LE FINESTRE

Chi guarda dal di fuori attraverso una finestra aperta, non vede mai tante cose quante ne vede chi guarda una finestra chiusa. Non v'è nulla di più profondo, di più misterioso, di più fecondo, o di più tenebroso, di più abbagliante, d'una finestra illuminata da una candela. Ciò che si può vedere al sole è sempre meno interessante di ciò che avviene dietro un vetro. In quel buco nero o luminoso vive la vita, sogna la vita, soffre la vita. Oltre le onde dei tetti scorgo una donna matura, già rugosa, povera, sempre china su qualche cosa e che non esce mai. Col suo volto, con la sua veste, col suo gesto, con quasi nulla, ho rifatto la storia di quella donna, o piuttosto la sua leggenda, e qualche volta la racconto a me stesso, piangendo. Se si fosse trattato d'un povero vecchio, avrei rifatta la sua con la stessa facilità. E vado a letto, orgoglioso di aver vissuto e sofferto in altri che non sia me stesso. Forse mi direte: " sei sicuro che quella leggenda sia vera ? ". Ma che importa ciò che può essere la realtà fuori di me, se essa mi ha aiutato a vivere, a sentire che io sono e che cosa io sia ?.

Le tre età della donna Gustav Klimt 1905 Galleria di Arte Moderna (Roma)

 

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