XCIX

Non ho scordato, accanto alla città
la nostra bianca tranquilla casina,
la sua Pomona in gesso, la sua antica
Venere che celavano in un gramo
boschetto le lor membra nude; e il sole
che grondava superbo, a sera, e dietro
il vetro ove il suo fascio luminoso
si frangeva, occhio enorme spalancato
nel cielo curioso, contemplare
pareva i nostri desinari lunghi,
silenziosi, diffondendo sopra
la tovaglia frugale e le tendine
grezze i caldi riflessi suoi di cero.

          C                                                               

Alla fantesca dal gran cuore (voi
ne eravate gelosa) e che il suo sonno
sotto un'umile aiola dorme, certo
noi dovremmo portare qualche fiore.
Hanno grande dolori i morti, quei
poveri morti; e quando Ottobre soffia,
spogliando i vecchi tronchi, tutto intorno
ai loro marmi il suo malinconioso
vento, devon trovare ben ingrati
i vivi per i loro sonni al caldo
sotto le coltri. Mentre, divorati
da nere fantasie, senza compagni
di letto, senza dolci ragionari,
vecchi scheletri ghiacci tormentati
dal verme, lente sentono sgocciare
le nevi dell'inverno e fuggir via
gli anni, senza che amici né famiglia
rinnovino quei nastri che a brandelli
pendono mesti dalla loro grata.
Se in una sera, quando il ceppo canta
e sìbila, tranquilla la vedessi
sedersi nella sua poltrona, oppure
se, di dicembre, in una notte azzurra
e fredda la trovassi accovacciata
nella mia stanza, in un angolo, grave,
sorta dal fondo del suo eterno letto,
covare con lo sguardo suo materno
il ragazzo cresciuto, a quella pia
anima che potrei dire vedendole
dagli occhi cavi scivolare lacrime ?

Une aile bleue 1894 Fernand Khnopff

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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