Gil Botulino (The German Observer)

News di Domenica 8 Settembre 2002

LA DOMENICA DELLA CORREZIONE FRATERNA: IL PARROCO RISPONDE ALL'ASSESSORE

Domenica 21 luglio -stranamente proprio il giorno in cui era stata programmata- si è svolta a Badolato marina la cosiddetta "giornata della solidarietà" organizzata dall'amministrazione comunale. La giornata non andò, invece, per come era stata programmata -non tanto stranamente vista la programmazione di questa estate badolatese- e una delle cose che fece molto scalpore fu il comizio non atteso di Franco Nisticò contro il parroco don Salvatore Tropiano.

Se non vi ricordate della cosa andate a rileggere il nostro resoconto e la rassegna stampa: nelle news di martedì 23 luglio il nostro "la giornata dedicata alla solidarietà", di venerdì 26 luglio "una giornata di solidarietà e polemiche" del Domani, di domenica 28 con gli articoli "festa della solidarietà celebrata a Badolato" Gazzetta del Sud, "Badolato e il sociale" il Quotidiano e i nostri "Celebrata a Badolato la Giunta comunale" e "Dassamu fùttara, nda parramu a settembra".

Settembre è arrivato e don Salvatore ha letto la risposta alle accuse di Franco Nisticò, sia stamattina che prima della Messa di questa sera, a cui ero presente. Mi spiace di non aver portato ausili per prendere appunti per cui vi dovrete accontentare di un sommario resoconto, mentre don Salvatore ha letto ben quattro cartelle di risposte puntuali e, a tratti, pepate. Non riuscirò nemmeno lontanamente a ricostruirvi il clima dello scritto perché come sapete don Salvatore -oltre ad essere prete- è anche un professionista della parola scritta (uno scrittore). Spero di riuscire ad ottenere, nei prossimi giorni, il testo in modo che tutti possiate conoscerlo nella versione originale, che è sempre meglio, per mille ragioni.

Don Salvatore ha svolto le sue argomentazioni prima della Messa, in borghese, e ha tenuto a sottolineare la diversità di questo momento di comunicazione dalla liturgia. Ed ha spiegato che intendeva rispondere, come uomo, come prete e come parroco, "allo sproloquio e al turpiloquio" dell'assessore alla cultura Franco Nisticò, insomma a quel comizio e alle dichiarazioni rilasciate ai mezzi di informazione nonché a quanto ha continuato a dire per le strade.

Don Salvatore ha smontato punto per punto tutte le accuse e ha fatto considerazioni di carattere generale sulla solidarietà. Dovrebbero restare in mente le cose più importanti -tipo quando ha detto che i governi smantellano la sanità e poi sperperano miliardi per le feste in piazza-, invece a me restano in mente le frecciate. Ma le frecciate per essere carine devono essere riportate nel contesto e nella sequenza in cui l'autore le ha pensate, invece io ricordo solamente in modo nudo e crudo il concetto detto. E di concetti -ripeto per i più sordi, detti in modo molto pretale, e non grezzamente come faccio io adesso- interessanti, riguardanti l'assessore e le politiche di questa amministrazione cinquestelle ce ne sono stati.

A me è parso chiaro che don Salvatore abbia dato dell'asino a Franco Nisticò.

A me è parso chiaro che don Salvatore ha detto che la giornata della solidarietà era solo strumentale alla politica, non la politica-politica (cioè quella della polis, dell'interesse comune) ma la politica pagnottistica. E, comunque, che lui non ha bisogno di inviti per essere solidale o per organizzare la solidarietà perché "il Parroco è solidale dal primo gennaio al 31 dicembre di ogni anno", come tutti sanno.

A me è parso chiaro -ma questo è stato chiaro a tutti perché detto senza parabole e giri di parole- che don Salvatore ha detto che quel che dice Franco Nisticò è Falso, anzi "falso, falso, falso!".

A me è parso chiaro che don Salvatore ha detto che più volte si è rivolto all'amministrazione cinquestelle per un qualche segno tangibile di solidarietà e l'amministrazione ha sempre risposto picche.

A me è parso chiaro che don Salvatore, in fondo al suo discorso, abbia detto -a proposito di firme da raccogliere e di firme=voti) che è un male che ad amministrare ci siano persone che non sono passate attraverso il consenso elettorale: il riferimento all'assessore esterno Nisticò mi sembra scontato.

Riportate così uno ci rimane male -può darsi che anche il parroco abbia qualcosa da ridire-  perciò insisto nel dire che  lette come le ha lette il parroco sono tutta un'altra cosa, anche se non credo di aver capito male. Mannaggia a me che non mi sono portato dietro un registratore. Ma vedrete che riusciremo a convincere don Salvatore a rendere quell'ormai pubblico documento più fruibile da tutta la comunità badolatese. Non fosse altro che per fare in modo che le sue parole non siano stravolte a uso e consumo di questi o di quelli.

Don Salvatore ha detto all'inizio che voleva tenere separati il momento della reprimenda e il momento della liturgia ma alla fine il tutto si è amalgamato perfettamente: e nessuno potrà mai credere al caso. Questa era la giornata giusta: don Salvatore può dire che devo andare a Messa tutte le domeniche e non solo in queste occasioni, ma non potrà mai dire che quando sono presente non sto attento. Solo "un asino" potrà accusare don Salvatore di usare il pulpito per scopi non leciti. Dal libro del profeta Ezechiele (33, 7-9). (Se) tu non parli per distogliere l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te. Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità, tu invece sarai salvo". Parola di Dio.

Un intervento politico? Certamente! di politica-politica (da polis etc.): la correzione fraterna a difesa del bene comune. Don Salvatore non aveva scelta! E, non suoni blasfemo, rendiamo grazie a Dio.

 

CONVEGNO SUI 400 ANNI DEL CONVENTO DEGLI ANGELI... ALTRA BUFALA

Non ne avrei nemmeno scritto se qualche affezionato lettore non mi avesse stimolato a farlo. Ormai le bufale dell'estate badolatese 2002 dell'assessorato alla Cultura (si fa per dire!), Turismo (inesistente!) e Spettacolo (soprattutto!), non fanno più notizia. Che vi devo da di? Ve lo immaginavate già tutti che questo interessante convegno non ci sarebbe mai stato. Non è stato il primo e non sarà l'ultimo di questa impeccabilmente programmata estate badolatese.

Ma come mai a soffrire di più sono proprio i convegni? Qualcuno ipotizza che i convegni hanno un costo scarso o quasi nullo e che quindi non conviene farli. Qualcun altro dice che ai convegni bisogna invitare qualcuno che dica qualcosa e non c'è nessuno disposto a far da spalla ai comizi dell'assessore. Qualcun altro dice che il destino è nella parola stessa che detta in badolatese suona "Co mbegnu" cioè "non vengo".

Comunque sia ormai lo sanno tutti  che quel che dice il manifesto dell'assessore -e l'annuncio che da due settimane il Quotidiano e il Domani ci fa giornalmente- è completamente falso e infatti non abbiamo trovato un solo essere pensante che ci abbia chiesto "dov'è il convegno?". Noi invece abbiamo l'obbligo di attendere gli eventi e così abbiamo tenuto d'occhio l'assessore Nisticò, seduto al suo Bar, in trepida attesa: monterà o non monterà le trombe per annunciare l'evento? Alle 20 e 20, ancora non si era deciso ad annunciare niente per cui -forti di esperienze precedenti- abbiamo deciso di andare a Guardavalle al festival delle serenate.

Un vero peccato quest'altra bufala dell'estate badolatese 2002, dopo tutto lo sforzo organizzativo, quando oramai anche grossi organizzatori di eventi hanno preso l'abitudine di telefonare all'assessore Nisticò "onde evitare il sovrapporsi di date". Infatti gli 883 hanno scelto di suonare a Catanzaro Domenica e Ligabue a Cosenza Venerdì, proprio per non sovrapporre Sabato il convegno sui 400 anni del convento degli angeli... Che, puntualmente, non si è fatto.

Abbattiamoci le mani!

 

I DS DI BADOLATO RIPRENDONO LE PUBBLICAZIONI

In questi ultimi giorni i DS di Badolato hanno creato un po' di movimento politico attaccando il sindaco prima sugli estimi ICI e poi sulle tasse in generale. Anche il sito ricomincia ad essere aggiornato. dall'indirizzo (http://web.tiscali.it/dsbadolato/prima_pagina.htm) potete raggiungere i recenti comunicati della Sezione di Badolato e altri commenti sulla situazione politica e altro.

 

CON IL CAI ALLA SCOPERTA DI BADOLATO

"Badolato e il suo territorio" è stata la meta dell'escursione Tci-Cai, d'interesse ambientale e culturale alla quale hanno partecipato circa 30 giovani. Nella mattinata sono stati percorsi, con l'ausilio della guida Antonio Carioti di Badolato, i sentieri Serra di mezzo, e Serra dell'acqua, nel fitto bosco di pini, abeti, querce e aceri montani, a quota 1020 metri, con ampi squarci panoramici sulla vallata della fiumara Gallipari. Dopo uno spartano pic-nic ad Elce della Vecchia (in territorio di Guardavalle) sono stati visitati, con la guida di Vincenzo Squillacioti, presidente dell'associazione "La Radice" e dell'ingegnere Pasquale Schiavone, gli interessanti beni monumentali di Badolato: chiesa di Santa Caterina; santiario Madonna della sanità, posto su una collina a 313 metri sul livello del mare, con ampio affaccio sulla costa jonica, per un arco di oltre 180 gradi, tra la costa reggina e il golfo di Squillace; l'ex convento francescano di santa Maria degli Angeli, un plesso monumentale intatto con i suoi chioschi, le celle, gli ampi cortili, attualmente arricchiti con il lavoro dei giovani di una comunità. (tratto da il Quotidiano, 8.9.2002)

 

SESTO SISSIZIO IN NOME DELLA RELIGIONE UNIVERSALE

Da sempre l'uomo ha ucciso, ma è anche un essere evoluto e può migliorare a condizione che riesca a costruire una società senza violenza. È quanto sostiene lo scrittore calabrese Salvatore Mongiardo che ha promesso la VI edizione del Sissizio sui monti di Badolato-località Faggio Grande (distante 8 km dal noto santuario della Madonna della Sanità). «A quattromila anni di distanza abbiamo celebrato anche quest'anno, la riunione-conviviale – ha dichiarato Mongiardo – con tre gesti solenni. Il primo l'offerta del bue di pane come fece Pitagora, il quale insegnava che la violenza entra nell'«uomo attraverso l'uccisione dell'animale e perciò si asteneva dal mangiare carne e pesce per rispetto alle creature. Seguirà la cerimonia della consegna dell'agnello, che non sarà mai ucciso, all'eremita indiano Atmananda dell'Eremo dell'Armonia di Cerva. Il terzo gesto solennissimo l'annuncio della "Religione-Umana"». La Calabria – che ha dato il nome all'Italia con il re Italo oltre quattromila anni or sono, diventa simbolicamente la madre del mondo con una nuova religione, fondata su tre principi essenziali: P.A.L. (Pace, armonia, luce). L'appuntamento è stato nel piazzale della scuola media statale di Badolato Marina da dove i "fedeli" hanno proseguito per il Gaggio-Grande, dove hanno offerto idealmente il posto di onore a tutte le vittime della terra. Abbiamo portato da mangiare e da bere, lo abbiamo diviso in allegria e abbiamo detto al mondo che si può vivere senza violenza. Quest'anno si è registrata una massiccia partecipazione di persone che sono state puntuali all'appuntamento per la partenza ordinata verso la meta prescelta all'ombra dei faggi secolari. Si è dato vita così, ad una vera «marcia della pace», manifestazione particolarmente significativa nell'attuale momento storico che vede coinvolti Oriente ed Occidente e che deve richiamare i governanti a un maggiore e improcrastinabile senso di responsabilità per una convivenza civile dell'umanità intera. (Gianni Pitingolo, La Gazzetta del Sud, 8.9.2002)