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ASSISTENZA GARE: IL PRESIDIO MEDICO SPORTIVO

La cosiddetta assistenza gare configura nel suo complesso il presidio - su richiesta degli organizzatori della manifestazione - da parte del medico sportivo dei luoghi e degli impianti ove si svolgono attività sportive (gare, allenamenti collegiali, ecc,), onde fornire, quando necessario, prestazioni professionali di primo intervento agli atleti.
Tale servizio viene fornito dalla Federazione, attraverso l'Associazione Medico sportiva competente per territorio.
Per particolari manifestazioni può essere prevista una disponibilità sanitaria anche al di fuori dei periodi di gara (ad esempio, durante il pernottamento programmato degli atleti in alberghi, foresterie, ecc. ), o in trasferta. Anche tali servizi possono essere concordati e regolati attraverso la F.M.S.I.

Determinante, a questo punto, l'adeguatezza dell'impianto: non solo alle finalità sportive per cui è stato realizzato, ma anche al supporto medico sportivo per la eventualità di primi interventi sanitari.
Infatti, per consentirgli di svolgere adeguatamente e proficuamente il suo lavoro a beneficio degli atleti, deve essere data al medico - anche se generalmente staziona a bordo campo - disponibilità di una sede operativa di supporto, senza barriere architettoniche, con facile accesso verso il campo di gara e verso l'esterno. In ogni caso è bene venga identificato un ambiente sufficientemente adattabile al servizio medico sportivo e dotato del minimo utile di arredamento e attrezzatura. Nel suo contesto va inoltre tenuto presente lo spazio tecnicamente utilizzabile per il servizio antidoping. Spazi che non esigono requisiti particolari, quindi facilmente realizzabili.
Un esempio di arredamento minimo può essere costituito da: lettino, due sedie, sgabello, armadietto, carrello, piccola scrivania con cassetto e dotazione per scrittura, cestino gettacarta, portarifiuti, attaccapanni, càmice e biancheria per lettino, asciugamani, anche di carta con erogatore, lampada a stelo flessibile, barella pieghevole, presa di corrente elettrica.

La dotazione strumentale medica, quella farmaceutica e quella per medicazione di primo impiego, comprensiva anche di bombola trasportabile di ossigeno con accessori, viene in genere indicata dal medico sportivo e va mantenuta in efficienza, validità e completezza dal gestore dell'impianto, per opportuna uniformità in quanto i medici si alternano nel servizi. Non va inoltre dimenticata anche la disciplina per la rimozione dei rifiuti speciali, la tenuta a norma dell'impianto elettrico e la dotazione di un estintore a polvere mantenuto efficiente.
Da non dimenticare, la diffusione di opportune informazioni (cartelli, avvisi, numeri telefonici utili, ecc.) per le procedure da seguire in caso di necessità. Il telefono deve essere direttamente accessibile ed utilizzabile, con relativo quadro dei numeri di urgenza e necessità, fra cui l'indicazione del 118 - in Puglia non ancora presente - per l'ambulanza (e per il defibrillatore ove è attivato il servizio), del 1530 per l'emergenza in mare nei luoghi ove si praticano i relativi sport, dei telefoni degli Ospedali, Centri antiveleni, Sezioni locali di pronto intervento, ecc., con annessi elenchi telefonici e l'occorrente per scrivere.

Per le manifestazioni sportive previste in sedi al di fuori di impianti sportivi propriamente detti (stadi, le piscine, i palazzi e palazzetti dello sport, ecc), vanno identificati uno o più posti di primo intervento lungo il percorso della gara, realizzabili sia in ambienti preesistenti debitamente adattati, sia in idonee strutture mobili o temporanee, in ogni caso con le necessarie dotazioni collegati da telefono.

L'assistenza gare comporta - come detto - la disponibilità del medico per ogni episodio eventuale: per questo è bene che comunque sia dotato di materiale adeguato in borsa, soprattutto per eseguire un soccorso di base, portandosi esso stesso presso l'infortunato. Come suggerimento indicativo, il contenuto della borsa (a compartimenti di facile accesso) dovrebbe essere formato da: pallone di Ambu, due maschere facciali n. 3 e 5, set di quattro cannule orofaringee, lacci emostatici, collare cervicale, sfigmomanometro e fonendoscopio, luce a pila, abbassalingua, termometro, martelletto riflessi con ago algesimetrico e pennellino, dotazione di garze, bende, bende elastiche, cotone, disinfettanti, spray refrigerante, supporti ortopedici di scarso ingombro (stecco-bende, ecc.). Non trascurando la possibilità di uso di un defibrillatore e di un elettrocardiografo portatili.