Interreg IICRestauro

  “DESCRIZIONE DEL PROGETTO”


Il Progetto Comunitario


Descrizione progetto

Posizioni di partenza

Finalità e obiettivi

Contenuti tecnici

Risultati attesi


Il Progetto Cagliari



Finalità ed obiettivi del progetto




Prodotti Finali 

 

Scopo del progetto Restauro è l’elaborazione di Strategie Pilota per la Riqualificazione Urbana Integrata delle aree storiche, applicabili a livello europeo.

Il progetto si svilupperà su temi proposti da ogni Regione partecipante nell’ambito dei Centri Storici delle Città selezionate. Le Strategie Pilota elaborate risulteranno il banco di sperimentazione di Metodologie Innovative messe a punto nella prima fase del progetto, grazie alla cooperazione tra gli uffici tecnici delle Città storiche coinvolte.

Le Città Storiche proposte dalle Regioni partners sono le seguenti:  

  • Regione Toscana: Firenze;

  • Regione Paca: Avignon, Arles, Aix en Provence;

  • Regione Languedoc Roussillon: Béziers, Narbonne, Nimes, Pézenas, Uzés;

  • Comunitad Autonoma de las Islas Baleares: palma de Mallorca;

  • Regione Liguria: Genova;

  • Regione Calabria: Cosenza;

  • Regione Basilicata: Matera;

  • Regione Sicilia: Palermo;

  • Regione Sardegna: Cagliari;

  • Regione Umbria: Perugia;

  • Grecia: Città di Xanthi, Rodi, Rethymnon e Chanea.

Al progetto hanno inoltre aderito con fondi propri le Città di Valencia, Alicante e Sevilla.

Ogni Città dovrà individuare un ambito entro cui sviluppare l’esperienza di “RESTAURO”. Per esempio Firenze propone l’ambito del quartiere di San Lorenzo, Palma propone l’area Banc de S’Oli, Genova il quartiere di via Della Maddalena, Matera la propria decennale attività per la tutela e la rigenerazione del quartiere dei Sassi, etc.

La Metodologia Innovativa comune da elaborare nell’ambito del progetto, prenderà in considerazione da una parte il problema della Documentazione dell’edificato storico e dall’altra degli Strumenti di Pianificazione del Centro Storico e il rapporto dialettico tra di essi.

Il progetto stabilirà collegamenti con analoghi progetti in corso di esecuzione come ad esempio, il progetto Interreg II “Carta del rischio del Patrimonio Culturale” promosso dal Ministero Beni Culturali - Istituto Centrale del Restauro.

Prodotti del Progetto saranno quindi da una parte, la messa a punto di metodologie aggiornate per la Lettura e la Valutazione dei Centri Storici europei e, dall’altra, l’applicazione sperimentale attraverso Strategie Pilota locali per la riqualificazione di ambiti urbani storici in ognuna delle Città partners.

In concreto il prodotto finale sarà costituito da un Protocollo di Indirizzo Operativo del Restauro (su CD ROM) che codificherà dei parametri per valutare l’efficienza e l’efficacia dei processi per l’attivazione di azioni di riqualificazione urbana e di restauro. Tale protocollo sarà articolato in quattro Sub-Protocolli relativi alle TASK individuate dal progetto:

 

Sub-Protocollo A (task 1) - IL CAMPO DELLA CONOSCENZA

  • Modalità e strumenti di lettura delle risorse esistenti anche mediante l’applicazione di strumenti innovativi informatici, di analisi dello stato della risorsa stessa (qualità fisiche, funzionali, di relazione), di riconoscimento del valore, di apprezzamento e di garanzia della permanenza; definizione del grado di trasformabilità compatibile.

 

Sub-Protocollo B (task 2) - IL CAMPO DELLE FUNZIONI

  • Definizione dei gradi e delle potenzialità di uso e riuso della risorsa edificata per attivare strategie di pianificazione e gestione del patrimonio edilizio esistente e dei sistemi insediativi, con particolare riferimento alle attività culturali e alle problematiche indotte dalla fruizione turistica dei luoghi d’arte e dei centri storici.

 

Sub-Protocollo C (task 3) - IL CAMPO DEL RESTAURO

  • Analisi, ridefinizione, valutazione delle tecnologie di tradizione e innovative da applicare al restauro, strategie progettuali e di intervento, modalità operative, organizzazione di cantiere, professionalità, finalizzate anche a conseguire lo sviluppo sostenibile delle risorse, a favorire la formazione delle competenze e delle maestranze, a sviluppare il campo dell’occupazione.

 

Sub-Protocollo D (task 4) - IL CAMPO DEGLI INTERVENTI

  • Definizione e organizzazione degli interventi complessi (pubblico/privato, pluralità di funzioni, meccanismi amministrativi e finanziari, strumenti urbanistici e attuativi, normative, etc.), criteri per l’individuazione degli ambiti di programmazione strategica privilegiata degli interventi (sinergia delle risorse), modalità di attivazione. Sperimentazione.

 

 

Il progetto in generale intende individuare i caratteri salienti e le matrici comuni dei problemi attuali dei Centri Storici, analizzare le attività di pianificazione e di controllo, riconoscere identità e differenze, avviare operazioni pilota comuni unificando e coordinando gli sforzi di più Città Storiche.

L’ispirazione si propone di individuare i caratteri salienti e le matrici comuni dei problemi attuali dei Centri Storici, di analizzare le attività di pianificazione e di controllo, riconoscere i punti di contatto e le differenze, di avviare operazioni pilota comuni unificando e coordinando gli sforzi di più Città Storiche.

L’intento è quello di promuovere una azione transnazionale per il Restauro, non più museale, Centri Storici, il cui punto qualificante sia costituito dall’alto livello di integrazione con il tessuto urbano circostante.

Scopo del progetto sarà di verificare le condizioni per l’applicazione di una strategia di sviluppo comune ma al tempo stesso adeguata alle singole realtà locali. Tale strategia dovrà mirare alla razionalizzazione dei servizi, all’adeguamento delle infrastrutture, al recupero ed alla riqualificazione delle residenze, al rafforzamento dell’economia, al decentramento all’interno delle potenzialità e delle funzioni, sulla base di un modello equilibrato e policentrico che contrasti i fenomeni di polarizzazione e/o di marginalizzazione in atto.  

Si tratterà di definire Azioni Pilota in armonia con la pianificazione globale della Città, che rappresentino un utile strumento di collegamento tra gli orientamenti dello Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo e quelli della Pianificazione Locale.

Il progetto si propone di valorizzare e far evolvere eventuali azioni già intraprese localmente per la conservazione, lo sviluppo e la competitività dello spazio storico, inserendole nel più ampio contesto europeo, ferme restando le specifiche competenze dei governi nazionali e locali.

Valorizzare le Città Storiche significa garantirne il futuro, permettendone l’innovazione, in armonia con la tutela dell’ambiente naturale e di quello storico e culturale.

L’organizzazione si baserà sulla realizzazione di un gruppo di Città, articolata sia a livello nazionale che trasnazionale. Sarà costituita una rete di Città Storiche tra Regioni dell’Europa Mediterranea (Francia, Spagna, Grecia e Italia) sempre aperta all’adesione di nuovi partners anche e soprattutto provenienti dalla sponda meridionale, per lavorare in comune sul tema della pianificazione della Città Storica. Infatti per le problematiche che intende affrontare e per l’organizzazione che intende darsi (costituzione di un network di Città), RESTAURO si presta particolarmente alla collaborazione e allo scambio di esperienze tra le Città Storiche di tutta l’area mediterranea compresi gli stati terzi (area Meda) anche se non finanziati da Interreg. Principale intento del progetto sarà quindi quello di allargare l’orizzonte della cooperazione transnazionale, al fine di evitare gli errori del passato e di ottenere economie di scala.

Concretamente, RESTAURO coinvolgerà le Città Storiche individuate dalle Regioni partners, come pure eventualmente Città Storiche appartenenti ad altre Regioni europee e più in generale mediterranee, sulla base di un programma di attività comuni (analitiche e propositive) finalizzato all'aggiornamento degli strumenti e delle modalità di intervento per la salvaguardia e lo sviluppo del patrimonio storico architettonico.

In modo particolare saranno elaborate delle metodologie pilota di intervento per la riqualificazione prestazionale e tecnologica dell’edificato storico, per il miglioramento della qualità ambientale, per il restauro architettonico, per la razionalizzazione energetica, per la pianificazione dello sviluppo economico basato sulle risorse endogene (p.e. artigianato, turismo, servizi, commercio, attività culturali, etc.).

RESTAURO si fonda infatti sull’idea che solo promovendo un tipo di sviluppo sostenibile ed endogeno si possono creare le condizioni per una reale salvaguardia dei Centri Storici e per la loro integrazione nella vita sociale ed economica della Città.

I Centri Storici delle Città partners presentano realtà e condizioni estremamente diversificate. Alcuni stanno subendo la pressione devastante del turismo di massa, altri si trovano in una fase di avvio di un turismo culturale-urbano, altri ancora rischiano pesanti interventi speculativi o si trovano in una situazione di abbandono e di degrado fisico e sociale. La partecipazione al progetto RESTAURO di Città con condizioni di partenza così diverse permetterà di sviluppare un’esperienza equilibrata ed esportabile in altre Regioni e contesti.

Durante il progetto sarà allestito il laboratorio "Restauro-Interreg IIc" a Firenze, nel complesso de "Le Murate", che costituirà la sede della rete, la base per le attività di diffusione, da dove saranno diffuse le Newsletters e le pagine Web. Tale sede rimarrà in funzione anche dopo la conclusione del presente programma.




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Interreg IIC Restauro - Cagliari 2000