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"MENTE, SCIENZA E SOCIETA'".

 

 

E' il titolo di un convegno svoltosi a Vercelli nei giorni 10 e 11 dicembre 2004 ed organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e dall'Università del Piemonte Orientale.

 

 

 

 

Maitres à dispenser

 

 

Il Convegno (Info: info@nicocongressi.it ) ha visto filosofi - come Michele Di Francesco, che ha aperto i lavori - e neuroscienziati -  come Antonio Damasio, studioso delle basi neuronali dell'affettività umana - confrontarsi sul tema dei 'meccanismi' della coscienza, esplorati nella loro dimensione sociale  in una sessione coordinata da Armando Massarenti. Vittorio Gallese ha esplorato le conseguenze filosofiche della scoperta dei 'mirror neurons' (quelli che vengono attivati in un individuo che osserva le azioni di un altro individuo e che dovrebbero rappresentare la base neuronale dell'intersoggettività). Roberta De Monticelli ha trattato il tema dell'individualità in una prospettiva fenomenologica. Diego Marconi e Alberto Oliverio hanno esplorato il paradigma della 'mente estesa', una concezione dell'atività mentale che esteriorizza i processi, estendendo i confini della cognizione (e dell'io) al mondo esterno al soggetto. Achille Varzi, Dan Sperber e Roberto Casati hanno parlato di confini, catene causali e di errori cognitivi.

 

    News del 2003              ARTICOLI CORRELATI AL CONVEGNO SU "IL SOLE 24 ORE" DEL 5 DICEMBRE 2004
Recensioni dalla stampa 2003   Foto: Antonio Damasio 
Chiamatele <<emozioni sociali>> 

di Antonio Damasio

(traduzione di Sylvie Coyaud)

<<Ricerche recenti in neurobiologia dell'emozione hanno cominciato non soltanto a rivelare le strutture e i meccanismi cerebrali necessari alle emozioni e ai sentimenti, ma anche a mostrare che l'emozione svolge una parte importante  in una varietà di funzioni cognitive. 

L'attenzione, la memoria, la presa di decisioni sono tutte influenzate, positivamente o negativamente, da tipi e intensità diverse di emozione. Altrettanto importante è il ruolo dell'emozione nella cognizione sociale. E' diventato evidente che la navigazione sociale degli esseri umani e di altre specie complesse è strettamente legata a tipi specifici di emozione o a ingredienti fisiologici importanti delle emozioni quali il dolore (punizione) e il piacere (premio), e anche le pulsioni e le motivazioni.

Nella cognizione sociale, forse un ruolo preminente spetta alle emozioni cosidette sociali, come la compassione, l'imbarazzo, la vergogna, il senso di colpa, il disprezzo e così via.

L'emergenza di comportamenti morali potrebbe fondarsi sulle emozioni. senza la loro presenza nell'evoluzione biologica sarebbe difficile immaginare lo sviluppo di convenzioni sociali. E' un dato di fatto che l'obbedienza a leggi e a principi morali richiede l'integrità delle emozioni sociali>>. 

 

                      Rivista Frenis Zero "Il grande cielo della materia che pensa".

Recensione di Armando Massarenti dei seguenti libri:

Gerald Edelman, <<Più grande del cielo. Lo straordinario dono fenomenico della coscienza>>, Einaudi, Torino, 2004, pagg. 162, euro 17,00.

 

Gary Marcus, <<La nascita della mente>>, Codice, Torino, 2004, pagg. 276, euro 25,00.

 

Vilayanur S. Ramachandran, <<Che cosa sappiamo della mente>>, Mondadori, Milano, 2004, pagg. 158, euro 15,00. (Il testo inglese è disponibile in internet all'indirizzo http://www.bbc.co.uk/radio4/reith2003/ ) insieme alla riproduzione in real audio delle cinque conferenze da cui è nato il libro).

 

 

                       
Recensioni bibliografiche 2003
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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