ORIGINE DELLA VITA


L'origine della vita nasce da una profonda metamorfosi degli elementi, contenuti sulla terra provenienti dall'universo. Alla luce di questa certezza dobbiamo credere che la vita è nata dalla casualità nel brodo d'elementi formatosi nell'era archeozoica, prima come cellula ed in seguito come filamento proteico. Nel paleozoico lo sviluppo vegetale coinvolge l'intero pianeta, ma spetta all'era mesozoica lo sviluppo di forme d'animali più complessi.
Solo nell'era quaternaria appare l'uomo, ossia una scimmia (clipiopitecus) che in seguito sviluppandosi attraverso mutazioni genetiche approda dopo milioni d'anni all'attuale forma d'uomo detto sapiens.
In seguito a continui cambiamenti mutageni, l'animale uomo consapevole d'essere se stesso s'incammina verso una nuova mutazione. Questa volta non è il fisico che muta adattandosi ad un mondo che si sta evolvendo, bensì la sua Spiritualità che prende coscienza di una verità che va oltre il mondo materiale.
Durante questo processo l'uomo si pone molte domande relative ai pensieri che riesce a produrre. Molto spesso le risposte sono dettate dal proprio istinto in base alla crescita intellettiva ed alla conoscenza delle cose del suo tempo, altre invece sono dettate dalla propria razionalità.
L'uomo, prossimo alla mutazione spirituale, si domanda sempre più frequentemente chi siamo, cosa facciamo in questo mondo, dove stiamo andando.
Ogni uomo non può dare che la sua risposta, mentre io posso affermare che sono un uomo che ha preso coscienza della sua evoluzione verso il primo stadio di una mutazione spirituale, in cerca della verità.
L'uomo integrato in questo modo, si sviluppa modificando prima la carne e successivamente con la conoscenza della sua natura, alla spiritualità, riuscendo a controllare la propria volontà, creando così dei pensieri che modificano la natura stessa nella sua evoluzione.
Tutto questo, bene o male, concorda con la creazione e con le leggi naturali della vita.
La natura, libera nel creare, non modifica il pensiero creato, ma si adatta, creando nella sfera evolutiva della vita un indirizzo spirituale, dando così la possibilità di chiudere il cerchio dell'evoluzione con l'acquisizione nella carne di una luce spirituale.
Tutte queste divagazioni sono state necessarie per farti conoscere alcuni condizionamenti subiti dall'uomo attraverso le varie epoche. Tali modificazioni hanno fatto dimenticare alcune verità riguardanti la vita spirituale, ed il percorso che tutti noi dobbiamo fare per ritrovare la nostra origine Spirituale.

Prima Pagina

Unità increata
(unità creata)

La dualità
                 
Introduzione
al ternario

Riordinamento
Angelico Cristiano

Gli Angeli dopo
il Concilio di Nicea


Angeli nella
forma demoniaca

Una visione personale
degli Angeli

Origine della vita

Il ternario

Il quaternario

Il quinario

Il senario

Il settenario

l'ottonario

Il novenario

Suddivisione dei
piani nella materia

Unità creata
sul piano astrale

Quadrati magici
Sole, Luna
Saturno, Giove
Marte, Venere

Chi è il Sensitivo

I corridoi Astrali

Rito di Esorcismo

Come agire

La Morte

Il quinto elemento


Oltre i quattro elementi conosciuti, n'esiste un quinto.
Quest'elemento é presente in tutto l'universo. Esso avvolge e compenetra ogni cosa, animali, vegetali, minerali, e da loro trae consapevolezza.
Quest'energia amorfa, esistente nell'universo, non è chiarificata dall'uomo a livello astrale, mentre è largamente definita sul piano materiale e precisamente quando avvolge l'uomo nella sua evoluzione.
Questa forma d'energia viene chiamata prana //energia vitale//.
Ho cercato di analizzare quest'energia senza il condizionamento imposto dalle varie religioni, chiarendo alcuni aspetti di quest'elemento:
Dove si trova, come si comporta, se è un'energia condizionatrice e altro.
Devo precisare che non ho trovato nessuna citazione di quest'elemento per quanto riguarda l'universo. Sappiamo che il quinto elemento é presente dove c'è materia in fase evolutiva, e da questo dobbiamo dedurre che l'intero universo n'è saturo. Conosciamo gli elementi, terra, aria, fuoco, acqua, e sappiamo come si comportano sul piano evolutivo, mentre stentiamo ad accettare questo quinto elemento come facente parte della vita.
Non sappiamo come si comporta, come interagisce con gli altri elementi, sappiamo che è un'energia pura che non si fonde con gli altri elementi, ma si lascia compenetrare da una struttura definita.
Non ha odore, non ha colore, non è visibile, non è palpabile, non produce calore, non ha una volontà propria. Non si trasforma come la materia, ma sappiamo che acquisisce consapevolezza quando avvolge un corpo animale. Assorbe gli stati emotivi dell'individuo come, amore, odio, passione, desiderio, e quando il corpo muore quest'energia mantiene l'esperienza acquisita.
La vita è un gran mistero, lo spirito è un mistero ancora più grande.
In passato mi chiedevo spesso; dove nasce uno spirito? Nasce dall'essere umano, o nella materialità dell'evoluzione stessa.
Fra tanti pensieri che sono riuscito a formulare, quello che mi sembra più accettabile è quello che mi accingo a formulare.
Lo spirito nasce nell'istante in cui la materia comincia a trasformarsi per evolvere da uno stadio evolutivo all'altro, formando
coaguli d'energia mutabili che si evolvono verso la propria entità.
Io ipotizzo che lo spirito nasce in quella nicchia d'energia //sopra esposta// prodotta dalla consapevolezza dell'evoluzione stessa.
In questa nicchia d'energia che io chiamo Prana o Anima, lo spirito si sviluppa fino alla morte del corpo materiale. In quell'istante (con la morte del corpo), lo spirito prende coscienza e consapevolezza d'essere, cosi l'entità appena nata inizia il suo percorso nelle varie incarnazioni.
In pratica possiamo ipotizzare quattro cose:

1) Nel processo materiale, lo spirito prigioniero dell'involucro pranico che lo ha creato cede al quinto elemento il ricordo dell'evoluzione in tutte le sue espressioni.
2) Un corpo pranico o involucro d'energia che trattiene uno spirito vive nell'astrale in sfere simbiotiche, pronte ad una nuova esperienza sul piano materiale.
3) Un involucro d'energia (anima o prana) abbandonato dallo spirito, vive sul piano materiale fino al suo completo riassorbimento nel quinto elemento. Questo processo, poiché l'involucro trattiene tutto quello che uno spirito ha acquisito, lascia interpretare a molti sensitivi (non consapevoli) che le emanazioni prodotte da quest'energia possano essere quelle dello spirito cui è appartenuto.
4)   Il tempo- spazio indefinito, serve allo spirito per dimenticare l'acquisizione sul piano evolutivo della materialità acquisita, così esso può affrontare un nuovo viaggio nella materia.
E' così che io razionalizzo l'indefinibile, attraverso l'intuito, la razionalità, e la consapevolezza che io esisto.




Buti,     
Lido