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CONCORSO LETTERARIO
INES MELE

I VINCITORI

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XXI Edizione - 2003

Poesia Italiana
1° Premio
2° Premio
3° Premio
Prosa Italiana
1° Premio
2° Premio
3° Premio
Menzione
Poesia sarda
1° Premio
2° Premio

SEZIONE PROSA LINGUA ITALIANA

IO... LA FAMIGLIA... GLI AMICI... E...?

L'adolescenza è il periodo della vita in cui è più forte il bisogno di essere circondati da persone che ci amino e ci proteggano.
Questo molo è rivestito da familiari e amici, che sono la parte essenziale della nostra vita.
La mia vera famiglia è costituita da poche persone che dipendono l'una dall'altra; essenzialmente siamo quattro (Senza considerare il gatto); ci sono io, adolescente, con la stessa percezione del mondo della protagonista di un telefilm americano; mia madre, capo famiglia trentaseienne, intraprendente e affascinante; mia sorella, una bambina di otto anni, vispa e affettuosa che - per imitazione - ragiona come una teenager; e infine mia nonna, niente a che vedere con la nonnina sprovveduta di Cappuccetto Rosso; lei, pur avendo la bellezza di 65 anni, è piuttosto moderna, effervescente e comprensiva.
Molti, scherzosamente, definiscono la nostra casa un gineceo, alludendo alla mancanza di una presenza maschile tra le mura domestiche, ma secondo me è preferibile così, perché riesco meglio ad aprirmi e la convivenza è piena di armonia.
E' anche vero che, avendo i miei genitori divorziato quando avevo solo 6 anni, non posso sapere come sia il menage familiare con il proprio padre ma posso confrontare la mia situazione con quella delle mie amiche: mentre io a casa mi sento libera di raccontare ciò che mi accade e quasi tutto ciò che penso (chi non ha qualche piccolo segreto?) sicura di poter essere capita e di poter contare su consigli infallibili (perlomeno da parte di mia madre), alcune persone che conosco, soprattutto ragazze sentono che i loro segreti sarebbero mal custoditi, oppure temono mutili sermoni solo per aver espresso i loro pensieri a genitori che sembrano non ricordare più la propria adolescenza.
Si, si, avete ragione. Ho lodato tanto mia nonna ma non ho spiegato il motivo di questi elogi. 11 fatto è che, in confronto alla nonna paterna lei è tutt'altra cosa; riesce a parlare con me dei miei problemi e, nonostante la differenza di età, anche a suggerirmi la giusta soluzione, spesso per mezzo di proverbi o perle di saggezza stile "TAO".
La famiglia da parte di mio padre è più distante e meno partecipe della nostra vita; non metto m dubbio il loro amore per me e mia sorella, ma proprio non riescono a capire che anche una persona sotto i 18 anni può avere pensieri ed esigenze propri.
Il ramo materno della famiglia è per quanto ne so costituito da esemplari piuttosto "originali", in realtà, i pochi zii che ho incontrato fanno pensare al set della famiglia Addams, ma è un parere da adolescente, appunto!
Gli amici.
Cosa dire di loro?
Quelli veri sono difficili da trovare e il più delle volte si rimane delusi Molte persone affermano che sono timida e introversa, ma posso giurare che non è così: io ho gusti e idee ben definiti, desideri e aspirazioni che a volte mal si rispecchiano in quelli dei miei coetanei, accade cosi che a volte io trovi difficile adattarmi a comportamenti un po' . . superficiali.
Senza contare gli ipocriti che oggi ti adorano e domani non ti guardano in faccia, salvo che non gli occorra un favore; questa è una categoria che proprio non sopporto.
Per fortuna c'è Deborah, la mia migliore amica, dotata di pungente ironia, carattere intransigente e notevole capacità di ascolto.
Non è una questione di numero, è la qualità che conta davvero! Compagni di scuola sono conoscenze spesso simpatiche, a volte meno, che fra qualche mese faranno storia: alle superiori mi attendono nuovi amici, nuove avventure e aspetto tutto ciò con indescrivibile ansia.
Ma l'aspetto davvero orribile della mia vita attuale è la totale assenza di principi azzurri, o celesti, o beige.... sono m quella fase in cui si desidera ardentemente un primo amore, di cui non c'è traccia all'orizzonte.
Le mie compagne di scuola hanno già due o tre delusioni amorose per cui piangere, io invece mi limito ad ascoltare e sospirare.
Per consolarmi faccio over- dose di films strappalacrime e pop-corn, immedesimandomi nell'eroina del momento e aspettando il lieto fine - il mio sia chiaro,!


1° Premio
Chiara Sale Classe 3^ D
Scuola Media Statale
Ettore Pais OLBIA