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SCANDALO VALVOLE CARDIACHE

ARRESTATI 3 TECNICI PADOVA PER CORRUZIONE

PADOVA 15 Apr - Tre tecnici del centro di cardiochirurgia 'Gallucci' dell'ospedale di Padova sono stati arrestati per corruzione dai carabinieri dei Nas in relazione alla fornitura di ossigenatori, dispositivi medici che venivano distribuiti dai rappresentanti della stessa ditta che importava le valvole cardiache rivelatesi difettose.
L'operazione, rilevano gli investigatori, trae origine dagli sviluppi delle indagini sulla vicenda delle valvole cardiache, nella quale e' stato coinvolto il primario del Centro cardiochirurgico prof. Dino Casarotto.
Gli arresti sono stati eseguiti stamani in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Cesarina Rita Bortoletti del Tribunale di Padova, su richiesta del pm Paola Cameran.
Gli arrestati sono Luciano Ceccato, di 56 anni di Vigonovo (Venezia), Mauro Ceccherini (53) di Vigodarzere (Padova) e Amedeo Voltan (59) di Abano Terme (Padova), tutti infermieri professionali e tecnici perfusionisti.
Secondo l'accusa, i tre avrebbero ricevuto a partire dal 1991 la somma di 50 mila lire per ciascun ossigenatore fornito al Centro 'Gallucci' dalle aziende padovane For Hospital e For Med, riconducibili a Vittorio Sartori e Giovannni Albertin, gia' arrestati dai Nas per disposizione della magistratura di Torino nell'ambito dell'inchiesta sulle valvole cardiache.
Successivamente, a partire dal 1997, i tre avrebbero percepito illecitamente centomila lire per ogni singolo ossigenatore fornito.
Il provvedimento di custodia cautelare ha tratto origine dalle indagini compiute proprio su For Hospital e For Med, dalle quali e' emerso che Sartori tramite Albertin, suo dipendente, avrebbe consegnato ripetutamente ai tre tecnici perfusionisti somme di denaro proporzionate al numero di ossigenatori venduti a partire dal 1991.
Dalle stesse indagini e' stato inoltre accertato che, quando l'appalto per la fornitura degli ossigenatori venne vinto da un'altra azienda nel 1998, i tre avrebbero certificato valutazioni negative su quest'ultima, in modo da indurre l'amministrazione dell'Azienda Ospedaliera a continuare a fornirsi presso la For Hospital, seconda classificata nella gara. La stessa Azienda Ospedaliera aveva risolto il contratto con la ditta milanese vincitrice della gara d'appalto, la quale perdette cosi' una fornitura di ossigenatori per l'importo di un miliardo di lire per due anni. I tre arrestati sono stati condotti nella casa circondariale Due Palazzi di Padova, alla Casa di Reclusione di Padova e al Carcere di Vicenza, a disposizione della magistratura.