LIII

INVITO AL VIAGGIO

Andare, o sorella, o fanciulla,
come sarebbe dolce
laggiù andare (ci pensi ?)
a vivere, tu ed io !
Amare a sazietà
Amare e morire
Nel paese che ti rassomiglia !
I soldi inumiditi
Di quegli inquieti cieli pel mio spirito
Hanno l'incanto cosi misterioso
Dei tuoi occhi ingannevoli,
splendenti tra le lacrime.

Tutto, laggiù, è ordine e bellezza,
lusso, calma e voluttà

decorerebbero la nostra camera
nobili rilucenti
levigati dagli anni; e fiori
più rari, che mischiano i loro
profumi ai sentori
vaganti dell'ambra.
I ricchi soffitti,
gli specchi profondi
e lo splendore orientale, tutto
parlerebbe in segreto alla nostra anima
la dolce sua lingua natia.

Tutto, laggiù, è ordine e bellezza,
lusso calma e voluttà.

Guarda: vedi su quei canali
vascelli dormire,
di umor vagabondo.
Perché sia pago perfino
il minimo tuo desiderio
sono venuti di capo al mondo.
I soli declinati
rivestono i campi, i canali
la città intera, di giacinto e d'oro.
Il mondo s'addormenta
In una calda luce.

Tutto, laggiù, è ordine e bellezza,
lusso, calma e voluttà.

Fernand Khnopff

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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