L'autore
del sito e delle fotografie (ad eccezione di questa).
Essere
stato ad Auschwitz rappresenta un fatto importante della mia
vita. Poter contribuire con questo sito alla memoria della barbarie
e della sofferenza, può servire senz'altro a suscitare
un senso di appartenenza ad una società e ad una cultura
che rifiuta "ogni forma di dittatura, oppressione e violenza"
da qualunque parte essa venga proposta. Spesso si vedono immagini
dei Lager originali, dell'epoca, in bianco e nero, ma spesso
si vedono anche fotografie (anch'esse in bianco e nero), scattate
in questi anni, pieni di revisionismo storico e di superficialità.
Aver
dato un colore al Lager di oggi rappresenta per me la volontà
di attualizzarne il fenomeno, che non è solo quello dei
nazisti tedeschi o dei gulag sovietici, ma è la realtà
(il razzismo, il ricatto, la corruzione, la violenza, l'egoismo,
la guerra) con cui, volenti o nolenti, ciascuno di noi può
avere a che fare ogni giorno. Dobbiamo trovare la forza di sconfiggerla!
Cosa dire dunque degli ennesimi episodi grave di violenza (il terrorismo al WTC di New York e la guerra in Afghanistan; il conflitto fra il popolo israeliano e quello palestinese) che mi colpiscono -profondamente- nell'animo? Che è dunque solo questa la vera natura dell'uomo? Spero di no, e gli oltre 20.000 visitatori di questo sito, in 12 mesi, contribuiscono in me a non seppellire questa speranza, anche se molti vi ci arrivano inserendo nei vari motori di ricerca delle chiavi che testimoniano una loro concezione della realtà opposta alla mia. Diamo dunque, con coraggio, una possibilità alla speranza!