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La ricerca continua
Presentato il cartellone della stagione 2000/2001 al CRT.

di Giuseppe Dimasi

 
11/10/2000
 

Davvero molto fitta si presenta la stagione 2000/2001 del CRT che, nonostante le mancate sovvenzioni ministeriali, come ricordato dal direttore Sisto Dalla Palma, propone in cartellone quindici fra produzioni e coproduzioni e un totale di quaranta spettacoli. Tale soluzione offre allo spettatore la possibilità, se non di seguire l’intera programmazione, perlomeno di scegliere un percorso conforme ai propri gusti all’interno di essa.

Prerogativa ormai di tradizione per il CRT è quella di favorire il teatro di ricerca e sperimentazione, in particolare, si vuole concedere spazio alle giovani leve della scena italiana e internazionale. Così come, del resto, è avvenuto in passato con artisti divenuti in seguito importanti, per citarne alcuni Peter Brook, Eugenio Barba, Grotowski e Kantor. Proprio al regista polacco, fra l’altro, sarà dedicata una serata in occasione della ricorrenza del decennale dalla sua scomparsa.

Il direttore, inoltre, insiste con grande tenacia sul ruolo di forte comunicazione del teatro e sul suo valore come elemento di aggregazione sociale e territoriale. Infatti, Dalla Palma definisce teatro e danza "luoghi sacri capaci di consentire l’incontro fra culture e etnie diverse". In tale prospettiva, le sale che ospiteranno gli avvenimenti sono sei, proprio per potere agire sul territorio in modo più capillare. Pertanto, oltre al Teatro dell’Arte, al Salone di via Dini e al Verdi (coproduttore con il CRT di alcuni spettacoli), ospiteranno gli eventi artistici anche il Teatro I presso la Darsena e due spazi nell’hinterland milanese, uno a Cusano Milanino e l’altro a Gratosoglio.

Considerata la ricchissima programmazione si segnalano solo alcuni nomi presenti in cartellone. Per ciò che riguarda i giovani ci saranno i Motus, con la loro affascinante ricerca tra spazio e azione, l’Impasto, gruppo reduce dal trionfale esito della scorsa stagione, Aia Taumastica di Cusano Milanino, Fanny e Alexander e Arturo Cirillo.

A rappresentare, invece, coloro che di ricerca si occupano ormai da anni saranno Carlo Cecchi, Danio Manfredini il quale proporrà una "personale", ossia, tre spettacoli che ne ripercorrano i momenti fondamentali della carriera, Pippo Delbono, César Brie, Cesare Ronconi del Teatro Valdoca e i Marcido Marcidoris.

La scelta artistca del CRT, anche quest’anno, concede largo spazio alla danza, in particolare, nelle forme più aperte alla contaminazione, proponendo artisti di assoluto valore quali Raffaella Giordano e Giorgio Rossi con Sosta Palmizi.

I prezzi dei biglietti rimarranno invariati rispetto alla passata stagione, con in più una vantaggiosissima promozione a favore di tutti gli studenti universitari, i quali potranno acquistare la Carta Università che dà diritto a 5 ingressi a lire 60.000 (la carta non è personale e si può usare anche con amici per uno o più spettacoli).

 

 

 


 
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