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"Facciamo
sempre cose diverse per rimanere gli stessi". Sotto
l'auspicio di questa frase di Eugenio Barba,
si apre la stagione 2000/2001 di TEATRIDITHALIA
(Elfo e Portaromana Associati), che promette di essere
particolarmente ricca ed entusiasmante: venticinque
spettacoli in totale per un cartellone senza soste da
Ottobre a Giugno, che non deluderà neanche il più
esigente degli appassionati.
Grande
spazio è dedicato alla drammaturgia contemporanea e
molti degli spettacoli sono prime assolute o italiane.
Tra gli spettacoli più nuovi e interessanti segnaliamo:
ORESTEA - Eumenidi, di Eschilo, traduzione
di Pierpaolo Pasolini, regia di Elio De Capitani (Elfo
dal 6 al 22 ottobre - prima nazionale); BAGAGLIO
A MANO di Mark Ravenhill, regia di Ferdinando
Bruni (Portaromana dal 21 novembre al 17 dicembre
- prima nazionale); GIOCHI DI FAMIGLIA di Biljana
Srbljanovic, regia di Elio De Capitani (Elfo
dal 28 novembre al 17 dicembre - prima nazionale); BAMBOLE
di Pia Fontana, regia di Roberto Valerio (Elfo
dal 2 al 20 maggio - prima nazionale); WOYZECK
e il futuro del male di Rocco D'Onghia da Georg
Buchner, regia di Roberto Valerio (Portaromana
dal 10 al 20 maggio); ALCESTI di Euripide,
traduzione e adattamento di Agnese Greco (Elfo
dal 19 al 30 giugno). E poi ancora, alcuni grandi "classici"
rivisitati da non perdere: EDOARDO II di Christopher
Marlowe, regia di Ferdinando Bruni ed Elio
De Capitani (Elfo dal 3 gennaio al 4 febbraio);
LA STORIA DI CYRANO da Edmond Rostand,
adattamento di Gabriele Vacis ed Eugenio Allegri,
regia di Gabriele Vacis (Elfo dal 7 al 19 novembre);
PINOCCHIO da Carlo Collodi, regia di Andrea
Renzi (Elfo dal 13 al 25 marzo - prima nazionale);
ROMEO E GIULIETTA di William Shakespeare,
traduzione di Salvatore Quasimodo, regia di
Serena Sinigaglia (Elfo dal 27 marzo al 4 aprile).
Non
mancano infine spettacoli ironici e divertenti come
LA CLE' DU CHAPITEAU, regia di Claudio Intropido
(Portaromana dal 19 dicembre al 14 gennaio) e ALDINO
MI CALI UN FILINO? , florilegio di novelle e poesie
di Aldo Palazzeschi con canzonacce e balletti
d'epoca, regia di Paolo Poli (Portaromana dal
16 gennaio al 18 febbraio).
Insomma,
ce n'è proprio per tutti i gusti nella scena teatrale
contemporanea, più che mai viva e capace di parlare
del suo e di altri tempi, di dialogare con la storia
e col mondo di oggi. Questa stagione Teatridithalia
è un viaggio attraverso il continente europeo e attraverso
le questioni laceranti e spinose che il travagliato
Novecento lascia in eredità al nuovo Millennio. Quella
che si presenta davanti a noi è l'immagine di un mondo
sempre più complesso e incomprensibile, che resiste
ad ogni tentativo di banalizzazione e semplificazione.
Ecco allora venticinque spettacoli che mostrano le tante
facce di questa confusa realtà e sollevano, ognuno a
suo modo, interrogativi mai così attuali: il significato
della democrazia (Orestea), l'omosessualità e il senso
della parola "famiglia" (Bagaglio a mano), la guerra
e lo sconvolgimento dei cardini su cui si fonda la società
(Giochi di famiglia), la pedofilia (Bambole), il sacrificio
individuale in nome dell'amore e dell'ideale (Alcesti),
e tanti altri ancora.
Questa
stagione di Teatridithalia si prospetta dunque di grande
successo…sempre che possa essere messa in atto: infatti,
un problema finanziario molto serio getta una grossa
ombra sulla possibilità di mettere in scena gli spettacoli
previsti. Alla conferenza stampa di presentazione, Fiorenzo
Grassi ed Elio De Capitani hanno sottolineato
come la stagione 2000/2001 dei teatri Elfo e Portaromana
sia letteralmente "appesa ad un filo": i due teatri
hanno ottenuto uno stanziamento di fondi statali già
dall'anno scorso (ben sette miliardi) e tuttora aspettano
che siano erogati. Da mesi i membri e i dipendenti della
seconda più grossa realtà teatrale di Milano
(dopo quella del Piccolo Teatro) non ricevono gli stipendi
ma continuano a lavorare e a sperare che la situazione
si sblocchi. L'unica speranza, in attesa che la burocrazia
compia il suo lungo corso, sta negli abbonamenti di
voi appassionati, la principale fonte di liquidità immediata
che possa far tirare un po' il fiato alla compagnia
e permetta loro di far fronte alle spese più urgenti.
Non resta quindi che esortare voi cultori del teatro
a rispondere in massa a questo appello: siete voi che
lo mantenete in vita, con il vostro entusiasmo e, in
questo caso, anche coi vostri soldi! Affrettatevi dunque
ad abbonarvi…la stagione è alle porte!
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