rassegna stampa

estratto da:
Sport Vicenza n. 42, sabato 28 giugno 1997, pag.6

UNO STADIO VIRTUALE

Stadio obsoleto, stadio inadatto, stadio reale: a che 'stadio' siamo con il Menti?

La domanda appare legittima, visto il gran parlare degli ultimi tempi intorno alle varie proposte di rifacimento del povero, vecchio e degradato 'Romeo Menti'. Dal punto di vista pratico sembra che siamo rimasti per un lungo tempo allo... stadio delle ipotesi. Due fatti importanti hanno segnato in questo ultimissimo periodo le sorti del Menti. Da un lato la decisione effettiva da parte del Municipio di affidare il progetto (a Faresin-Turrini) fa si che si possa cominciare a parlare di uno 'stadio' embrionale. Inoltre il recente acquisto della società da parte della finanziaria londinese Stellican, che potrebbe mettere a disposizione un capitale consistente, lascia aperta la strada di un possibile 'stadio' di sviluppo. Una cosa che si può comunque fare a prescindere dallo 'stadio' attuale é quella di accedere ad uno 'stadio virtuale' (visitabile in Internet all'indirizzo http://sit.iuav.unive.it/~marcok/stadio). Come ricordiamo, un gruppo di giovani architetti, Giuseppe Zampieri, Alessandro Zin, Marco Chemello, ha allestito un 'sito web' su Internet mostrando un';idea progettuale preliminare di stadio urbano. Il progetto vuole dimostrare come sia possibile rinnovare completamente il Menti e adattarsi alle norme UEFA pur recuperando il 70% circa delle strutture esistenti e perseguendo un migliore inserimento formale e funzionale nel tessuto della città. L'idea base é quella di arrivare ad uno stadio polifunzionale che consenta l'utilizzo full-time della struttura. Questa idea risponde anche alle proposte emerse al convegno tenutosi a Reggio Emilia sugli 'Stadi sicuri e confortevoli', in cui il Vice Presidente del Consiglio Veltroni ha sostenuto l';idea dello 'stadio aperto': utilizzare gli stadi durante la settimana é un modo per rendere gli impianti più produttivi, dal punto di vista sia sociale che economico. Questo stadio di progetto in network, realizzato utilizzando i vantaggi dell';informatizzazione in rete che Internet mette a disposizione - cioè un accesso a basso costo e geograficamente diffuso - rispecchia la volontà di offrire un servizio di divulgazione e consultazione sia ad un pubblico generico sia ad utenti più specializzati, dal tifoso al cultore di architettura. L';iniziativa si rivolge infatti a tutti coloro che, interessati alla 'questione stadio' per i suoi aspetti locali ma non solo, vogliono avere la possibilità di accedere alle informazioni di base di un';idea progettuale e di interagire coi progettisti, in maniera tale da instaurare uno scambio di informazioni e di consentire un approfondimento delle esigenze e un arricchimento delle conoscenze per uno 'stadio' avanzato. In questo senso questa 'idea di progetto in web' é sempre stata pensata come aperta, basata cioè sulla possibilità di aggiornamento continuo: in costante definizione, incremento, sviluppo, ripensamento. La Rete delle reti, il Network, sembra proprio il terreno ideale su cui sviluppare e strutturare uno 'stadio' di progetto virtuale senza forme concorrenziali, al di là degli interessi di natura economica e politica. In conclusione, allo 'stadio' attuale abbiamo da un lato uno stadio embrionale da cominciare e dall'altro uno stadio virtuale da visitare. Quanti stadi ancora avremo prima di arrivare allo stadio finale? Dovremo aspettare il prossimo 'stadio'.

(© Sport Vicenza 1997)