direzione artistica: Bruno Leone - direzione museo e ricerca: Massimo Perez
“…e guarattelle so’ comme
o pallone, nun morono maie…” diceva Nunzio Zampella.
Il 2 novembre ci saranno tanti
di quei palloncini che voleranno in cielo dal Palazzo dello Spagnolo, ai Vergini
nel quartiere di Totò, che sarà festa grande per i vivi e per i morti.
Nasce per la prima volta a
Napoli un teatro stabile delle guarattelle con annesso museo, laboratorio, e
centro di ricerca e documentazione. Queste piccole insignificanti guarattelle
che hanno accompagnato la vita della città di Napoli da tempi immemorabili,
bistrattate da gendarmi, istituzioni e prepotenti, perché hanno vissuto sempre
in strada, avranno finalmente una casa dove potranno chiedere un biglietto e non
un “contributo facoltativo”, dove nessuno potrà più cacciarle e tutto
questo, lo diciamo con orgoglio, in completa autogestione.
Per far nascere tutto ciò
abbiamo scelto una data particolare, il 2 novembre:
per onorare chi non c’è più,
perché la memoria e il rispetto per chi ci ha preceduto è fondamentale se si
vuole costruire su basi solide,
perché in questo giorno nasce
una cosa talmente importante che insieme con essa deve morire qualcos’altro.
“…i sogni possono diventare
realtà e noi non smetteremo mai di sognare…”