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  • Cazzo, una penna, datemi una penna che devo scrivere!! Chiara va a messa nella cappella del convento, io vado a fare benzina, ho un'ora di tempo. Freddo e sole stamattina. La tipica frizzante aria invernale che ti fa scoppiare i capillari in testa, quando rientri in un luogo riscaldato. Parcheggio davanti la sede di un giornale locale. Dall'altra parte della strada ci sono i giardini; siamo nel pieno centro di Verona. Penso- Adesso mi siedo su quella panchina e osservo il mondo o i miei pensieri che scivolano esasperatamente lenti-.

    Puttana eva, no!! C'è una ragazza con un cane. Se mi smerdo anche queste scarpe sono finito. Hanno il carroarmato sotto e sono nuove. Merda sotto le scarpe per la loro e la mia eternità. Meglio passeggiare fino in piazza Brà, guardare 2 o 3 vetrine. 20 pastine al cioccolato, decine di libri, viaggi impossibili e 4 menù del giorno. Fanculo. Dietro front. -Guardiamo la gente - mi dico - magari incontro qualcuno che conosco. Magari incontro la felicità...... Magari. Stronzo, Dino.-

    La felicità è lontana anni luce in linea d'aria, un'eternità, se faccio la strada normale, con tutti gli incroci stoppati, i passaggi a livello con i paesaggi livellati, le strisce pedonali con i pedoni striscianti. Lontana anni luce. Lontana anni bui. Nessuno mi caga. Devo avere una faccia da schifo stamattina. No. Ecco qualcuno che mi viene incontro.

    Ha una faccia da schifo peggio della mia. Il mio solito culo. - Mi scusi signore - mi dice - Intanto Buon Natale-. Che è gia' passato, penso io; questo non ha ancora aggiornato il messaggio registrato. - Sono disoccupato da un anno - continua - mi puo' dare qualcosa?- Io metto una mano vicino al cuore. - Accetta VISA, American Express, Carta Sì? - chiedo io - Non ho contanti-. Oggi sono proprio stronzo. Penso. - Fanculo- mi dice l'uomo a denti stretti. - Fanculo a te amico mio - rispondo - Fanculo a noi, mi spiace. - continuo - Ma ognuno ha la sua merda da grattare. La tua è piu' secca della mia, di sicuro più difficile da togliere, ma siamo tutti e due nella stessa tazza.- Se ne va smoccolando. Cacchio, non è colpa mia se la gente non usa bene lo scopino quando tira lo sciacquone. Vado a fare benzina. Self-service. 50.000. Che bello!! Dovevo nascere benzinaio. Torno al convento a prendere Chiara e Ele. Alzo gli occhi al cielo e rimango folgorato da una visione. Ecco! Ho trovato!! Ecco chi sono!!!

    Al terzo piano di un palazzo, una donna al balcone scuote violentemente le lenzuola. Scuote residui notturni. Peli pubici, capelli infervoriti e inforforati, sperma secco, un calzino bianco, due forcine.........Io sono.......quel lenzuolo. Quella signora mi sta scuotendo con foga. Cade ancora qualcosa dal lenzuolo; un pezzo di lego? Un foglietto giallo? Il cappuccio di una penna? Cazzo, anche una pila tascabile? Che altro poi? Basta, per fortuna. No, anche briciole di fette biscottate con miele?? Cazzo!??!?! Attenta brutta stronza, cade anche il lenzuolo. Maledetta, mi ha lasciato cadere!!!!!!!

    Non mi ero accorto di essere fermo al semaforo prima rosso, poi verde, poi rosso ancora, poi ancora verde. Dall'auto ferma dietro di me scende un omone. Mi bussa al finestrino. - Problemi?- mi urla. - Sì - rispondo io - mi sono sfracellato al suolo.- Scendo dall'auto per pulirmi. Mi tolgo dalla bocca i peli pubici, dai capelli pieni di forfora levo due forcine, un calzino bianco dalla tasca destra dei pantaloni, strofino lo sperma secco dalle mutande, prendo il cappuccio dall'orecchio e me lo metto in tasca, la pila che ho in mano la butto perchè non funziona, mi lecco le dita appicicose di miele e fette biscottate, prendo il foglietto giallo con su scritto - Vaffanculo - e lo regalo all'omone.
    Stordito risalgo in auto. Sono in ritardo. E' già mezzogiorno. Corro come un dannato strombazzando con il clacson. Dal finestrino aperto sventolo un fazzoletto zuppo di sangue. Tutti si fermano e mi fanno passare. Arrivo in tempo.
    Chiara sta uscendo di chiesa. Sale sull'auto. Mi guarda e spaventata mi chiede:
    - Cazzo ti sei fatto? Perdi sangue dal naso!!-
    - Niente - rispondo trattenendo a stento le risate - Non è successo niente.-

    Gaez/Dino