KABOOM Regia di: Gregg Araki Smith sta per compiere diciannove anni. La sua sarebbe una vita tranquilla al campus universitario se non fosse che soffre di allucinazioni, passaggi dal sogno alla realtà e ritorno, confondere le sensazioni e le percezioni. Anche la sua sessualità è ambigua, transgender, con lo studente che ha la convinzione di aver assistito ad un omicidio, ha fantasie gay, poi si produce in una performance etero, ma si definisce sessualmente non dichiarato. Dai sogni felici, pieni di luci scintillanti e colori accesi, il film può passare ai peggiori incubi, popolati da assassini dalla testa di bestia che tirano fuori il coltello per pugnalare a morte. |
Gregg Araki è regista di culto e si produce in un film liberato, irriverente e spiazzante, proseguendo l'esplorazione del mondo giovanile di Mysterious Skin e di Doom Generation, del quale accentua le situazioni allucinate viste con una alterata sbirciatina d'occhio. La narrazione eccentrica e pregnante è al servizio di una bisessualità conclamata e attraversata da incubi, in un contaminato sulfureo impasto di sesso, droga e rock'n'roll per un demenziale thriller comico e orrorifico.Maurizio Ferrari |
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