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BONDENO

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martedì 29 febbraio 2000,

Sommario Rassegna Stampa

Bondeno. Iniziativa dei ragazzi del liceo scientifico Roiti, in assemblea per parlare di viabilità e sicurezza
"Basta con il mito della velocità"
Gli studenti mettono all'indice la mancanza di prudenza
EMERGENZA INCIDENTI


BONDENO. Cinquantamila morti in un anno sulle strade di tutta Europa a causa di incidenti stradali: sarebbe come se l'intera popolazione dei comuni di Bondeno e Cento, in un sol colpo, sparisse dalla faccia dalla terra. E' l'impressionante dato emerso ieri mattina durante l'assemblea degli studenti della sede bondenese del liceo scientifico Roiti, tenutasi all'Argentina. Un'assemblea che i ragazzi, con grande sensibilità e senso pratico, hanno voluto fosse espressamente dedicata al tema della sicurezza stradale. Una riflessione attenta e densa di significati.
Un'assemblea che, visto il tema trattato (I giovani e la strada), è stata di quelle da tenere ben vivo l'interesse dei partecipanti. E a maggior ragione tenendo conto che la provincia di Ferrara è in Italia quella col più alto tasso di mortalità per incidenti stradali.
Gli interventi. Così i relatori - il dottor Daniele Bolognesi ed Edmo Mori, ex comandante della polizia municipale matildea - sono stati seguiti con attenzione per quasi due ore. I lavori sono stati introdotti da Marzia Malavasi, studentessa: "Ci troviamo per discutere di un tema importante, che preoccupa gli adulti e spero in futuro sapremo essere maggiormente consapevoli dei problemi della guida".
L'ex comandante Edmo Mori ha parlato della necessità dell'attenzione nella guida e del sapere sempre valutare i problemi che si pongono. "Le strade sono inadeguate a sostenere il traffico che c'è - ha proseguito Mori - poi siamo spesso in presenza di eventi come le nebbie che certo non rendono facile i viaggi. E' necessario usare il casco, non trasportare persone sui ciclomotori, indossare le cinture di sicurezza e conoscere la segnaletica: poi il buon senso, che non abbonda mai". Il dottor Bolognesi, ortopedico e traumatologo, ha spiegato che i fine settimana in Pronto Soccorso sono una vera e propria trincea, con gente che arriva in condizioni disperate. "I dati europei sono sconfortanti e a Ferrara le cose non vanno meglio: bisogna migliorare e informare e prendere tutti gli accorgimenti atti a proteggerci in caso di incidente. Alcool e droghe hanno appesantito la situazione".
I ragazzi. Gli studenti presenti hanno dimostrato grande sensibilità: i giovani fra i 17 e i 18 anni d'età ben presto cominceranno a guidare sulle strade, ma da loro arriva uno spirito nuovo nell'affrontare la problematica.
"I dati riportati - afferma Elena Benini - debbono farci attentamente riflettere". E Piero Guandalini: "Le persone guidano con troppa disattenzione e ciò non riguarda solo i giovani". "In generale verso la guida - ricorda Dario Armenghi - c'è troppa irresponsabilità, non si pensa che possa toccare anche noi", con Marcello Bruschi che sostiene che la presenza di "troppe regole crea una situazione di non rispetto assoluto". "Prevale una visione superficiale del valore della vita - commenta Elisa Galliera -: pensi che possa toccare sempre a un altro e ciò ingenera non responsabilità, soprattutto verso se stessi".
La velocità. "La prudenza è del tutto scomparsa - dice Giulia Luppi -, occorre diventare tutti più consapevoli di cosa comporta incorrere in gravi incidenti". E fra i problemi segnalati, ecco il "mito della velocità", come spiega Laura Cestari: "Mi pare che ci sia in giro poco senso di responsabilità, il mito della velocità fa perdere il senso della ragione". Con Federica Bassi che ricorda che "i giovani soprattutto non si rendono conto dei mezzi potenti che hanno a disposizione, non sono abbastanza preparati per affrontare una guida sicura". "Credo che l'inesperienza - dice Tomaso Pavanelli - giochi un ruolo fondamentale, mentre la prudenza è del tutto assente". "Siamo di fronte a problemi - afferma Marco Molinari - che vengono affrontati con troppa superficialità, non solo dai giovani, occorre un intervento di controllo più severo, ciò indurrà tutti maggiore attenzione".

 

 

          

  Giulia Luppi      Laura Cestari       Federica Bassi

     

Tommaso Pavanelli e Marco Molinari

dottor Daniele Bolognesi, Edmo Mori e Marzia Malavasi

 

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Studenti in sala.

 

Studenti in sala.


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