LXXVIII

SPLEEN

Quando come un coperchio il cielo pesa
grave e basso sull'anima gemente
in preda a lunghi affanni, e quando versa
su noi, dell'orizzonte tutto il giro
abbracciando, una luce nera e triste
più delle notti,
e quando si è mutata
la terra in una cella umida, dove
se ne va su pe i muri la Speranza
sbattendo la sua timida ala, come
un pipistrello che la testa picchia
su fradici soffitti; e quando imita
la pioggia, nel mostrare le sue strisce
infinite, le sbarre di una vasta
prigione, e quando un popolo silente
di infami ragni tende le sue reti
in fondo ad i cervelli nostri, a un tratto
furiosamente scattano campane,
lanciando verso il cielo un urlo atroce
come spiriti erranti, senza patria
che si mettono a gemere ostinati.
e lunghi funerali lentamente
senza tamburi sfilano né musica
dentro l'anima: la Speranza
piange, e l'atroce angoscia sul mio cranio
pianta despota il suo vessillo nero

Bisce d'acqua II (1904-1907)  Gustav Klimt, Vienna collezione privata

 

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