TERRINCA... nella realtà 
e nel sogno...
I° Concorso di Pittura
VI° Mostra di pittura e scultura 
"Terrinca in Arte"
La via del cielo
II° Concorso di pittura e grafica “La via del Cielo”
VII° Mostra collettiva di pittura e scultura
“Terrinca in arte”

1999

2000

I colori di Terrinca

Ancor prima che nelle sue splendide piccole città medioevali, o in quelle fiorite sulla costa agli albori di questo secolo, sono invece nei borghi montani le prime e più profonde radici dell'anima versiliese.  Fluisce nei loro nomi la presenza di fertili innesti: liguri-apuani, romani. longobardi, forse persino etruschi.  La loro storia stratificata come le rocce apuane, tanto più ricca quanto più variata di tracce umane.  Attraverso i secoli i paesi Versiliesi si sono incastonati nel paesaggio naturale, cesellandolo a poco a poco.  Ne hanno addomesticato le asperità e ingentilito il profilo.  Un disegno sapiente ne ha prefigurato le architetture spontanee.  Si slanciano in cerca della prima luce sulla piramide di roccia più alta, o si distendono sul grembo di un crinale che li ripara dai venti freddi, o leggeri si mostrano sul dorso prativo d'una collina.  Ognuno recava così il segno d'un impari scommessa con la natura, vinta dall'uomo con la sua fatica.  Dai più bassi oliveti, alle selve pulite come salotti, alle piccole piane coltivate, ai prati dell'alpe brucati da troppe bocche, alle tecchie dirupate delle cave, è esistita, immutata per secoli, una Versilia "frugale e tenace" la cui abitabilità era garantita da una cultura del lavoro che sapeva sposarsi ad un senso quasi innato di bellezza.  Armonia che si è infranta vistosamente in questi ultimi trent'anni: nella fuga verso ben meno faticosi paradisi, o nel degrado d'un ambiente naturale che lasciato a se stesso si rivolta contro di noi come un amante a lungo troppo amato e all'improvviso tradito.  Eppure ogni borgo resta intatto come uno scrigno di cultura dimenticata.  Il paesaggio che lo circonda è lo stesso, identici vi si rinnovano i colori delle stagioni.  Eppure resta come un guscio vuoto se si perdono quelle radici culturali più profonde che ci legano.ad esso. 
Diversi possono essere i modi con cui riappropiarci di questo tesoro indispensabile, smarrito.  Il paese di Terrinca ne inaugura uno, abbastanza insolito, che affida alla pittura un'ipotesi di questa sua riscoperta.  Terrinca nella realtà e nel sogno non vuole infatti allungare la lista dei numerosissimi premi oggi esistenti.  Né si pone la questione dibattuta su quanto sia ancora praticabile oggi una pittura intenzionalmente di paesaggio.  Vuole piuttosto provocare in chiunque dipinga per istinto, passione, diletto o gioco, oltre che beninteso in chi invece lo faccia con l'ambizione dell' arte, un senso di nostalgia verso possibili radici smarrite e la necessità di lenirla in dialogo ritrovato con un profilo naturale che ci portiamo dentro inciso come un volto familiare.  Un paesaggio che del resto non vive mai nella luce mutevole che ci scorre sotto gli occhi.  Sprofonda nella nostra memoria e accende i nostri ricordi. Questo di Terrinca può prestarsi a meraviglia come pretesto o paradigma,d'un viaggio pittorico che ci aiuti, giocando, a ritrovare dentro e fuori di noi la presenza d'una beltà e d'una storia che ci sfiorano invano inosservate. 
Ecco allora perché questo nuovo concorso, abbastanza sui "generis", ripropone la formula della estemporaneità come occasione in cui si è chiamati con i colori e con l'immaginazione a dipingere uno degli scorci più suggestivi del paesaggio naturale e storico versiliese.  Per circa un mese, tale è stato il tempo lasciato a disposizione dal regolamento, i sedici pittori che hanno aderito a questa prima edizione, hanno avuto modo di fissare sulla tela le loro emozioni.  Ma non saranno soltanto degli "esperti" a valutarne l'efficacia pittorica.  Saranno gli stessi visitatori della presente mostra a suggerire il loro gradimento.  E proprio questa ricerca dell'immagine più efficace potrà tornare ad essere una occasione di festa fra chi ha dipinto e chi guarda. 

  Pietrasanta, 8 luglío 1999 

  GIUSEPPE CORDONI 

candito.jpg (24048 byte)
La porta Celeste
1999, olio su tela, cm. 50x60

Fiorella Candito

Nata l'11/10/1965. Pittrice autodidatta. Originaria di Grosseto, vive e lavora da alcuni anni in Versilia. L'immagine concreta della casa e la presenza dei miti che vi aleggiano attorno: entro questi due poli estremi si esprime il suo universo femminile.

paiotti.jpg (18970 byte)
Speranza
1999, olio su tela, cm. 50x60

Ernesto Paiotti

Nato il 9/7/1961. Pittore autodidatta. Vive e lavora da pochi anni nella piana Versiliese, anche se ha continui contatti con Terrinca, il suo paese d'origine. Ama dipingere in prevalenza i borghi e i vicoli dove ha passato, giocando, la sua adolescenza.

frediani.jpg (14314 byte)
Primavera a Terrinca
1999, olio su tela, cm. 50x60

Italo Frediani

Nato il 29/12/1939. Vive e lavora in Versilia. Ha frequentato la Scuola d'Arte. Un tenero intimismo pervade i suoi paesaggi e le sue nature morte su toni caldi e soffusi eppure sempre sostenuti da una solida struttura.

landi.jpg (18823 byte)
Origini
1999, olio su tela, cm. 50x60

Walter Landi

Nato il 5/11/1961. Pittore autodidatta. Originario di Stazzema, vive da alcuni anni a Montignoso. Trasferisce in una visione cosmica-surreale i residui della memoria di ciò che resta delle nostre più lontane radici

cocci.jpg (23293 byte)
L'attesa
1999, olio su tela, cm. 50x60

Claudio Cocci

Nato il 30/03/1959. Vive e lavora a Terrinca. Pittore autodidatta che ama trarre dal paesaggio della cava il pretesto per queste sue tormentate visioni, dove i volti e le montagne s'impongono con tutto il loro peso di esistere.

salvatori.jpg (26370 byte)
Ritorno al passato
1999, olio su tela, cm. 50x60

Umberto Salvatori

E' nato l'8/12/1952. Pittore autodidatta. Vive e lavora in Versilia. Sa cogliere in sequenza i tratti distintivi del paesaggio versiliese con realistica incisività illustrativa e buon senso del colore.

tommasi.jpg (20547 byte)
Ginestre a Terrinca
1999, olio su tela, cm. 50x60
Simona Tommasi

 

Nata il 17/07/1970. Vive in Versilia. Ha frequentato con ottimi risultati l'Accademia delle Belle Arti di Carrara, nei suoi paesaggi tende a fondere , in un medesimo afflato, il vigore vitale della natura con i segni meno appariscenti della presenza dell'uomo.
bianchini.jpg (17263 byte)
Terrinca nella foschia
1999, olio su tela, cm. 50x60

Maria Teresa Bianchini

Nata il 06/03/1956, è pittrice autodidatta, anche se in gioventù ha seguito la lezione del pittore Dino Domenici di Pomezzana, paese dove tutt'ora vive e lavora. Su toni freddi e luminosi ogni sua veduta alpestre evoca un mondo sospeso.

caselli.jpg (30791 byte)

La fontana in Corte
1999, tecnica mista, cm. 50x60

Lorena Caselli

Nata il 10/08/1958. Pittrice autodidatta. Originaria di Viareggio, vive e lavora a Vittoria Apuana. Pittrice estroversa, combina con umorismo tecniche differenti, lasciando al tratto grafico la maggiore incisività.

I Colombani e la Mostra di Pittura

Qualcuno si chiederà, a ragione, cosa c'entri il Gruppo Culturale i Colombani con la mostra concorso di pittura programmata a Terrinca dall'8 al 16 agosto 1999.  Sono anni che mi pongo la domanda senza riuscire a dare una risposta plausibile, e intanto, al rinnovarsi di ogni estate, le mostre d'arte si susseguono.  Sono partite all'inizio timidamente: ricordo gli ingenui lavori degli alunni delle scuole che in me provocarono sentimenti di tenerezza, poi i quadri impegnati di Renata Pili Arisini, i lavori a soggetto religioso di Adele Tognocchi, gli scorci di Terrinca tratteggiati dall'abile mano di Mildre Olobardi, le tele più difficili ma che invitavano alla riflessione di Liliana Geirut Marsili, le testimonianze preziose di un passato dove l'architettura era progettata dal bisogno e dalla funzionalità, dipinte da Rinaldo Rossi che varrebbe la pena di raccogliere come primo nucleo di un museo.  Poi ricordo i fratelli Cocci: Claudio ispirato dalla musa del pennello e Giuseppe che trova nella subbia e nel "mazzolo" i mezzi idonei per realizzare le sue opere.  Anche le sculture di Gregorio Cocci contribuirono alla crescita di questa mostra, cosi come le sculture lignee di Pietro Milani hanno dato un tono classico, con quelle sue meravigliose teste, frutto di un lungo lavoro. 

Ma non è compito mio ricordare gli artisti che hanno partecipato dando lustro a questa iniziativa.  La mostra del 1998 aveva segnato un traguardo sostanziale sia per il numero dei partecipanti, sia per l'affluenza notevole di visitatori di cui si sorpresero anche gli organizzatori, sia per la qualità e varietà degli stili, tanto che per alcune opere come quelle di Ingrid Horstmann Roland abbiamo avuto bisogno per poterle godere, che l'autrice stessa ci facesse da cicerone.  Ernesto Paiotti, che della mostra era il factotum, ci ha giocato un tiro birbone emozionandoci, ma non abbiamo ancora capito se era per la sua bravura, o per il soggetti selezionato, oppure per il numero delle opere esposte.  Oggi che dopo cinque edizioni siamo arrivati a pubblicare un catalogo degli espositori, ci è gradito lasciare il campo agli esperti: artisti, critici, galleristi; anche se nell'articolo 2 dello statuto del Gruppo Culturale i Colombani si legge che una delle finalità è quella di promuovere le attività culturali. 

 MARINO BAZZICHI

Presidente del Gruppo Culturale
 “I Colombani

 

tognetti.jpg (22317 byte)
Terrinca 
1999, tecnica mista su tela, cm.50x60

Riccardo Tognetti

Nato il 15/05/1958. Vive e Lavora in Versilia. Qui gli umori del paesaggio invernale terrinchese sono colti con grafismo minuto e preciso, in un dialogo serrato fra le case e le montagne

quadrelli.jpg (19773 byte)
Vergaia
1999, olio su tela, cm. 50x60
Grazia Quadrelli

E' nata il 30/10/1944. Pittrice autodidatta. Vive a Pozzi di Seravezza. Ha attinto l'amore per la pittura dal clima artistico della sua famiglia. Predilige la natura morta e il paesaggio che affronta con una rapida sintesi di masse colore e con vivace percezione del movimento.

orlandi.jpg (38623 byte)
Il Ciocco
1999, olio su tela, cm. 50x60

Riccardo Orlandi

Nato il 09/03/1944. Pittore autodidatta vive e lavora in Versilia. Amante del paesaggio, costituisce nel ritmo il disegno e colore la solidità delle sue visioni luminose, eppure così contrastate da un senso di intesa solitudine

dazzi.jpg (28309 byte)
Il portico
1999, olio su tela, cm. 50x60

Gigliola Dazzi

Nata il 25/03/1939. Pittrice autodidatta. Vive e lavora a Pietrasanta. Coltiva da qualche anno la passione del dipingere, cimentandosi di solito con il paesaggio che affronta con soluzioni lineari e ariose.

roland.jpg (27692 byte)
Il mio sogno di Terrinca, i flash che ricordo quando sono lontana e mi manca
1999, tecnica gouache cm. 50x60
Ingrid Horstmann Roland 
 
Nata a Dusserdolf  in Germania il 21/06/1934. Trascorre molto tempo dell'anno a Terrinca, dove ha la residenza dai primi anni ottanta. I segni e i frammenti di un paesaggio prediletto qui si combinano come le tessere di una festosa tarsia 
venturi.jpg (19882 byte)
Terrinca
1999, olio su tela cm. 50x60
Franco Venturi
 
Nato il 21/09/1940. Pittore autodidatta, originario di Forte dei Marmi, vive saltuariamente in Svizzera. Affida ad una rigorosa geometria le linee di forza che imprimono all'alpestre paesaggio terrinchese questa sua vastità monumentale.
neri.jpg (20400 byte)
Big Bang 2
1999, tempera su tela cm. 50x60
Riccardo Neri
 
Nato il 14/02/1950. Originario della Versilia.
Vive e lavora da diversi anni a Firenze, anche se ha continui contatti con la terra di origine. Pittore autodidatta, di tendenze astratto figurative. Qui indaga nella più semplice delle fioriture: la genesi degli inizi.

 

colombani.terrinca@tiscalinet.it

 


Su ] pubblicazioni ] chi_siamo ] Curiosità storiche ] Alpeggi di Terrinca ] incisioni_rupestri ] Links ] dove puoi trovarci ] news ] [ Pagina dei pittori ] giornalino colombani ] Comune di Stazzema ] personaggi ] S.Anna di Stazzema ] Terrinca ]