LETTERA DEL PRESIDENTE


Cari soci e amici della Sardegna,

siamo reduci da un intenso carico di attività nel primo scorcio del corrente anno e ci apprestiamo all'appuntamento (8 maggio p.v., ore 17,45) davanti all'emittente Bergamo Tv per la rubrica "Incontri" con la simpaticissima amica Francesca Manenti.

Qualche parola va spesa a favore di coloro che non hanno potuto (o voluto) partecipare a tutti o alcuni degli avvenimenti che hanno caratterizzato la suddetta attività:

· Il pranzo organizzato presso l'Associazione Alpini di Trescore Balneario (9 Marzo u.s.) che ha visto una larga partecipazione di soci, familiari e simpatizzanti;

· L'Assemblea dei Soci (21 Marzo u.s.) che ha assolto agli adempimenti di competenza (rendiconto del 2002, programma e bilancio preventivo del 2003) ed aderito alla proposta di modifiche statutarie, la più rilevante delle quali ha riguardato l'intitolazione del Circolo a Maria Carta, pur con il mantenimento della citazione della "gloriosa Aligusta";

· La brillante e partecipata conferenza (26 marzo u.s.) del prof. Luigi Cataldi dell'Università Cattolica del S. Cuore di Roma sul tema "medicina popolare tra scienza, superstizione e magia";

· L'affollato ed applaudito incontro con la struggente poesia sarda di Gavino Maieli (1° Aprile u.s. organizzato in collaborazione con il Ducato di Piazza Pontida;

· La festosa ed animata celebrazione de "Sa die de sa Sardigna", tenutasi la sera del 26 aprile u.s. nel teatro cittadino di Boccaleone in collaborazione con altri circoli di sardi della Lombardia.

Questo positivo bilancio dimostra che complessivamente il Consiglio Direttivo si è impegnato a fondo ed ha dimostrato capacità organizzativa e realizzativa. Le sinergie con le istituzioni cittadina (Comune), provinciali (Amministrazione Provinciale e Camera di Commercio) e regionali (Lombardia e Sardegna) nonché con altri organismi associativi (Alpini, Ducato di Piazza Pontida, Circolo Greppi) hanno aiutato l'opera del Consiglio Direttivo con importanti apporti collaborativi.

Per poter peraltro proseguire adeguatamente il programma per l'anno in corso occorre la partecipazione di tutti i soci non solo attraverso il rinnovo dell'adesione, disertata da una minoritaria ma non trascurabile frangia di persone che gli anni scorsi avevano assicurato il proprio sostegno, ma anche con una più intensa frequenza della sede.

È solo attraverso tali modalità che si misura l'affettivo desiderio di una aggregazione con i conterranei  di vecchia o nuova immigrazione, come è dimostrato dall'esempio della maggior parte dei circoli di sardi costituitisi molto prima in tante città italiane ed estere.

D'altra parte una adesione sporadica e non fidelizzata non consente una continuità operativa e programmatica. Ed è per questo che il servizio da poco iniziato per fare beneficiare delle nuove agevolazioni tariffarie per i trasporti marittimi per la Sardegna -con sconti che in termini monetari superano di molto il costo minimo di 20 Euro all'anno della quota associativa- verrà riservato ai soli soci in regola con il versamento di tale quota. Ed anche le iniziative da programmare per i mesi prossimi sono subordinate nella loro realizzazione all'affiancamento a quella dozzina di associati operativi (i quali sono pure essi impegnati in attività lavorative o di volontariato) da parte di altri soci disponibili a collaborare per qualche ora settimanale.

Attendiamo fiduciosi che si facciano vivi i soci ritardatari per regolarizzare le rispettive posizioni associative e che tutti i soci non impediti dall'età o dagli acciacchi si facciano vivi in sede per "dare una mano" nei pomeriggi dei giorni feriali dalle ore 18 alle 20 ed un incoraggiamento a quelli che del tutto gratuitamente e con sacrifici economici ed in fatica già lavorano.

Se pensiamo infatti che i sardi (di origine o di discendenza) residenti in questa provincia possano calcolarsi in un numero tra i duemila e i tremila basterebbe che ciascun socio si impegnasse per farne aderire un altro per rendere realistica anche la soluzione del problema, più volte denunciato da molti iscritti, di una sede più spaziosa ed accogliente. Invece le critiche, palesi o bisbigliate, non accompagnate da un serio impegno come sopra esposto sono innanzitutto ingenerose nei confronti di coloro che comunque le maniche se le sono rimboccate da qualche anno e sono oltretutto destinate a restare sterili.

Arrivederci dunque e, come dice l'amico Gavino Maieli, "salude e trigu" a tutti.


Bergamo, 5 Maggio 2003 

                                                                                       Il Presidente

                                                                                  (Mario Pomesa

Lettera 5 Maggio 2003

Per ulteriori informazioni:

Tel.: 035-240376

Fax: 035-240376

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