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Il conte Bavastro e la gara di San Daniele

 

C'era una volta nel regno Tal dei Tali il conte Bavastro che era appassionato di armi e araldi, e soprattutto, come tutti gli altri nobili del regno, di cucina. Il giorno di San Daniele, che alla pancia fa un gran bene, come diceva il detto, veniva disputata la gara di cucina di San Daniele, e la vittoria era ambitissima da tutti i nobili. 

Il conte Bavastro, che sognava ardentemente la vittoria da anni, ma era completamente incapace a cucinare, pensò di rivolgersi al Mago Mirimao, famoso perché conosceva tutte le verzure esistenti sulla faccia della terra.

Il Mago Mirimao viveva nel bosco in una capanna fatta di cavolfiori. Il conte Bavastro entrò dalla porta di sedani e lo trovò su un letto di foglie di lattuga. Pensò: "il Mago sicuramente mi saprà dare il consiglio giusto per vincere la gara!" e disse: "Mago Mirimao, la cucina non è il mio forte, ma se non vinco neanche questo San Daniele, io e la mia contea saremo derisi da tutto il regno, in particolare dal mio acerrimo nemico, il duca Ghepardone. Se mi consigliate un'erba che nasconda le mie scarse qualità, prometto che vi ricambio come si deve". Il Mago Mirimao ci pensò su e disse: "conte Bavastro vi suggerisco una verdura che sbaraglierà qualsiasi pietanza, in cambio chiedo il limono marocchino che cresce in un angolo del vostro giardino". Il conte Bavastro, che non si era mai accorto di avere nel giardino alcun limono marocchino, acconsentì. 

Il Mago Mirimao confidò al conte che aveva visto in una zona remota del regno un vegetale rarissimo capace di incatenare chicchessia con il suo sapore: la turborapa.

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Michelino...
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Count Bavastro