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I druidi avevano anche il compito di studiare il moto degli astri, che conoscevano molto bene, calcolare il calendario e stabilire i periodi migliori per le varie attivitą agricole. I celti dividevano l'anno in due sole stagioni: la stagione dei mesi scuri e quella dei mesi luminosi: inverno ( il cui inizio era Samain) ed estate ( il cui inizio era Beltane). L'anno iniziava nella stagione oscura, con la festa sacra di Samain, un vero e proprio capodanno che corrisponde al 1° novembre. Si trattava di una festa sacra, durante la quale si riteneva che si aprisse un contatto con il Tir-na-nOg (l'Altromondo), e il piano della realtą e quello del surreale si sovrapponessero, rendendo possibili le cose pił fantastiche. La festa in realtą iniziava tre notti prima del 1° novembre e finiva tre notti dopo. In questo periodo non era tollerata alcuna forma di lite o violenza. I matrimoni di prova stipulati in estate che non erano risultati un'unione felice, venivano sciolti.
La festa celebrava la fine di un ciclo produttivo, la "morte" temporanea della natura, che si preparava durante i mesi invernali ad affrontare un nuovo ciclo. La festa sopravvive ai giorni nostri sotto due diversi aspetti: nei festeggiamenti ancora "pagani" di Halloween, e nella ricorrenza religiosa del giorno del culto dei morti, che conserva quindi l'idea celtica del contatto con l'aldilą.