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L'Ente Italiano di Servizio Sociale, così come si legge all'art 3 comma a) dello Statuto, si propone di : promuovere ricerche e studi per o sviluppo di servizi di assistenza sociale e sanitaria, culturali ed educativi mediante rilevazioni, sperimentazioni, documentazioni, pubblicazioni, convegni, seminari di studio, ecc..;
In tal senso l'EISS realizza attività di studio, di ricerca, di sperimentazione e di gestione di servizi sociali, con personale proprio, in collaborazione con Ministeri (Lavoro e Previdenza Sociale, Grazia e Giustizia, Pubblica Istruzione, Sanità, Ricerca Scientifica, Solidarietà Sociale, Interno, ecc.), con Amministrazioni regionali e locali, con Organismi nazionali e internazionali, pubblici e privati.
Di seguito proponiamo la sintesi delle ricerche più recenti o attualmente in corso.
Da queste pagine è anche possibile accedere all'archivio degli studi e delle ricerche effettuate a partire dall'anno 1970.
 


PROGETTO DI RICHERCA IN CORSO

"I servizi sociali di livello essenziale nelle province di Palermo, Cagliari, Catanzaro e Salerno, a tre anni dalla Legge 328/00"

Il progetto è stato approvato e parzialmente finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) in base al D.M. n. 1015 del 4/10/2001 (progetto n. 18). E’ iniziato nel febbraio del 2003 e si concluderà nel febbraio del 2004. La direzione scientifica del progetto è in Sardegna, a Ottana (assistente sociale Maria Sedda). Il coordinamento è a Carbonia (provincia di Cagliari). Collabora alla realizzazione della ricerca la sede dell’EISS di Roma (referente Giampiero Forcesi).
Il progetto mira a rilevare, attraverso una cinquantina di interviste qualitative e quantitative in ciascuna provincia (e con un corredo di documentazione acquisita dalle fonti locali), la domanda sociale del territorio (cioè di ciascuna “zona sociale” o distretto), l’offerta dei servizi (quelli considerati di livello essenziale dalle legge 328/00, art. 22), la presenza di servizi innovativi o di particolare efficacia, il bisogno di nuove professioni sociali, l’esigenza di aggiornamento e formazione da parte degli operatori sociali attivi sul territorio.
Alla fase di ricerca seguiranno quattro seminari provinciali con gli operatori coinvolti nella ricerca, e un breve percorso di formazione a distanza sui temi per i quali è emersa una maggiore esigenza di aggiornamento.

 

 

PROGETTI DI RICERCA TERMINATI DI RECENTE

“Metodologie di comunicazione delle innovazioni Sanitarie”
L'obiettivo generale della ricerca è stato di mettere a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale un insieme di strumenti e metodologie in grado di comunicare il cambiamento nel rapporto con i cittadini-utenti, spiegarne le ragioni e valutare l'efficacia della comunicazione.


"I bisogni sanitari degli immigrati e le tipologie di intervento presunti sul territorio nazionale. Analisi di bisogni per specificità etnica e delle risorse attivate dal sistema di servizi sanitari pubblici e privati"
La ricerca ha avuto come obiettivo prioritario quello di identificare in diverse aree del paese bisogni espressi e bisogni inespressi di tutela della salute degli stranieri immigrati, in relazione al genere (uomini e donne) e alle classi di età (bambini) e alla provenienza etnica.


"Sperimentazione di interventi formativi e informativi di prevenzione dell'obesità infantile sui genitori dei bambini nelle scuole elementari ".
Tra gli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale c'è la riduzione del numero degli obesi. Un impegno che ha acquistato una crescente rilevanza in quanto le indagini statistiche più recenti, su basi nazionali, indicano nel 15-20% circa, con quote fino al 30%, la popolazione infantile toccata dal fenomeno dell'obesità.
L'obesità è una patologia causata per lo più da comportamenti e abitudini di vita scorretti. Contrastare l'obesità significa pertanto diffondere la consapevolezza dei danni alla salute causati da cattive abitudini alimentari.
I comportamenti alimentari vengono decisamente determinati dal modello culturale che caratterizza un dato contesto socio-familiare.
Il progetto ha dimostrato come fare prevenzione significa essenzialmente promuovere abitudini alimentari più sane all'interno delle famiglie.
Nei bambini l'alimentazione non riguarda solo un bisogno biologico finalizzato alla crescita, ma richiama il mondo emotivo e relazionale del bambino.
La correzione del comportamento causa di patologie è, perciò, possibile solo se le famiglie diventano consapevoli dei fattori che causano l'obeistà e dei rischi per la salute che essa comporta.
La ricerca ha anche indicato che, se è generalmente vero che la prevenzione necessita di una serie di attività di diffusione dell'informazione, questo è ancor più vero nel caso specifico di una patologia, come l'obesità, eliminabile con l'adozione di uno stile di vita sano. In questo caso, quindi, per il SSN, adottare misure di prevenzione significa utilizzare adeguate metodologie e strumenti di comunicazione efficaci.
Dalla ricerca è emerso che, per programmare un intervento formativo e informativo per la prevenzione dell'obesità infantile, occorre valutare la presente capacità di comunicare delle strutture sanitarie e intervenire per dotare i responsabili del servizio di metodologie e strumenti adeguati al raggiungimento dei nuovi obiettivi.
Con la ricerca si sono sperimentati interventi formativi e informativi di prevenzione dell'obesità infantile sui genitori dei bambini nelle scuole elementari (a Roma) per dotare il SSN di metodologie di comunicazione per la prevenzione, che potranno poi essere utilizzate anche in altri contesti e altri target di riferimento.


“Indagine sui profili del disagio e dell’emarginazione sociale nelle grandi stazioni ferroviarie”
La ricerca ha inteso descrivere le dinamiche del disagio sociale presenti in alcune grandi stazioni italiane, riportando le caratteristiche salienti e monitorando le dinamiche di assistenza poste in essere in ciascun ambito urbano. L’indagine – svolta nel periodo maggio-agosto 2000 su incarico dell’ISFORT (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti) - ha elaborato una prima mappatura dell’emarginazione sociale all’interno delle grandi stazioni e l’ha poi utilizzata per individuare le fenomenologie ricorrenti e individuare alcuni scenari di intervento integrato.
La ricerca è stata condotta presso le stazioni di Roma Termini, Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Firenze S.M.N., Napoli Centrale e Palermo Centrale.

 
   
 
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