Per contenere questo fenomeno riteniamo fondamentale la presenza di regole precise con investimento di fondi per la formazione qualificata di tutte quelle persone che operano attorno ai minori per imparare a "saper ascoltare" ed essere in grado di cogliere l’eventuale disagio prevenendo tragedie nascoste.

Commettere errori seppur involontari, in questo ambito, potrebbe disturbare la crescita e l’equilibrio psicofisico del minore e solo la sinergia dei vari operatori può dare garanzie tanto per le vittime quanto per evitare gli errori giudiziari.

Documentazione

Le accuse rivolte a CTU e CTP derivano dal fatto che, come professionisti hanno una preparazione psichiatrica mentre, come operato, spesso invadono, senza competenza, quella legale.

A nostro avviso questo comporta un grosso problema in quanto, come rilevato anche dagli atti del convegno "Le famiglie interrogano le politiche sociali" – Bologna 29/30/31 marzo 1999 (Pubblicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Sociali),: "Anche il rischio che il mediatore si tramuti in un ausiliario del giudice, o, addirittura che si sostituisca alla sua funzione regolatrice non è da sottovalutare …" .

Per la categoria degli psicologi è da rilevare che il riferimento è per coloro che sono dipendenti delle ASL che, per competenza, sono chiamati a svolgere indagini psico sociali su nomina del Tribunale.

Difficile stabilire se i problemi nascono per incompetenza professionale del dipendente o da una struttura che, per mancanza di personale, obbliga a svolgere con superficialità gli incarichi attribuiti.

Con il vostro aiuto aumenteremo queste osservazioni e potremo proporre soluzioni utili alla tranquillità del minore 

Raccontate la vostra storia e comunicateci le vostre proposte 

Noi Vi garantiamo l'anonimato