RACCOGLIMENTO

Mia Pena acerba, quiètati; tranquilla
rimani. Tu invocavi la Sera; eccola,
sta discendendo: oscura un'atmosfera
cala ed avvolge la città, portando
ad alcuni la pace ad altri affanno.
Mentre sotto la sferza del Piacere,
carnefice spietato, nella festa
servile, il vile volgo dei mortali
va a cogliere rimorsi, su, la mano,
mia Pena acerba, tendimi; qui vieni
lungi da loro le defunte Annate
guarda sporgersi, in vesti disusate,
dai balconi del cielo; sorridente
il Rimpianto assommare dal profondo
delle acque; ed al riparo, sotto un ponte
addormentarsi, moribondo, il Sole.
Come un lungo sudario che nel fondo
all'Oriente si trascina, ascolta
la dolce Notte che cammina. Ascolta.

Schubert at the piano 1899 Gustav Klimt (questo quadro purtroppo è andato distrutto durante la Seconda guerra mondiale)

 

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