Nell’arco di tempo di un cinquantennio Carlo Piantoni afferma la sua presenza nel campo della didattica, con una serie di contributi che ruotano in prevalenza  intorno all’espressione grafica infantile, alla lettura dell’immagine, ai beni culturali.
Tra i periodici a cui collabora,  troviamo Scuola Italiana Moderna, Pedagogia e Vita, Scuola e Didattica, Animazione ed Espressione,  Scuola di Base, I Problemi della Pedagogia, Il Maestro, L’indice d’oro, Tuttoscuola, La vita scolastica, Forma & Espressione,  Civiltà delle Macchine, Il Gatto selvatico, Orientamenti scientifici, Didattica del disegno, Risposte, Il Maestro,  Nuova Paideia, Plastyka., Charta, Il Curioso.
Nel ’59 Scuola Italiana Moderna gli affida la redazione di un fascicolo speciale dove il maestro, avvalendosi di cronache e fotografie, presenta la sua scuola. Nel frattempo Piantoni collabora a varie collane di Sussidiari  e, insieme a Elisabetta Lageder, a un innovativo libro di lettura.

Tra le  sue numerose pubblicazioni legate al tema dell’immagine e dei beni culturali, citiamo:

Questionario relativo all’insegnamento del disegno, della plastica e della costruzione in “L’espressione”, I quaderni di Pietralba, La Scuola, Brescia 1957. Come avvio al disegno, La Scuola, Brescia 1959. Piccole tecniche per disegnare, La Scuola, Brescia 1959. L’esperienza didattica del disegno, La Scuola, Brescia, 1968, 1982 (4). Attività espressive figurative, in Vari, Orientamenti bibliografici per l’aggiornamento, Archivio didattico, CDNSE, Roma 1969. Recupero in educazione artistica, in Vari, La pedagogia speciale e i suoi metodi, La Scuola, Brescia 1969. Disegno e attività manuali e pratiche, in Vari, Scuola d’oggi, Voll. III, IV, V, Marino Fabbri ed., Roma 1972. La formazione artistica, in Vari, La scuola come centro di ricerca, a cura di A. Giunti, La Scuola, Brescia 1973, 1982 (11). Le attività espressive, La Scuola, Brescia 1974, 1984 (6). 72 tecniche per le attività espressive, La Scuola, Brescia 1977, 1995 (6) (Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri). Espressione creativa per i più piccoli, La Scuola, Brescia 1981, 1995 (3). Educazione all’immagine, in Vari, I nuovi programmi della scuola elementare, a cura di M. Laeng, Giunti-Lisciani, Teramo 1984, 1986 /2). Educazione all’immagine:fenomenologia della rappresentazione grafica, Giunti-Lisciani, Teramo 1985, 1992 (3). Leggendo le immagini dei bambini di Jesi, in C. Manfredini – P. Piantelli, Nel segreto del giardino, Comune di Jesi 1985. Ambiente da salvare – Didattica dei beni culturali, Armando, Roma 1986. Creatività dell’adulto e creatività del bambino, in Vari, Creatività, educazione e cultura, Fondazione Giorgio Cini, Venezia 1986. Educazione all’immagine, ed. Magistero, Bologna 1986. L’espressione grafica, pittorica e plastica, in Vari, Fenomenologia dell’espressione nell’età prescolastica, FISM, Trieste 1987. Educazione all’immagine, in Vari,  I programmi dell’85, a cura di G.Bini, F. Angeli, Milano 1988. Didattica dell’educazione artistica ed estetica, in Vari, Atlante della pedagogia, Vol. 2, a cura di M. Laeng, Tecnodid, Napoli 1991. Educazione all’immagine:domande e risposte, Tecnodid, Napoli 1992. Il futuro ha radici antiche, in Vari, Scuola, territorio. Beni Culturali, Thyrus, Terni 1992. Espressione, comunicazione, handicap, modelli pedagogici e didattici per l’integrazione scolastica e sociale, La Scuola, Brescia 1994; Trad. spagnola Expresion, comunicacion, discapacidad, Marcea, Madrid 1997, 2001 (2). ). Premio della cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La memoria e l’immagine, Armando, Roma 1997 (Stilo d’oro al IX Premio Nazionale di Pedagogia e Didattica, Pescara 1998. Tutte le voci dedicate all’espressione grafica e all’educazione all’immagine, nell’ “Enciclopedia Pedagogica, diretta da M. Laeng, La Scuola, Brescia, 1986 – 2000. Cartelloni didattici nella scuola italiana, in Vari, Tabelloni didattici, Città di Bolzano . Assessorato alla Cultura, Ufficio Beni Culturali, Bolzano 2001.

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Schede informative su alcune pubblicazioni

Come  avvio al disegno, La Scuola, Brescia 1959.
Il maestro Piantoni, sulla scorta dell’esperienza settennale condotta nella scuola pluriclasse di Grottamurella, affronta il problema dell’insegnamento del disegno con l’intento di sgombrare il campo dagli equivoci sorti su questa disciplina. Si tratta in primo luogo di cogliere il ruolo che questo linguaggio svolge nella vita del bambino e nella scuola  altrimenti l’insegnante  resta prigioniero di un vuoto tecnicismo. Le  proposte che suggerisce, anche se hanno uno loro legittimazione psicopedagogica, scaturiscono dal contatto vivo e immediato con i ragazzi. da cui trarre lo stimolo per superare certe posizioni anacronistiche, perseguendo l’obiettivo della libera espressione.
Una guida didattica, dunque, che prende in considerazione gli  errori, le difficoltà, le situazioni, le interpretazioni con la speranza che i colleghi possano trovarvi nuovi e  più validi motivi per un riesame dei disegni dei propri scolari.

Piccole tecniche per disegnare, La Scuola, Brescia 1959.
Le norme e gli espedienti tecnici, grazie ai dati forniti dalle ricerche sul disegno infantile hanno perduto quel carattere rigido e categorico che avviliva ogni libertà espressiva. Oggi si comincia tener conto della maturazione psicologica del bambino offrendogli la possibilità di usare  mezzi e strumenti  su misura.
L’alunno trova a disposizione una grande varietà di materiali, tra cui molti  riservati un tempo  solo agli adulti.
Altri mezzi espressivi,  come i colori dita e le cere  Pongo,  sono stati studiati appositamente per il fanciullo. 
Se tanta è dunque la varietà dei materiali che vengono proposti al bambino è necessario che l’insegnante impari a conoscere i mezzi espressivi affinché possa richiedere all’alunno una giusta e razionale utilizzazione.