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Davvero
molto fitta si presenta la stagione 2000/2001 del CRT
che, nonostante le mancate sovvenzioni ministeriali,
come ricordato dal direttore Sisto Dalla Palma,
propone in cartellone quindici fra produzioni e coproduzioni
e un totale di quaranta spettacoli. Tale
soluzione offre allo spettatore la possibilità,
se non di seguire l’intera programmazione, perlomeno
di scegliere un percorso conforme ai propri gusti all’interno
di essa.
Prerogativa
ormai di tradizione per il CRT è quella di favorire
il teatro di ricerca e sperimentazione, in particolare,
si vuole concedere spazio alle giovani leve della scena
italiana e internazionale. Così come, del resto,
è avvenuto in passato con artisti divenuti in
seguito importanti, per citarne alcuni Peter Brook,
Eugenio Barba, Grotowski e Kantor. Proprio al
regista polacco, fra l’altro, sarà dedicata una
serata in occasione della ricorrenza del decennale dalla
sua scomparsa.
Il
direttore, inoltre, insiste con grande tenacia sul ruolo
di forte comunicazione del teatro e sul suo valore come
elemento di aggregazione sociale e territoriale. Infatti,
Dalla Palma definisce teatro e danza "luoghi sacri capaci
di consentire l’incontro fra culture e etnie diverse".
In tale prospettiva, le sale che ospiteranno gli avvenimenti
sono sei, proprio per potere agire sul territorio in
modo più capillare. Pertanto, oltre al Teatro
dell’Arte, al Salone di via Dini e al Verdi
(coproduttore con il CRT di alcuni spettacoli), ospiteranno
gli eventi artistici anche il Teatro I presso
la Darsena e due spazi nell’hinterland milanese, uno
a Cusano Milanino e l’altro a Gratosoglio.
Considerata
la ricchissima programmazione si segnalano solo alcuni
nomi presenti in cartellone. Per ciò che riguarda
i giovani ci saranno i Motus, con la loro affascinante
ricerca tra spazio e azione, l’Impasto, gruppo
reduce dal trionfale esito della scorsa stagione, Aia
Taumastica di Cusano Milanino, Fanny e Alexander
e Arturo Cirillo.
A
rappresentare, invece, coloro che di ricerca si occupano
ormai da anni saranno Carlo Cecchi, Danio
Manfredini il quale proporrà una "personale",
ossia, tre spettacoli che ne ripercorrano i momenti
fondamentali della carriera, Pippo Delbono, César
Brie, Cesare Ronconi del Teatro Valdoca
e i Marcido Marcidoris.
La
scelta artistca del CRT, anche quest’anno, concede largo
spazio alla danza, in particolare, nelle forme più
aperte alla contaminazione, proponendo artisti di assoluto
valore quali Raffaella Giordano e Giorgio
Rossi con Sosta Palmizi.
I
prezzi dei biglietti rimarranno invariati rispetto alla
passata stagione, con in più una vantaggiosissima
promozione a favore di tutti gli studenti universitari,
i quali potranno acquistare la Carta Università
che dà diritto a 5 ingressi a lire 60.000
(la carta non è personale e si può usare
anche con amici per uno o più spettacoli).
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