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Johnny Dorelli
Scheda biografica


di Albarosa Camaldo

 
18/02/2000

 

Nato a Milano, Giorgio Guidi a nove anni si trasferisce in America al seguito del padre cantante, Nino D'Aurelio. Negli Stati Uniti studia pianoforte e solfeggio al Conservatorio e a 13 anni fa le sue prime apparizioni nel mondo dello spettacolo. Torna in Italia nel 1955 e, con il nome d'arte di Johnny Dorelli, ottiene dalla CGD un contratto che durerà 23 anni. Coglie il suo primo successo nel 1957 con Calypso Melody, sempre nel '57 viene chiamato a partecipare al Musichiere come cantante fisso insieme a Nuccia Bongiovanni, inaugurando così una fortunata trasmissione.

Nel 1958 vince il Festival di Sanremo interpretando Nel blu dipinto di blu, insieme a Domenico Modugno, e l'anno dopo trionfa ancora con Modugno cantando Piove.

La televisione gli dà definitivamente la notorietà con la trasmissione Johnny 7 cui seguiranno, dato il successo conseguito, altre quattro edizioni. Sempre in TV presenta Studio 1, Uno scandalo per Lilly con Gianrico Tedeschi, La vedova allegra con Catherine Spaak, nel 1969 Canzonissima con Raimondo Vianello e le gemelle Kessler, e nel 1972 Teatro 10 con Mina.

Nel 1965 la Rai gli attribuisce il "Premio Mario Riva" destinato al miglior attor giovane della stagione. Svolge anche una intensa attività alla Radio presentando Gran Varietà, con un indice di gradimento dell'86% e stabilendo in Rai il record di ascoltatori con la cifra di otto milioni. In questi anni la sua attività artistica ha una notevole evoluzione perché da cantante si impone come attore: debutta in La Venere coi baffi con i fratelli Maggio e nel 1968 interpreta Aspettando Jo con Catherine Spaak, nel 1969/70 Promesse Promesse di Neil Simon, tradotto e diretto da Garinei e Giovannini con i quali inizia una fortunatissima collaborazione.

Nel 1971 propone Oplà noi ci ammazziamo con Gianrico Tedeschi, quindi Niente sesso siamo inglesi di Marriot e Foot con Paolo Panelli e Bice Valori, replicato per due stagioni con grande successo, sempre con la regia di Garinei e Giovannini. Seguono le trionfali interpretazioni delle commedie musicali di Garinei e Giovannini Aggiungi un posto a tavola, che interpreterà per anni in Italia e che porterà a Londra all'Adelphi Theatre, Accendiamo la lampada con Paolo Panelli, Bice Valori e Gloria Guida. Sempre con la regia di Garinei interpreta poi le esilaranti commedie di Ray Cooney Taxi a due piazze (1984-85) e Se devi dire una bugia dilla grossa (1986), tradotti da Iaia Fiastri.

Dorellli interpreta più di trenta film tra i quali ricordiamo Pane e cioccolata di Brusati e Una sera c'incontrammo di Schivazzappa, La Presidentessa con Mariangela Melato e la regia di Luciano Salce, Basta che non si sappia in giro con Monica Vitti e firmato da Nanni Loy, Cara Sposa di Pasquale Festa Campanile, Amori miei con Monica Vitti, Enrico Maria Salerno, Edwige Fenech e la regia di Steno, Il cappotto di Astrakan di Marco Vicario con Andrea Ferreol e Carol Bouquet, Mi faccio la barca con Laura Antonelli per la regia di Dino Risi, State buoni se potete di Gigi Magni, La trappola con la regia di Lizzani. Interpreta poi alcuni film TV: Cuore di Comencini in cui fa una delle sue ultime apparizioni Eduardo De Filippo, La coscienza di Zeno con la regia di Sandro Bolchi, Ma tu mi vuoi bene? di Marcello Fondato con Monica Vitti e il suo seguito Sì ti voglio bene con Barbara De Rossi.

Di grande rilievo è anche la sua carriera di presentatore televisivo; conduce quattro edizioni di Premiatissima su Canale 5, stabilendo con la prima edizione un record di ascolto per Canale 5 passando dai due milioni a otto milioni e mezzo di ascoltatori. Conduce anche il Festival di Sanremo nel 1990, e un'infelice edizione di Fantastico con Raffaella Carrà.

Negli ultimi anni si dedica esclusivamente al teatro interpretando con la regia di Garinei un testo difficile come Una bottiglia piena di ricordi (1992) di Keith Waterhouse, tradotto da Franco Brusati. Egli in un'ardua prova d'attore tratteggia un personaggio per lui insolito di cattivo, di sregolato, un giornalista ubriacone, di cui accentua la malinconia nel rievocare, in un monologo interiore amaro, episodi passati, amori e delusioni.

Garinei nel 1994 costruisce per Dorelli cantante un one man show, Ma per fortuna c'è la musica…di Jaja Fiastri e Enrico Vaime in cui egli ripercorre la storia della canzone italiana dagli anni Trenta ad oggi. Nel 1995 egli interpreta i divertenti quattro episodi di Bobby sa tutto, scritti da Age e Scarpelli, Leo Benvenuti e Piero De Bernardi, Iaia Fiastri, Luigi Magni e interpretati insieme a Loretta Goggi.

In questi testi gli attori dimostrano la loro abilità calandosi velocemente nei rispettivi personaggi e caratterizzandoli in modo diverso così da affrontare ora registri drammatici, ora comici.
Nella stagione scorsa ha portato in scena Il vizietto con Paolo Villaggio.

 

 


 
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