RIDERE FA BENE ALLA VITA.…
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L'Associazione Teatrale Epicarmo è nata quasi 25 anni fa dalla voglia e dalla passione di alcuni , allora, ragazzi di Graniti che , quasi per scherzo incominciarono a mettere in scena dei lavori da loro inventati e realizzati.
Fu così che si mise in scena,  presso il famoso Cinema Parrocchiale, oggi , ahinoi, in disuso,  una edizione riveduta e corretta in dialetto siciliano de "I Promessi Sposi" parodiato musicalmente con le più famose canzoni dell'epoca (la Filanda, l'Uomo in frack, il Padrino, Guapparia, ecc.ecc.).
Fu un successo tant'è che lo spettacolo dovette essere obbligatoriamente  replicato per accontentare chi non riuscì a trovare posto.
Galvanizzati da questo successo si decise allora di mettere in scena una pietra miliare del teatro siciliano: il "San Giuvanni Decullatu" di Nino Martoglio portata al successo dal grande attore siciliano Angelo Musco.
Un eccezionale Gianluigi Zito nella parte di Mastru Agostinu Miciaciu trascinò alle risate la vastissima platea, coadiuvato in questo dalla
MITICA Ianitta Crisafulli (nella parte della moglie 'Gna Lona) personaggio importante ed imprescindibile del teatro granitese.                                                                                                 Tutti hanno ancora davanti agli occhi le sue inimitabili performances  fin da quando , con il gruppo della Parrocchia S. Basilio Magno, si esibiva per le recite natalizie, pasquali, di benvenuto ecc.
Non possono essere dimenticate le importanti prestazioni di Armando Melita (Massaru Caloriu), Maria Teresa Scarpignato (Massara Prudenzia), Renato Caudo (Ciccinu), Giovanna Calabrò (Serafina) e di tutti gli altri componenti.
Lo spettacolo fu rappresentato il 7 ed 8 gennaio 1978 ma, credeteci, si tremava dalle risate e non dal freddo.
Confortati e galvanizzati dal successo ottenuto, si decise allora di mettere in scena un'altra grande commedia del teatro siciliano: L'eredità du ziu canonicu di A Giusti , presentata nella sala del cinema parrocchiale .

La parte principale del personaggio trainante la storia ( Antonio Favazza) fu affidata ad Armando Melita che, caratterizzandola impeccabilmente con atteggiamenti vittimistici, coadiuvato da tutti gli altri interpreti, fece decretare dal vasto pubblico presente un nuovo grande successo per la compagnia.



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