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Fusione

La tecnica della fusione del vetro, trova le sue origini in tempi molto antichi. Numerosi sono i ritrovamenti archeologici che dimostrano come il vetro fuso fosse già usato per scopi sia artistici che utilitari dal 1500 a.C.: prima gli Egiziani, poi i Romani usarono ciotole, piastrelle, gioielli ed altri ornamenti creati fondendo frammenti di vetro colorato. Dal sesto secolo d.C. in avanti la lavorazione del vetro per soffiatura soppiantò la fusione. Nel Rinascimento numerose furono le realizzazioni di grandi vetrate, ma sempre con le tecniche del vetro a piombo senza usare vetri fusi. All’inizio del nostro secolo e durante il periodo dell’Art Nouveau c’è stata una rinascita generalizzata di tutte le tecniche di lavorazione del vetro. I primi tentativi di fusione sono stati quelli della tecnica “Pâte de verre”: masse di frammenti di vetro venivano fusi in uno stampo per ottenere forme compatte. In quegli anni anche la soffiatura fu talvolta usata per fondere ornamenti in vetro e attaccarli a lastre più grandi; il famoso L.C.Tiffany si servì spesso di questo espediente per abbellire le sue lastre. Solo intorno al 1935, in America, sono stati seriamente intrapresi tentativi di vera fusione ed è sempre in America che si sono svolti esperimenti per ottenere industrialmente vetri compatibili adatti.(Dal testo: tecniche di fusione del vetro di Donatella Viggiani-EDARTE)

Vetreria MACKINGTOSH art glass s.n.c.
tel-fax:0586428015
Viale P.N.Magri,118-h8(Livorno)
e-mail:info@vetreriamackingtosh.com

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