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ALEXANDRE BENOIS
(1870-1960)

Nato in una famiglia di origine francese e di tradizione artistica, Alexandre Benois, dopo i suoi studi di diritto, si dirige invece verso una carriera legata alle arti plastiche.
È pittore, storico e critico d'arte, organizzatore di esposizioni, direttore di museo. È la figura centrale del Club dei pickwickiens, che raggruppa dei compagni di studi del collegio privato May, tra cui Nouvel, Somov e Filosofov, cugino di Diaghilev. A questo primo gruppo si aggiunse Bakst, e poi Diaghilev.

Specialista del XVIII secolo francese, Benois è anche appassionato di balletto e introduce i suoi amici all'arte coreografica. Il suo primo grande progetto che unisce le due passioni sarà "Le Pavillon d'Armide".

Benois è consigliere artistico della rivista "Mir Iskusstva", primo lavoro di gruppo tra amici al momento soprannominati "decadenti".
È anche uno dei "padri fondatori" dei Ballets Russes e uno dei principali collaboratori fino al 1918.
I suoi dissapori con Diaghilev fanno parte della saga di quel periodo. Nei suoi preziosi scritti ("Reminiscences of the Russian Ballet" e "Memoirs"), Benois esprime la sua ammirazione per il direttore dei Ballets Russes, la sua forza di volontà e la capacità di metterla in pratica, ma, allo stesso tempo, tenta di sfuggire alla sua influenza e, dopo il1918, divorzia dal cammino della creazione.
Egli aveva partecipato ai seguenti balletti, non soltanto per le scenografie e i costumi, ma assistendo al nascita del progetto artistico: "Le Pavillon d'Armide", "Les Sylphides", "Giselle", "Pétrouchka", "Le Chant du rossignol".
Direttore del museo de l'Ermitage, a San Pietroburgo, dal 1918 al 1926, si trasferisce in seguito in Francia e lavora con diverse compagnie di balletto, specialmente per Ida Rubinstein, Bronislava Nijinska e l'Opéra di Parigi.





Alexandre Benois, costume di Vaslav Nijinsky nel ruolo dello Schiavo d'oro ne "Le Pavillon d'Armide", 1909