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Compagnia Teatrale «Classe Zero»:

«Non è vero... ma ci credo!»

La commedia "Non è vero...ma ci credo", andata in scena nel 1942, è considerata il capolavoro comico di tutta la produzione teatrale di Peppino De Filippo. Ottenne un così vasto successo che dieci anni più tardi si decise di farne anche un film. Il tema è quello della superstizione, abbastanza frequente nella drammaturgia di De Filippo, come lotta disperata e perdente di chi ingaggia battaglie per combattere destino e sfortuna, di chi non ha altri mezzi a propria disposizione per allontanare i colpi sinistri della sorte, se quelli di ricorrere a sotterfugi e scongiuri. 

Gli affari non vanno molto bene alla Savastano Spa e il Commendatore Gervasio Savastano , il titolare, sembra impegnarsi a trarre dalle vicende sfavorevoli le migliori ragioni per essere superstizioso, in un crescendo di intensità, fino a raggiungere addirittura l'auto-compiacimento. Negli uffici della direzione dell'azienda nessuno si sottrae alle sue considerazioni, non il fidato collaboratore - l'avvocato Donati - che lo asseconda ma senza condividere quel genere di opinioni, né i suoi dipendenti, tra cui il rag. Spirito e l'impiegato Musciello, né tanto meno il rag. Belisario Malvurio, malamente individuato dal commendatore stesso come capro espiatorio delle vicende aziendali poco entusiasmanti.
Toccherà invece al giovane Alberto Sammaria restituire l'entusiasmo al Commendatore, pronto a tutto dopo essersi convinto di avere trovato in lui la soluzione ai suoi problemi.


Tra le mura domestiche Savastano matura il suo piano per assicurarsi il più a lungo possibile i favori del giovane Alberto, e per questo è pronto ad attirarsi le ire della fin troppo tollerante moglie Teresa e della figlia Rosina, le cui vicende affettive sono da sempre attentamente seguite dal padre, timoroso soprattutto di avere per lei un matrimonio non proprio disinteressato. 
E' quando Alberto gli confida le tutte sue ansie che si convince definitivamente. Il disegno è composto, troppi sono gli argomenti che vanno a favore della sua scelta, il Commendatore dovrà solo affrontare il compito di ottenere un pieno consenso alle sue volontà…


Finalmente le cose vanno bene, ma la scaramanzia di Gervasio ha sempre avuto le sue vittime, e questa volta sembra che tocchi proprio a lui! I festeggiamenti, da un lato, si contrappongono dall'altro al suo malessere, che lo spinge addirittura a cercare conforto nelle parole del Dottore Bottola, suo medico personale. Ma non gli basta, finchè non si decide - stremato e sconfitto - ad ammettere i suoi errori. 
Ma si sa, la superstizione non ha niente a che vedere con i fatti della vita, è solo un atteggiamento mentale che l'uomo talora utilizza di fronte a sue talune incapacità, e che altera la visione della realtà stessa. Proprio come succede, fortunatamente per lui, a Gervasio Savastano….. 

                              Elvira, Jessica, Adriano

 

                       Antonio, Andrea, Adriano

 

  

Marilena, Giuseppe, Fabrizio, Antonio, Franco, Adriano

 

                              Jessica,Elvira,Anna

  

            Fabrizio, Adriano, Elvira

 

    

Anna, Giuseppe, Franco, Andrea, Antonio

 

       Gigi, Adriano

 

 

Adriano, Elvira, Antonio,Giuseppe, Franco, Gigi, Marilena, Jessica, Anna, Fabrizio

 

 
Personaggi Interpreti
Avvocato Donati Gigi Galano
Mazzarella Marilena Nastro
Comm. Gervasio Savastano Adriano Picariello
Ragioniere Spirito Francesco Mastantuoni (03/03);     Raffaele Del Franco(25/04)
Rosina Jessica Tristano
Teresa Elvira Mattei
Musciello Antonio Tommasone
Belisario Malvurio Andrea Paparella
Alberto Sammaria Fabrizio Spica
Concetta Anna D’Amore
Dr. Bottola Giuseppe Scalia

Regia
Filippo Fiorentino
Elvira Mattei

hanno collaborato
Scenografie   Antonio Del Franco

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