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La valutazione funzionale si propone di stimare la capacità
del soggetto a compiere una determinata tipologia di attività
fisica con un sufficiente grado di efficienza, senza eccessiva fatica
rispetto al lavoro fisico richiesto e con un rapido ristoro dopo
la prestazione. In quanto sopra è implicito anello il concetto
di attitudine; e la capacità a compiere un lavoro fisico
complesso come lattività sportiva implica il possesso
della relativa validità anatomica. funzionale e psichica.
Conseguentemente il concetto di idoneità sportiva è
piuttosto flessibile nei suoi aspetti e non può essere basato
su rigidi canoni generali: infatti anche un deficit anatomo-funzionale
non esclude tassativamente il soggetto dalla pratica sportiva ma
ne può consentire una opportuna valutazione per certe tipologie
di sport piuttosto che per altre,
Lesame
medico, generalmente effettuato in condizioni di riposo, è
utile per selezionare condizioni di non idoneità di base
mettendo in evidenza situazioni morbose, anche ignorate, che controindicano
la attività fisica e sportiva dal punto di vista clinico,
come è noto a tutti i medici.
Una serie di accertamenti funzionali può consentire invece
-- sia globalmente e sia settorialmente per i vari organi ed apparati
di acquisire utili informazioni sulla capacità sportiva
del soggetto, cioè sulla sua attitudine a svolgere un determinato
lavoro sportivo.
Dal giudizio di idoneità, configurato dallaccertamento
dellesistenza di uno stato di compatibilità psico-fisica
individuale che consenta lo svolgimento di una prestazione sportiva,
si deve poi passare al concetto di valutazione delle successive
modificazioni morfo-funzionali indotte dalla pratica della attività
sportiva stessa, onde prendere in considerazione la disposizione
individuale attitudinaria al rendimento sportivo e la relativa capacità
sportiva per il conseguimento del risultato. Durante il suo cammino
sportivo latleta deve quindi essere seguito affinché
lattività sportiva effettuata non superi le possibilità
fisiologiche, inducendo in caso contrario impegni
morfofunzionali eccessivi che comunque debbono essere tempestivamente
riscontrati prima dellinsorgenza del danno.
Il medico sportivo dapprima valuterà biologicamente laspirante
atleta per rapportare lo stato psico-fisico presentato allo svolgimento
di una attività fisica continuativa e/o organizzata di medio
impegno e successivamente, con il prosieguo dellattività
e dellallenamento, rileverà levolversi delle
sue condizioni funzionali attraverso accertamenti clinico-strumentali
mirati.
Tale impostazione concede al soggetto una conoscenza delle proprie
doti morfologiche e funzionali e evita dispersione di forze inutile
e dannosa da parte di chi insiste in una attività sportiva
a lui noti congeniale ma intrapresa solo per pura passione.
Nel suo complesso, la valutazione medico-sportiva si articola su
più livelli:
Una prima fase di idoneità allo sport, attraverso la selezione
medica configurata nellaccertamento morfologico-costituzionale;
lesame clinico generale di tutti gli organi ed apparati; le
prove funzionali cardio-respiratorie.
Una seconda fase di attitudine allo sport con la valutazione clinico-funzionale
cardiocircolatoria, respiratoria, biomeccanica e psicologica di
orientamento sportivo.
In questa fase possono essere comprese indagini particolari di selezione
medica secondo lo sport
Una terza fase di accertamento dellefficienza biologica conseguita
con lattività sportiva e del grado di allenamento,
attraverso controlli clinico-funzionali.
Come si vede, la valutazione medico-sportiva ha una impostazione
dinamica e si può presentare utile la collaborazione, nellambito
delle rispettive pertinenze e competenze con le altre figure tecnico-professionali
che si occupano dellatleta: allenatori, preparatori, fisioterapisti,
etc.
La
responsabilità professionale del medico consiste nel tutelare
in ogni modo lo stato di salute dellatleta al di fuori e al
di sopra di ogni altro interesse. Questo principio riveste particolare
importanza per il soggetto che, pur riconosciuto idoneo in fase
di selezione medica, subisca una alterazione patologica, esterna
allo sport ovvero derivata dallattività sportiva, che
ne limiti o re impedisca il relativo svolgimento. In tali casi il
medico dovrà formulare il giudizio di non idoneità,
che potrà essere temporanea, cioè fino alla risoluzione
dellevento patologico, o definitiva se sono insorte alterazioni
irreversibili per cui il proseguimento dellattività
viene considerato impossibile o comunque dannoso.
Per indubbie motivazioni dì prevenzione individuale e sociale
(dato lelevatissimo numero di praticanti) e per la salvaguardia
della loro salute, la valutazione medico sportiva costituisce un
presupposto determinante per coloro che si avvicinano alla pratica
dello sport ed una scadenza periodica indispensabile per coloro
che praticano attività sportiva sia in età attiva
che in età evolutiva ed età avanzata. E questo indipendentemente
dalla necessaria osservanza delle vigenti norme sulle visite di
idoneità.
Va considerato che le regole relative alla visita di idoneità
medico sportiva si riferiscono alla salvaguardia sanitaria dello
stesso soggetto praticante lattività e non alla tutela
di terzi da danni eventualmente derivabili dalla non idoneità
alla funzione del soggetto in parola.
MODALITA' APPLICATIVE
Alla rilevazione anamnestica, clinica e sportiva, da cui possono
evincersi utili elementi ai fini della valutazione dcl soggetto,
segue lesame clinico e funzionale dei vari organi cd apparati:
oltre che al sistema cardio-respiratorio, particolare importanza
va data allapparato locomotore, con la dovuta attenzione per
la componente strutturale e funzionale della colonna vertebrale
e per le modificazioni in età evolutiva.
Il laboratorio di patologia clinica sarà di utile complemento
alla visita (esami indicativi di base:
emocromo completo con ematocrito, azotemia, creatininemia, glicemia,
VES, sideremia. protidogramma, urine, colesterolemia tot. e HDL,
trigliceridemia).
Non vengono esclusi ulteriori accertamenti clinico-funzionali specialistici
integrativi, prescritti per altro dalle vigenti normative per alcuni
sport, nonché prove funzionali di impegno fisico dosato per
lopportuna valutazione dello stato di allenamento e delle
condizioni dì adattabilità dellapparato cardiovascolare
e respiratorio.
La visita medico-sportiva potrà essere completata con una
valutazione neuropsichiatrica, con una indagine antropometrica,
con esami specialistici complementari relativi agli organi dei sensi
ed alle funzioni metaboliche, nonché con altri eventuali
accertamenti su sospetto clinico.
Il raffronto conclusivo fra i vari risultati consentirà
al medico sportivo di avere un quadro clinico e funzionale delle
condizioni del soggetto, sufficiente a consentirgli di esprimere
una valutazione medico-sportiva soprattutto se ha anche adeguate
e aggiornate conoscenze sulle tipologie dei vari sport e sugli ambienti
in cui vengono praticati.
Come si vede, la valutazione medico sportiva non viene limitata
solo allaccertamento clinico dellidoneità, il
quale si effettua normalmente alle prescritte scadenze e si riferisce
essenzialmente allo stato di salute del soggetto, ma si estende
allaccertamento delle condizioni di efficienza fisica in tempo
reale ed allaccertamento delle relative modificazioni indotte
dallallenamento.
Possono quindi costituire controindicazione alla pratica di attività
sportiva anche alcuni riscontri anomali relativi alle prove funzionali
effettuate, pur in assenza di una definita causa patogena e riferibili
a cattivo adattamento di un organo o apparato allimpegno fisico.
Tale evento può verificarsi, in genere, in riferimento allo
stato di funzionalità dellapparato cardiocircolatorio,
con riscontro ad esempio - di un allungamento eccessivo dei
tempi di ripristino, di innalzamento anomalo della pressione arteriosa
dopo prova da sforzo, di alterazioni del ritmo cardiaco e del tracciato
elettrocardiografico.
Le attività sportive con forte e medio impegno cardiocircolatorio,
specie se praticate intensamente e con continui allenamenti possono
rappresentare il momento scatenante una sintomatologia da tatto
morboso preesistente, anche ignorato: possono verificarsi scompensi
di circolo, turbe coronariche, episodi endocardici, ovvero manifestazioni
da affaticamento cardiaco cronico per citata gestione dei periodi
e dellintensità degli allenamenti per cui non si ha
corretto adattamento cardiaco allimpegno fisico.
Lapparato respiratorio è generalmente meno sollecitato
dallimpegno fisico di quello cardiovascolare, in quanto, in
particolare, è sovente questultimo che condiziona i
limiti delle prestazione fisica massimale.
Naturalmente è bene che lapparato respiratorio sia
controllato, in quanto lattività fisica può
incidere negativamente su processi morbosi polmonari, anche latenti.
Lasma bronchiale è una sindrome caratterizzata dallo
spasmo delle vie respiratorie per diversi stimoli. Fra le cause
scatenanti vi può essere lo sforzo fisico, ma con un attento
monitoraggio ed una opportuna premedicazione si possono evitare
gli episodi scatenanti. E necessaria cautela nelluso
dei prodotti antiasmatici in quanto alcuni rientrano fra le sostanze
dopanti.
Nella valutazione dellapparato locomotore, particolare attenzione
va posta alla struttura e funzionalità della colonna vertebrale:
infatti il gesto atletico tipico di molte attività sportive
scarica sulle strutture della colonna vertebrale diversi tipi di
sollecitazione: In compressione, in torsione, in flessione, in estensione,
in tensione. Allatto della valutazione medico-sportiva è
bene quindi esaminare anche le condizioni di mobilità e simmetria
della colonna, oltre quelle relative alle altre articolazioni.
Ai fini della valutazione funzionale vanno considerate - fra laltro
- le deviazioni assiali della colonna vertebrale (cifosi dorsale,
atteggiamento scoliotico e scoliosi, iperlordosi lombare); quelle
del ginocchio (varo, valgo, recurvato); quelle del piede (trasverso
piano, piatto, cavo, torto, alluce valgo). La spondilolisi è
rappresentata come è noto - dalla insufficiente o
mancata ossificazione dellarco vertebrale a livello dellistmo
ed è causa di spondilolistesi. cioè dello scivolamento
in avanti, sul corpo vertebrale sottostante, della vertebra sede
della lisi.
Non va trascurato lesame della motilità, attiva e
passiva, del complesso articolare della spalla, che è il
più mobile del corpo umano e la cui efficienza condiziona
le molteplici funzioni della mano a cui permette di raggiungere
tutte le posizioni relative alla sua vastissima escursione. Il gomito,
a sua volta, ha la finzione di vagliare queste finalità motorie
secondo necessità e con movimenti molto economici che favoriscono
ulteriormente lutilizzo della mano.
Anche il sistema muscolare viene sottoposto a valutazione, con
lesame del trofismo, del tono, riflessi osteotendinei, il
riscontro delle simmetrie ovvero di anomalie, tumefazioni, lesioni
accertabili, ecc.
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