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il programma - edizione 2000

Stelle e Tempeste (Gaston Rébuffat Francia 1955, 100')
Dalle splendide guglie delle Calanques francesi fino alle più impegnative pareti Nord delle alpi i destini di una guida di Camonix e di un violoncellista appassionato di montagna si intrecciano nel nome dell'amicizia e dell'amore per l'arrampicata.
Ancora oggi lo stile e l'equilibrio di Gaston Rébuffat ci trasmettono un'idea di alpinismo totalmente scevra dall'ossessione della conquista e della prestazione a tutti i costi e vederlo scalare sulle rocce del Bianco e del Cervino ci regala una sensazione di pace e di serenità, sottolineata dalle note del primo concerto per violino di Paganini.
(Gran Premio al Festival di Trento 1955)

La tragedia della parete nord dell'Eiger 1936 (Gerard Baur Germania 1982, 91')
È la drammatica ricostruzione di un episodio di storia dell'alpinismo: la conquista della parete Nord dell'Eiger che nel 1936, con i suoi 1800 metri, era l'unica delle grandi pareti alpine ancora inviolata. Due militari tedeschi tentarono l'impresa e i film narra tutte le fasi di questa pagina storica dell'alpinismo, fino alla tragedia finale in cui persero la vita assieme a due alpinisti austriaci compagni occasionali d'impresa.
(premiato al Festival di Trento 1982)

Big Stone (Valerio Folco Italia 1999)
Il film documenta l'ascensione della via di artificiale estremo "Reticent Wall" sulla mitica parete de El Capitan in California.
Autore del documentario nonché suo protagonista Valerio Folco, guida alpina di Courmayeur specializzata in vie di alta difficoltà in montagna, autore di numerose prime ripetizioni italiane (Divine Providence al Pilier d'Angle) e di impegnativi itinerari sia di libera che di artificiale, aperti prevalentemente in solitaria dal basso.
Nello zaino di Valerio c'è sempre posto per una videocamera e questo straordinario documento da lui filmato, montato e prodotto è stato giustamente premiato al Festival di Trento 2000.
La serata sarà presenziata dall'autore che introdurrà il film e risponderà alle domande del pubblico.

Estremo verticale (documentazione di una inopportunità) (Gerard Konig Austria 1997, 32')
Sul calcare delle Alpi austriache il fortissimo scalatore Beat Kammerlander ha tracciato una delle vie di arrampicata sportiva più impegnative del mondo.
Il film ne documenta la ripetizione ad opera dello stesso Beat, impegnato su tiri di 8b con passi obbligatori di 7c+. Grande capacità di concentrazione, forza pura, tecnica e coraggio da vendere (mischiati con una buona dose di sana follia) sono le caratteristiche che lo contraddistinguono lungo questa pericolosa danza verticale; una buona dose di autocontrollo è invece richiesta allo spettatore: vietato mangiarsi le unghie!!!(che stronzata, bah)
(Premio "Mario Bello" al Festival di Trento 1996)

È pericoloso sporgersi (Robert Nicod Francia 1985, 28')
In barba al maschilismo che contraddistingue il mondo dell' arrampicata e dell'alpinismo, due donne, Catherine Destivelle e Monique Dalmasso, affrontano e portano a termine una delle più difficili vie di "Free Climbing" degli anni '80: la temibile "Pichenibule", nelle Gorges du Verdon in Francia. Le due giovani e fortissime alpiniste danno un'interpretazione molto "femminile" del gesto atletico dell'arrampicata, arricchendolo con uno stile ed una leggerezza che ben pochi uomini hanno saputo imitare.

Seo! (Pierre Antoine Hiroz Francia 1987, 27')
Una scalatrice, Catherine Destivelle, ed uno scalatore, Lucien Abbet, una falaise a picco sul vuoto della pianura di Bandiagara nel Mali, costellata di piccoli villaggi in pietra.
Un film a metà strada tra il reportage etnografico e il documentario d'avventura, un incontro tra due mondi e tra due modi di intendere la scrivilo tu che nono so che cacchio dire

Prima Ascensione (Greg Lowe U.S.A. 1982 14')
Beth Benner e Lynn Hill (protagonista della prima ascensione in libera in giornata del "Nose" su El Capitan) tentano una difficile via sulla Naked Edge, una torre di 304 metri in Colorado.
Respinte dalle alte difficoltà in libera, ci ritentano l'anno seguente dopo un'estate passata ad allenarsi e dimostrano cosa possono produrre la determinazione unita al talento e dalla forza di volontà.(mi sto esaurendo)
(Premiato al Festival di Trento 1983)

La Grande Conquista (Luis Trenker , Germania 1937, 90')
Nel 1937 le tecniche di ripresa non erano certo avanzate come ora, ma Luis Trenker, autore e protagonista di questa ricostruzione romanzata della conquista dello "Scoglio più nobile d'Europa", aveva un talento visivo tale da affascinare ancora oggi.
Interpretando la figura della onesta quanto irremovibile guida Jean-Antoine Carrel da subito cattura l'attenzione dello spettatore, affascinato sia dalle spettacolari riprese in bianco e nero del Cervino sia dalla storia della sua prima ascensione, che vide il nascere della rivalità tra Carrel, guida del Breuil, e Whimper, ricco e ambizioso alpinista inglese.

 


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