluogo toscano.

( Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ore 11:00 )

 

Interviene il Presidente del Consiglio in visita a Trieste

Il Governo frena sul Social Forum di Firenze

Il Ministro dell'Interno Pisanu riferisce alla Camera. Ciampi da Ferrara: "Tutti hanno a cuore i tesori d'arte della capitale toscana". Il sindaco di Firenze chiede un "atto di chiarezza"

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi interviene sull'opportunità di tenere il Social Forum a Firenze. Il Presidente del Consiglio parla di scelta "inopportuna" e le sue parole - ci tiene a sottolinearlo - sono opinioni personali a tal punto che rimanda la decisione finale al governo. Durissima la risposta del sindaco di Firenze Dominici che ha chiesto "maggiore chiarezza al governo invitando a convocare una riunione del consiglio dei ministri ad hoc".

Il segretario della Cgil Epifani parla di "atteggiamento irresponsabile da parte del premier". Rincara la dose Agnoletto che invita il "governo a parlare se sa qualcosa di preciso".

In mattinata il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu, intervenendo alla Camera per rispondere sulle iniziative ed i pericoli della riunione no global, ha riferito che: "il governo è in grado di assicurare l'ordine pubblico al meeting di Firenze" ha detto Pisanu "ma non possiamo dire oggi a quale prezzo, perché non sappiamo come evolveranno le dinamiche delle manifestazioni di piazza e le tensioni politico-sociali".

Il ministro parla di “rischi” che gravano sulla manifestazione e passa la palla agli amministratori locali che hanno accettato che il meeting dei no global europei si svolga a Firenze, il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, e il governatore della Toscana, Claudio Martini, in primis. “In questa situazione agli amministratori locali si impone una scelta da assumere in tempi brevi" ha detto il ministro che ha chiesto ai promotori della manifestazione e agli amministratori locali "se si sentono di andare avanti con il programma stabilito". "Se gli amministratori ritengono - ha aggiunto - in coscienza, di non poter confermare l'ospitalità già accordata al meeting, lo dicano con franchezza".

Da parte sua il governo continua a ritenere Firenze "la sede meno indicata ad ospitare una manifestazione di massa" come quella dell'European social forum anche se Pisanu ha riconosciuto "il carattere pacifico e democratico" dell'iniziativa a cui partecipano tante associazioni e movimenti, anche cattolici. “Ciò detto non posso -ha proseguito pisanu- ignorare o sottovalutare il fatto che partecipano al social forum anche diverse associazioni italiane e straniere, interne ed esterne al movimento no global, le quali hanno finora rivelato ben altre idee ed inclinazioni".

Gli stranieri in arrivo per partecipare al Social forum di Firenze "costituiscono la maggiore e forse più rischiosa incognita dell'appuntamento fiorentino". Ha detto

In particolare, sarebbero pericolose, secondo il ministero degli Interni, alcuni iniziative l'occupazione simbolica della base Usa di Camp Derby a Tirrenia, l'occupazione di cantieri dell'Alta velocità, la distruzione di coltivazioni transgeniche e di presunte fonti di inquinamento elettromagnetico, lo smantellamento di centri di permanenza temporanea per immigrati clandestini.

( Aggiornato il 30 Ottobre 2002 ore 09:50 )

Retata Contro No Global

Globalizzazione

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