Uno spettacolo fuori dal mondo: le grotte del Bue Marino
Le
grotte del "Bue Marino", prendono il nome dall'appellativo in sardo
della foca monaca, il simpatico e raro mammifero che fino agli anni '80 le frequentava.
Già dagli anni cinquanta le grotte sono state aperte alle visite del
pubblico, grazie alla lungimiranza degli amministratori comunali dell'epoca
e all'intraprendenza di alcuni operatori turistici che, con le loro piccole
imbarcazioni hanno fatto scoprire queste meraviglie della natura ai primi turisti
della località balneare. Sono raggiungibili via mare dal porto di "Cala
Gonone", con una escursione di circa trenta minuti, grazie ad un moderno
servizio di trasporti. lungo il tragitto marino si ammirano le imponenti falesie
calcaree che si tuffano nelle trasparenti e cristalline acque del golfo che
colpiscono ed incantano anche il visitatore più distratto, visitatore
che resterà estasiato davanti al maestoso ingresso a cui si accede comodamente
grazie ad un pontile in legno. L'antro è formato da due diramazioni principali:
il ramo Nord ormai fossile perchè al suo interno è cessata l'attività
carsica ed il ramo Sud ancora attivo grazie allo scorrere di un fiume sotterraneo.
Il primo particolare che le guide illustrano agli ospiti sono i Graffiti del
neolitico, una serie di bassorilievi circolari che danzano intorno a delle cupelle
interpretati come dischi solari. Attualmente la visita si effetua nel ramo Sud,
lungo il percorso delle acque del suggestivo lago salato (oltre 1 Km di superficie,
tra i più ampi del mondo). Particolarmente interessanti i numerosi fossili
, tra cui ricordiamo le ostriche, che abbelliscono ulteriomente la passeggiata
di circa trenta minuti che si conclude nella spiaggia delle foche: un incantevole
fazzoletto di sabbia inserito in un gigantesco salone dove fino a qualche anno
fa la Foca Monaca metteva al mondo i suoi cuccioli.
In questa parte terminale dell'itinerario le acque dolci dei fiumi sotterranei
si miscelano con le acque salate del mare. Qui finisce il giro turistico ma
ben altre meraviglie si celano agli occhi dei visitatori. Meraviglie che si
susseguono per chilometri all'interno del massiccio del Supramonte marino, visitabili
solo da speleologi subacquei esperti e preparati, raccontano di decine di sifoni
e di ambienti da favola. Altrettanto interessante e suggestivo è il ramo
Nord della grotta, visitabile solo con autorizzazione, dove ci si può
specchiare nelle limpide acque del laghetto smeraldo o stupirsi alla vista di
particolari concrezioni della sala dei candelabri.