Interreg IICRestauro

 “DESCRIZIONE DEL PROGETTO”


Il Progetto Comunitario


Descrizione progetto

Posizioni di partenza

Finalità e obiettivi

Contenuti tecnici

Risultati attesi


Il Progetto Cagliari



Posizione di partenza





Descrizione del panorama generale, dei problemi e delle situazioni

 

La Commissione Europea ha spesso posto al centro delle sue politiche i problemi relativi alle aree urbane in crisi, per gli impatti negativi, dovuti alle trasformazioni in atto nel territorio. I Centri Storici, aree particolarmente sensibili dal punto di vista non soltanto storico-culturale ma anche sociale ed economico, rappresentano un settore che ha molto sofferto dei nuovi indirizzi dell'economia, accusando in alcuni casi problemi di abbandono e di arretratezza e in altri casi problemi di incontrollato sviluppo turistico e di deformazione fisica e sociale.

A questo proposito si cita il paragrafo III C 4 della Bozza per lo Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo, siglata a Noordwijk, che propone il tema del patrimonio culturale urbano come argomento di rilevanza europea.

Diversi Programmi ed Iniziative della Commissione Europea, nell’ottica di riservare una particolare attenzione sia alla qualità delle condizioni di vita e di lavoro che al benessere insediativo, hanno finora sostenuto progetti riguardanti direttamente o indirettamente il patrimonio storico architettonico delle nostre Città e in modo particolare il restauro dell’edificato storico e lo sviluppo delle attività economiche e professionali ad esso legate.

Nelle Regioni del Mediterraneo Occidentale e dell’Arco Latino delle Alpi si situano numerosissime Città Storiche di elevata importanza culturale e una enorme quantità di beni culturali di straordinario valore. Qui si concentra infatti una parte molto consistente del patrimonio artistico della civiltà europea.

Queste città sono oggi interessate da un flusso turistico di dimensioni mondiali, per la sempre maggiore affermazione del turismo culturale di massa, favorito anche dalla realizzazione di nuovi attrattori museali, dalla rapida diffusione dell’informazione, dai costi contenuti e dalla facilità di spostamento. Tutto ciò rende particolarmente urgente interventi per il riequilibrio delle funzioni, delle infrastrutture, dei servizi e nondimeno dei caratteri endogeni delle aree storico culturali.

Si deve sottolineare che i Centri Storici di queste Regioni non si trovano tutti e sempre in identiche condizioni. Si passa infatti da Città totalmente soffocate dal turismo, ad altre che invece si trovano in posizione emarginata e di degrado, ad altre ancora sottoposte alla devastante pressione della speculazione edilizia. Denominatore comune sono il forte rischio di perdita della coesione sociale ed economica, il degrado dei beni storico-culturali, la riduzione della sicurezza sociale e l’ abbassamento della qualità della vita per la popolazione residente.

Le Amministrazioni delle Regioni e delle Città Storiche devono oggi confrontarsi con problemi complessi di restauro, di riqualificazione urbana, di gestione del patrimonio storico artistico, di capacità ricettiva del turismo di massa, di difesa della residenza e dei caratteri locali, di tutela della qualità della vita e dell’ambiente. Tutto ciò deve essere affrontato e risolto con strumenti di pianificazione, spesso inadeguati o in taluni casi addirittura assenti e in presenza di vincoli normativi a volte irrazionali e pesanti.

Spesso le politiche di tutela Regionali e locali, pur contribuendo alla conservazione di parti storiche delle Città, hanno, d’altra parte, generato delle contraddizioni che oggi toccano elevati livelli di criticità. In molti casi, normative particolarmente rigide, hanno impedito l’adeguamento dei servizi agli standard, alterando la tradizionale composizione di questa parte del tessuto urbano. In altri casi l’applicazione di normative inadeguate ha dato luogo a smagliature nello spazio storico o ha reso possibili pesanti interventi speculativi.

I principi della Carta di Venezia, relativi alla tutela dei monumenti e le successive Carte e Dichiarazioni internazionali sullo stesso argomento, atti, tutti pienamente accettati e radicati nella totalità dei paesi europei, costituiscono una forte e comune base di riferimento per questo progetto, destinato a sondare le possibilità di una concreta azione pianificatoria comune per la tutela e lo sviluppo della Città Storica. In modo particolare RESTAURO intende affrontare il problema della tutela e della salvaguardia del patrimonio architettonico europeo facendo proprio sia l'Approccio Evolutivo che il concetto di Conservazione Integrata individuati dalla convenzione di Granada del 03.10.85.

Si deve inoltre evidenziare che il tema fondamentale dello sviluppo urbano sostenibile, già ampiamente preso in considerazione per la parte moderna delle Città, non è stato sufficientemente trattato con riferimento alla Città Storica, e alle sue peculiari esigenze e problematiche.

Risulta quindi particolarmente opportuno e tempestivo proporre oggi un progetto per affrontare la tematica del RESTAURO dei Centri Storici delle nostre Regioni, un progetto cioè che scaturisca dalle molteplici esperienze che, a partire dal dopoguerra, hanno definito i termini e le modalità, i principi e le metodologie per la tutela e la salvaguardia dell'edificato storico europeo.

Il Centro Storico infatti é un elemento che, nonostante le differenze formali di stile e di architettura, accomuna numerose Città europee che, si trovano oggi ad affrontare analoghi problemi di pianificazione e di gestione e si pongono quesiti simili in merito alle prospettive di sviluppo ed alle modalità di adeguamento degli strumenti di pianificazione e delle tecniche di intervento.

RESTAURO intende raggiungere dei risultati che, partendo dal riconoscimento dei caratteri locali e delle particolarità di ogni Regione e Città, individuino gli elementi comuni e forniscano strumenti condivisibili ed aggiornati per l'adeguamento del patrimonio storico architettonico alle attuali esigenze di vita, garantendone così al tempo stesso la salvaguardia fisica economica e sociale.

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 "Stato dell'arte", studi o lavori già esistenti

 

RESTAURO si fonda sulle esperienze pianificatorie locali di ogni Regione, esperienze che vengono assunte nel progetto come base dalla quale partire per il raggiungimento degli obiettivi prefissi. Ogni Regione partner è infatti in possesso di una articolata configurazione di strumenti per la pianificazione e la gestione dei Centri Storici, che da strumenti di pianificazione di livello superiore (indirizzi) arrivano fino a strumenti attuativi alla scala del manufatto edilizio.

Le diverse Regioni pur presentando notevoli diversità di diritto urbanistico, di strumentazione per la gestione del territorio e di regolamentazione edilizia trovano un forte punto di contatto e di coesione nell'adesione o nell'accettazione di principi e di accordi fissati nelle Carte Internazionali per la salvaguardia del patrimonio storico architettonico (Carta di Venezia, Carta di Granata, etc).

Alcuni Centri Storici coinvolti nel progetto RESTAURO, sono stati dichiarati patrimonio mondiale dell'Unesco mentre altri sono posti sotto la tutela di organismi nazionali.

Diversi Progetti Pilota e Iniziative URBAN della Commissione Europea hanno avuto come oggetto Centri Storici aderenti a RESTAURO. Molte città coinvolte hanno adottato particolari strumenti di pianificazione per il proprio Centro Storico, spesso curati e gestiti da Uffici Speciali appositamente istituiti.

La Regione Toscana, che ha un’approfondita esperienza nel campo della Pianificazione Territoriale ed Urbana ed in modo particolare nel campo della tutela e salvaguardia del patrimonio storico architettonico, intende acquisire conoscenze ed esperienze da utilizzare per l’elaborazione di nuovi strumenti per la pianificazione la gestione degli interventi di riqualificazione urbana.

La Città di Firenze (Regione Toscana) che ha di recente elaborato il proprio Piano Regolatore Generale, è interessata alla messa a punto di una specifica strategia di analisi ed di intervento per il Centro Storico e, sulla base di una precedente esperienza, alll’istituzione di un Ufficio Speciale per il Centro Storico.

Palma de Mallorca (Comunidad Autonoma de las Islas Baleares) il cui Plan General de Ordenaciòn Califica su Casco Antiguo” prevede una “Area de Régimen Singular”, intende avviare una operazione concreta di riqualificazione urbana.

La partecipazione di Avignon, Arles e Aix en Provence (Regione P.A.C.A.), Città da tempo impegnate nel campo della conservazione e della gestione del patrimonio storico architettonico, porterà un notevole contributo di esperienze al progetto RESTAURO.

Le Città Beziers e di Narbonne (Regione Languedoc Roussillon) portano, la prima, una inedita sperimentazione di strategia per la tutela e lo sviluppo di parti storiche esterne al centro con ricadute benefiche per la valorizzazione della città antica e la seconda, una esperienza ben riuscita di collaborazione tra pubblico e privato per la qualificazione e rigenerazione del centro storico.

La Città di Genova (Regione Liguria), porterà un prezioso apporto ai partners nel campo degli strumenti informatici per la gestione del territorio grazie all’esperienza dell’ “Osservatorio Civis” avviata nell’ambito di un progetto Urban.

La Città di Matera (Regione Basilicata) ha messo a punto speciali strumenti per gli interventi di riqualificazione del Centro Storico, i famosi Sassi di Matera (dichiarati dall’UNESCO patrimonio mondiale) ed un Ufficio Speciale, l’Ufficio Sassi.

La Città di Palermo (Regione Sicilia), dopo un lungo periodo di immobilismo e di conseguente degrado fisico e sociale, sta operando, nel Centro Storico, una serie di interventi di riqualificazione urbana e di rivitalizzazione economica.

Le Città di Rodi, di Chanea e di Rethymnon (Grecia) avendo da tempo istituito uffici speciali per la città antica, sono interessate ad altre esperienze per la salvaguardia del patrimonio architettonico da integrare alla strumentazione esistente.

La Città di Xanthi (Grecia) propone un approccio innovativo per lo sviluppo sostenibile del Centro Storico.

Il Progetto RESTAURO, che ha tra i propri obiettivi l’allargamento della rete di Città Storiche, per il  momento attivata, rivolgerà particolare attenzione al coinvolgimento di partners provenienti dai Paesi della sponda meridionale del bacino mediterraneo (Area Meda), partners, questi ultimi, che potranno partecipare al progetto con fondi propri.




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