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LEON BAKST 
(1866-1924)

Lev Samoilovitch Rosenberg, nato a Grodno in Bielorussia, in una famiglia della media borghesia, si farà conoscere sotto il nome da nubile della madre.
Trascorre l'infanzia a San Pietroburgo, interessandosi all'opera e alle arti. Nel 1883 decide di consacrarsi alla pittura, e s'iscrive all'Accademia delle belle arti, ottenendo i suoi primi successi come pittore mondano.
Nel 1892 incontra Alexandre Benois, che lo presenta a Serge Diaghilev. Egli entra dunque a fra parte del piccolo cenacolo dei "padri fondatori" dei Ballets Russes, che hanno largamente contribuito a costruirgli la reputazione. Shéhérazade, Cléopatre, l'Après-midi d'un Faune e Salomé, le sue creazioni più celebri, esprimono la sua sensualità, l'audacia e la fantasia fuori dal comune.

Decoratore e disegnatore di costumi, Bakst non trascura alcun aspetto dello spettacolo, attento agli accessori, alle luci, alle pettinature e al trucco. Per tutta la sua vita, resterà fedele a uno stile che lui stesso definirà nel 1919: "ho il gusto dei colori intensi; e ho cercato di ottenere l'armonia tra colori che si oppongono (…). L'occhio è stato saturato di visioni tranquille, io ho provato a formare una gamma che fosse più sonora possibile. L'arte non è che opposizioni."

Mal pagato da Diaghilev, egli visse con i proventi dei suoi disegni. Lavorò anche per altri committenti, come Ida Rubinstein, l'Opéra di Parigi o il Covent Garden. Nel 1914 rifiuta la proposta di Nijinsky, che sollecita la sua collaborazione per la propria troupe, la quale non durerà peraltro che qualche settimana. Ma Bakst, rimasto fedele a Diaghilev, dovrà presto affrontare la concorrenza di Larionov, Picasso, Derain e Gontcharova.
Nel 1912 produce il suo ultimo spettacolo per Diaghilev, La Belle au bois dormant, che è anche il suo capolavoro.
Muore a Rueil-Malmaison nel 1924.

I bozzetti di Lèon Bakst rappresentano una reale testimonianza del periodo.
Nella volontà di ricostruire l'unità visiva dello spettacolo, egli incorpora nelle scenografie non solamente i costumi, ma i movimenti stessi della danza. Lo stile coreografico di "Shéhérazade" come dell'"Après-midi d'un Faune" sono contenuti nei disegni di Bakst, che prefigurano le caratteristiche essenziali.

     



Léon Bakst, 1885

 



Léon Bakst, costume per "Shéhérazade", 1910

 



Léon Bakst, costume per Ida Rubinstein in "Shéhérazade", 1910