La nebbia
della domenica mattina d'inverno che si dipana spessa un metro o due sul
fiume. La pioggia fredda che cade sulla testa, sulle mani, sulle gambe,
che fa sentire vivo. Il suono netto e deciso delle pale che entrano in
acqua, e lo sfrigolio della barca che taglia le increspature del fiume.
Quel paio di secondi che durano un'ora tra il sollevarsi della bandiera
rossa dello starter e il via, mentre nel silenzio caldo del lago i
piccoli altoparlanti ronzano scariche elettriche.
Canottaggio è (anche) questo. Certo, è probabile che esistano altri sport altrettanto duri, che impegnino così tanto i muscoli, il cervello ed il cuore, e che insegnino amicizia, sacrificio, forza di volontà, onestà e umiltà, ma non ci posso fare nulla: io sono innamorato del canottaggio, gli devo tantissimo e non gli sarò mai abbastanza riconoscente. |
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I miei allenatori: Antonio Baldacci Danilo Francescon Marzio Rasini Franco Torta Davide Vassallo |
Ho
cominciato a remare nel 1990, un po' tardi (18 anni sono tanti per
cominciare), e non ho mai smesso. Ho passato la prima stagione
agonistica all'Armida, poi mi sono trasferito al Caprera, dove sono
sempre rimasto, con una parentesi di un anno (1996) al Sisport. Ho
ricordi bellissimi.
Nel 1997 mi sono laureato, e per questo non ho più potuto allenarmi tutti i giorni. Ma ho sempre trovato il tempo per tenermi in forma e per rinfrescare la tecnica, per preparare gare regionali e promozionali. In realtà nel canottaggio non c'è una selezione per poter partecipare a gare nazionali, chiunque si può iscrivere. Ma non amo fare le cose a metà. Tutta la passione che non posso mettere nei remi cerco oggi di trasmetterla ai ragazzi che seguo, come vice-allenatore della Canottieri Caprera con Danilo Francescon. Ho cominciato ad insegnare canottaggio facendo i corsi per i bambini nel 1995 (alcuni di loro oggi ottengono ottimi risultati); poi, nel 1997 e nel 1998, ho dato una mano a seguire la squadra agonistica degli Amici del Fiume, e ho capito che decisamente la cosa mi piaceva. Così ho preso il brevetto di allenatore di primo livello, e spero che sia solo l'inizio. Allenare per me è una grossa soddisfazione, e non solo quando vedo vincere un equipaggio a cui ho insegnato a remare. Io so che la persona che sono oggi è stata creata anche dal canottaggio e dai miei allenatori; so che senza questo sport sarei una persona meno forte. Ed è questo che mi fa più piacere: poter essere per qualcuno ciò che i miei allenatori sono stati per me. |
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In sette anni di attività agonistica ho remato in molti equipaggi (mi mancano ancora gare in 2 con e in 4 con), e, senza togliere alcun valore a nessuna delle barche che ho fatto, voglio elencare quelle che mi hanno lasciato i ricordi più belli: |
2x con Davide Biasiol | medaglie varie alle Gare Nazionali |
4x con Alberto Enrieu, Bruno Pasqualini e Davide Biasiol | medaglie varie alle Gare Nazionali |
4- con Massimo Duchi, Adriano Schenone e Stefano Borelli | Primi alla Ruderregatta 1994 |
4- con Marco Falossi, Adriano Schenone e Stefano Borelli | Campioni Italiani Universitari 1994 |
2x con Massimiliano Poggio | 6° ai Campionati Italiani P.L. 1994 |
8+ con Massimo Paletto, Franco Berretta, Adriano Schenone, Carmelo Prestipino, Andrea Loiurio, Carlo Pernigotti e Mirko Sbiroli | 2° ai Campionati Italiani P.L. 1995 |
4x con Nerio Gainotti, Oscar Maroni e Andrea Loiurio | 2° all'Inverno sul Po 1996 |
2x con Oscar Maroni | Campioni Italiani Universitari 1996 |
4x con Oscar Maroni, Andrea Loiurio e Maurizio Gallo | 5° ai Campionati Italiani P.L. 1996 |