La linea Siapor consiste in una idea di fertilizzazione innovativa perchè caratterizzata da un apporto notevole di sostanza organica (dal 25 al 35%) altamente umificata (oltre 10 kg di sostanze umiche per 100 kg di prodotto) e da rapporti nutritivi mirati. La Siamer è stata la prima in Italia a commercializzare concimi di questa tipologia ed oggi è in grado di rispondere alle Vostre esigenze grazie alla sua più che decennale esperienza.

Con la concimazione tradizionale è necessario apportare una maggior quantità di elementi per compensare le perdite derivanti dall'immobilizzazione e dilavamento.

I concimi organominerali sono stati realizzati con lo scopo principale di proteggere gli elementi minerali tramite la matrice organica umificata, impedendo qualsiasi fenomeno di perdita. La particolarità di questi elementi nutritivi è che rimangono sempre disponibili per le piante che sono in grado di assorbirli nei momenti di necessità. Si realizza così la reale coincidenza tra le necessità nutrizionali e le disponibilità del terreno.

La reale differenza si realizza solo se le matrici organiche utilizate sono di qualità e perfettamente umificate. Per questo motivo la Siamer dichiara anche il titolo in sostanze umiche dei suoi prodotti. Le differenze di prezzo presenti sul mercato vanno ricercate in questo fattore e nell'umidità del prodotto, la Siamer essica in uno speciale "forno" i suoi Siapor garantendo un pelletts perfetto. I prodotti della gamma Siapor sono particolarmente indicati in condizioni di terreni sciolti e nelle applicazioni in normativa CEE 2078, dove forniscono risultati eccellenti, anche se limitarli a queste applicazioni è sicuramente riduttivo. Molto interessanti nell'ipotesi di un'applicazione della tassa sugli azotati.

Come da tabella nella pagina. Attualmente sono disponibili in formulazione:

Questa particolare formulazione lo rende idoneo all'utilizzo in concimazione localizzata alla semina con il tradizionale "cassone concime" utilizzato per il 18/46.

Rispetto ai prodotti tradizionali la principale differenza consiste nella disponibilità degli elementi nutritivi (in particolare il fosforo) e nella non dilavabilità; i migliori risultati su molte colture si ottengono negli utilizzi all'impianto ed in particolare per l' 11-25 nell'impiego localizzato alla semina in sostituzione del 18/46, specialmente su terreni acidi. Al fine di ottimizzare le tecniche sulle singole colture è in atto un programma di nostre prove in collaborazione con l'Istituto di Agronomia dell'Università di Milano.

Alla luce degli aspetti tecnici, consentono di mantenere inalterati i costi rispetto ai metodi tradizionali.