XVII

LA BELLEZZA

Sono bella, o mortali, come un sogno
di pietra, ed il mio seno su cui ognuno
alternativamente s'è ammaccato
è fatto per nascer nel poeta
una amore immortale muto come
la materia. Al pari d'una Sfinge
incompresa, troneggio nell'azzurro;
al candore dei cigni unisco un cuore
di neve; il movimento che scompone
le linee odio, e mai rido e mai piango.
Dinanzi alle mie pose maestose,
che dai più fieri monumenti sembro
imitare, i poeti in studi austeri
consumeranno i giorni; ché posseggo,
per incantare quegli amanti docili,
puri secchi che rendono più belle
tutte le cose: questi larghi occhi,
i miei occhi dalle luci eterne !

Melisande
Melisande (Fernand Khnopff, 1902)

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