Chiudo gli occhi e vedo uno stormo di uccelli.ARGUMENTUM ORNITHOLOGICUM
la visione dura un secondo o forse meno; non so quanti uccelli ho visti.
Era definito o indefinito il loro numero? Il problema implica quello dell'esistenza di Dio.
Se Dio esiste, il numero è definito, perché Dio sa quanti furono gli uccelli.
Se Dio non esiste, il numero è indefinito, perché nessuno poté contarli.
In tal caso, ho visto meno di dieci uccelli (per esempio) e più di uno, ma non ne ho visti nove né otto né sette né sei,
né cinque né quattro né tre né due. Ho visto un numero di uccelli che sta tra il dieci e l'uno, e che non è nove né otto né sette né sei né cinque, eccetera.
Codesto numero intero è inconcepibile; ergo, Dio esiste.
Jorge Luis Borges , L'Artefice (1960)
Questo brano è stato scritto da Jorge Luis Borges, argentino
(1899 - 1988), uno dei più grandi scrittori del nostro secolo.
Forse ti sorprenderà sapere che, lungi dall'essere credente,
magari cristiano, Borges era ateo.
Qui Borges apparentemente crea un argomentum (processo filosofico che
trova la sua origine nella filosofia medievale, il più famoso
è quello di s. Anselmo) inattaccabile logicamente, che dimostra l'evidente
esistenza di Dio.
In realtà, questo argomentum non è valido, non si regge
in piedi: infatti il problema di non conoscere il numero degli uccelli
di uno stormo non comporta quello dell'esistenza di Dio.
Qui l'autore vuole prendersi gioco di certe argomentazioni, del tutto
infondate, vogliono provare l'esistenza di un Dio
che per lui non esiste.
E tu?
Cosa pensi di questo brano?
Si può davvero arrivare alla dimostrazione sicura
dell'Esistenza di Dio?
Se volete conoscere più a fondo le opere di J.L.Borges, vi sono
molti siti a lui dedicati nella Rete, che lui avrebbe preso per una metafora
della Biblioteca di Babele...
In particolare al sito
http://www.microserve.net/~thequail/libyrinth/borges.html
e all'indirizzo:
http://www.plover.com/~mjd/
