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IL PROBLEMA IN DISCUSSIONE

Come si trova scritto nel testo               

Nuove metodologie per la formazione, l'integrazione e lo sviluppo della persona (curato - per MPI e IRFED - da M. Di Mauro):

"Valutare un processo di apprendimento non è cosa facile perché si tratta di saper esaminare una situazione di difficile lettura (anche in presenza di strumenti raffinati) ma soprattutto perché un processo comunque sia e qualunque sia non è per definizione misurabile e quindi valutabile, semmai descrivibile o narrabile. Perché il senso più profondo di un processo, il riconoscimento della sua natura e della sua realtà sta in un divenire inafferrabile eppure decisivo (...).

La scelta di un modello valutativo di tipo dinamico, in cui elementi quantitativi si correlano con elementi qualitativi, costituisce il punto di forza della Metodologia Feuerstein e, in particolare, del PAS (...)

Valutare il potenziale di apprendimento secondo un metodo dinamico vuol dire che l'insegnante deve poter concepire una strategia di osservazione e di interazione che lo porti a valutare la modificabilità dei processi di pensiero dell'allievo (...). Il valutare la crescita personale di un bambino o di un adolescente, in effetti, porta a concentrare l'attenzione dell'insegnante sui processi messi in atto piuttosto che sui risultati ottenuti. E questo è ancora più importante in questo momento storico perché oggi gran parte della società concentra la sua attenzione soprattutto sui risultati concretamente ed immediatamente riscontrabili e non su quelli che operano su tempi lunghi e per valori alti".

Ma se tutto ciò non appare problematico nell'applicazione del PAS nella scuola, può porre più seri interrogativi relativamente alla sua applicazione nel recupero di gravi disabilità, ossia nell'ambito di percorsi molto lunghi e impegnativi (che, come tali, pongono l'esigenza della scelta non solo di un buon metodo ma, almeno idealmente, del metodo più efficace), e nei quali spesso più metodi vengono integrati (rendendo difficile determinare quali conseguenze derivino dall'uno o dall'altro).

Come valutare allora l'efficacia del metodo? Su quali criteri basarsi nella scelta del metodo d'intervento?

 

 

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