Il Mangiar Bene : Parte quarta

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Locale:  I Gaetano ( Bologna) Ristorante-Pizzeria  Voto: 4,75  Indirizzo:  Via Bovi Campeggi 7 Telefono:  051551705 Chiusura settimanale: Lunedì  Segnalato da: Piero

Commento : Una delle pizzerie più famose di Bologna, frequentata da molti vip cittadini, ci accoglie in una calda serata di fine luglio nel suo elegante dèhors. L’ambiente è accogliente ed elegante, più da ristorante che da pizzeria, ed il servizio è cortese e puntuale. Avevamo pranzato mesi fa a base di pesce, con grande soddisfazione (ma, non avendo pagato noi il conto, non fummo in grado di fare una scheda completa), ma per stasera optiamo per una pizza.Ci vengono servite una pizza con rucola e bresaola, ed una con speck e zucchine. Buone le materie prime, ma la pasta è troppo condita e risulterà di difficilissima digestione. La pizza con le zucchine, poi, annega letteralmente nell’acqua di cottura delle zucchine stesse, tanto che dobbiamo chiedere al cameriere un altro piatto per eliminare l’acqua in eccesso.Per dessert prendiamo due palline di gelato alla crema confezionato e un sorbetto di limone e vodka, e chiediamo il conto. Il qual conto ci dice ben 40,14 euro in due (benevolmente scontati a 40 euro tondi), per due pizze, due birre medie e due dessert. Andiamo a leggere la ricevuta fiscale: oltre al coperto di euro 1,55, ed al servizio, pari al 15% (!) del totale, notiamo con stupore che i due dessert ci sono stati offerti ad euro 5,00 cadauno. Insomma, come mangiare due pizze troppo pesanti, con due birre e due dessert, e pagare poco meno di 40.000 delle vecchie lirette a testa. La prossima volta andremo al ristorante…

Valutazione: Ambiente: 7,5 Servizio: 6,5 Qualità:  4 Rapporto qualità/prezzo: 1 Valutazione complessiva: 4,75


Locale:  Pinterrè  Voto: 6,75 Località: Bologna Indirizzo:  Via Mazzini 170 Telefono:  051302661 Tipologia:     Pizzeria-ristorante Chiusura settimanale:  Lunedì Segnalato da:Piero

Commento : Nella caotica via Mazzini, da circa un anno è stata aperta questa belle pizzeria, che offre anche buone proposte ittiche. L’ambiente è elegante, più da ristorante che da pizzeria, sia nelle due sale interne, sia nel dèhors estivo. Accolti in maniera cortese e familiare, potrete assaggiare ottime pizze, con una pasta leggera e facilmente digeribile, e ottime materie prime. Per quanto riguarda il pesce, anche in questo caso le proposte sono tutte interessanti e di ottima qualità, a cominciare dalla linguine alla Pinterrè (delle ricchissime linguine allo scoglio) per finire con orata o branzino al sale o al forno con patate. Piccola pecca nella carta dei vini, più da pizzeria che da ristorante.Costo : Il rapporto qualità prezzo è normale, per la città di Bologna: per una pizza con birra media e dessert si va intorno a 12/13 euro a testa; per una cena di pesce si oscilla tra i 25 ed i 30 euro a testa, con una buona bottiglia di Fiano d’Avellino.

Valutazione: Ambiente: 7 Servizio: 7 Qualità: 7 Rapporto qualità prezzo: 6 Valutazione complessiva:   6,75


Locale: Antica Trattoria del Cacciatore  voto 7 Località: Bologna Tipologia: Ristorante  Indirizzo: Via Caduti di Casteldebole 25 – 40132 Bologna  Tel: 051/564203 Note: Chiusura settimanale domenica sera e lunedi – Periodo in Agosto segnalato da : Ce il 7/5/2002

Commento e valutazione: Alle porte di Bologna, ma facilmente raggiungibile in pochi minuti dal centro, un locale ampio ed abbastanza elegante che dell’Antica Trattoria ha, evidentemente, ormai solo il nome. Ci hanno fatto accomodare nella sala principale (il ristorante offre altre due sale, più piccole) che ha delle belle vetrate che guardano sul giardino. Tavoli ben distanziati tra loro (in molti locali, oggi, questa è una rarità) e molto apprezzabile il tavolo rotondo (eravamo in sette) che non penalizza nessuno e permette una piacevole conversazione anche ad un gruppetto numeroso di persone.Il menù ci viene proposto, gentilmente, a voce. Ci viene offerta una carta dei vini ma decidiamo di fare senza, affidandoci ai nostri gusti ed al consiglio del direttore di sala.Siamo partiti con due tipi di antipasti differenti: antipasti di salumi misti emiliani nella tradizione classica e un antipasto di pesce che comprendeva alici sott’olio, frittura di pascetti ed acciuga in carpione con aceto balsamico di modena, ottima e delicata.Per i primi abbiamo assaggiato pappardelle di lepre, tortellini in brodo, ravioloni all’ortica con salsa di funghi (delicati ma non ottimi) e ravioli con fonduta di formaggio e tartufo.Per i secondi, scegliendo da un elenco molto ampio di portate, la scelta è caduta sulla braciola di cinghiale, sul cervo ai funghi (ottimo); decisamente troppo cotti i medaglioni di filetto. Grande scelta di dolci tra cui un ottimo mascarpone ed uno squisito babà con la panna. A chiudere il pranzo viene proposto un eccezionale carrello delle grappe (saranno state almeno una trentina di bottiglie differenti) tra cui va segnalata quella di Picolit che stava una spanna sopra le altre. Non abbiamo visto, come detto, la carta dei vini ma dall’esposizione delle bottiglie all’ingresso doveva essere decisamente ricca e notevole.Servizio buono ed attento, con un leggero calo dovuto alla lunga attesa tra antipasti e primi piattiNel complesso un ottimo ristorante, con cucina di ottima qualità e buona fantasia senza disdegnare le proposte della tradizione bolognese. Il locale è caro (abbiamo speso più di € 50 a testa, prendendo però dall’antipasto alla grappa di qualità) ed è quindi consigliabile per un pranzo od una cena importante, da gustare con calma. Sconsigliato quindi per pranzi o cene pre-partita.Costo: A persona, per un pranzo completo € 40.00/50.00 vino escluso.

Valutazione: Ambiente: 7 Servizio: 6,5  Qualità cibo:  7,5  Rapporto prezzo/qualità:6 Valutazione complessiva :  7


Locale: Diana  voto 7 Località: Bologna Tipologia: Ristorante  Indirizzo: Via dell’Indipendenza 24 – 40121 Bologna Tel: 051/231302 Note: Chiuso il lunedì ed in Agosto Segnalato da : Ce il 7/5/2002

Commento e valutazione: Una doverosa premessa: ho letto e sentito da molti che quello che dovrebbe essere “il” ristorante per eccellenza della tradizione bolognese in realtà è molto sopravvalutato ed è più un luogo ove “vedere e farsi vedere” che un locale dove gustare un buon pasto emiliano. Per me, milanese, con un padre che decantava Il Diana degli anni ’30 e che sono stato qualche volta nel locale di Via Indipendenza, il Diana è invece un ottimo ristorante. La sala principale è bellissima e, per quanto possibile, la proprietà ha cercato di lasciarla il più simile possibile all’originale. Tovaglie, tovaglioli, piatti, giacche dei camerieri: tutto è rigorosamente bianco. Il menù “della tradizione bolognese” è ampio e con ottime proposte. Si può iniziare con un’ottima spuma di mortadella o con i salumi misti. Per i primi la scelta è tra passatelli o tortellini, lasagne verdi al ragù o crespelle. Per i secondi dominano i ricchissimi carrelli degli arrosti (arista al forno, arrosto di vitello, brasato, tacchino e stinco di maiale tra le varie cose) e dei bolliti (zampone e cotechino, testina, manzo, gallina e così via). In alternativa cotoletta alla bolognese o “dindo Diana”.Per il dolce è quasi d’obbligo la scelta del gelato di crema con cioccolata calda.Il ristorante offre naturalmente anche una scelta molto ampia di piatti di carne o pesce ma che personalmente appaiono un po’ “sprecati”, anche se di qualità, in un locale del genere.Il servizio è attento, veloce ed efficiente. La scelta dei vini un po’ limitata per un ristorante di questo livello. In estate c’è la possibilità di pranzare all’esterno nella viuzza attigua, anche se il rumore di Via Indipendenza mi fa comunque prediligere la sala principale.Una menzione particolare merita il conto che è decisamente inferiore a quello che ci si potrebbe aspettare da un locale con questa “fama”.Costo Per un pasto completo circa € 35.00 a testa più vino.

Valutazione: Ambiente: 7 Servizio: 7 Qualità cibo:  6,5 Rapporto prezzo/qualità:7Valutazione complessiva :  7


Locale: La Langouste  Voto 5 Località: Bologna Indirizzo: Via Andrea Costa 210 – Tel. 0516146312 Tipologia: Pizzeria-Ristorante Chiusura settimanale: Lunedì Segnalato da Piero il 10/03/02

Pizzeria-ristorante a pochi metri dallo stadio Dall’Ara, La Langouste accoglie in un ambiente decoroso, ma freddo. Le proposte del menù variano dalle pizze, al pesce e anche alla cucina di terra. Abbiamo assaggiato sia la pizza, sia piatti di pesce, che, purtroppo ci hanno in genere deluso. Non apprezzata la pizza, assolutamente censurabile l’antipasto di pesce, con i vari assaggi (insapori) ammassati l’uno sull’altro e letteralmente annegati nell’olio. Pollice verso anche per i ‘Gamberoni dello Chef’, coperti da una non ben definita salsa color lampone, e bizzarramente accompagnati da mandorle. Appena meglio gli spaghetti allo scoglio, dove però l’elemento più povero (le cozze) era largamente prevalente su quello più ‘nobile’ (vongole, gamberi, scampi). Carta dei vini limitata, ma con un’interessante offerta di un Fiano d’Avellino di buon livello proposto con ricarichi onestissimi. E’ proprio il rapporto qualità/prezzo la caratteristica più apprezzabile di questo locale: pranzo di pesce costituito da antipasto e primo (o secondo), a venti/venticinque euro; pizza a dieci/dodici euro. Normale il servizio.

 Valutazione: Ambiente 5,5 Servizio 6 Qualità 3 Rapporto qualità/prezzo 6,5


Locale:  Trattoria Meloncello  Voto 7 Località :  Bologna Indirizzo : Via Saragozza 240/a – Tel.: 051/6143947   Tipologia: Ristorante Chiusura: Lunedì sera e tutto il Martedi Segnalato da Ce il 24/02/02

In realtà avremmo già voluto provare questa Trattoria in Gennaio in occasione di Bologna-Chievo ma il ristorante era allora chiuso per ferie (per dovere di cronaca il Meloncello resta chiuso nella seconda parte di Agosto ed i primi 15 giorni di Gennaio).Dovendosi recare allo Stadio il locale è di una comodità unica, praticamente attaccato al Dall’Ara. Per chi come me poi arriva da fuori Bologna è l’ideale in quanto, arrivando in zona verso l’ora di pranzo, si trova tranquillamente parcheggio per l’auto quasi ovunque.Per chi arriva in moto c’è il comodo parcheggio di Piazza della Pace ad un tiro di schioppo.La prima impressione, entrando nel locale, è di un posto modesto, con arredi un po’ tirati via e poco curati o che, comunque, necessiterebbero di una rinfrescatina. Il ristorante ha tre salette separate per un totale, ad occhio, di una sessantina di coperti.Alle pareti dediche, autografi e fotografie di vari “personaggi” che sono passati di qui, da Renato Villalta a Carlton Myers, da Gianni Morandi ad Alessandro Haber.Il personale si rivela subito molto cortese, attento ed efficiente.Non ci viene dato un menù ma al contrario i piatti ci vengono tutti elencati a voce.Tra le scelte dei primi, che riflettono l’impostazione del locale basata su proposte locali e della tradizione bolognese, optiamo per tagliatelle al ragù, lasagne e passatelli in brodo. Ottima la qualità dei piatti, squisito il brodo dei passatelli (non è sempre facile trovare un brodo “vero” che regga bene la pasta). L’unica modesta critica riguarda la quantità delle lasagne che lascia un pochino a desiderare. Per i secondi ci vengono proposti vari arrosti (coniglio, arista, vitello), torta di verdure ed altri piatti rigorosamente di carne. La scelta cade sull’arrosto di coniglio e sull’arista di maiale. I piatti vengono accompagnati da un contorno di patate al forno e di pomodorini al gratin. Come per i primi, anche i secondi sono decisamente buoni e saporiti. Parrebbero proposte ovvie e facili ma è proprio dalla cura dei piatti più semplici che spesso andrebbe giudicata la qualità di un ristorante, piuttosto che, come a volte accade, dalle abilità degli esercizi linguistici di alcuni menù che sempre più spesso si trovano in giro.Per i dolci scegliamo, tra quelli offerti, il semifreddo con cioccolata calda, quello al caffè (entrambi discreti) e la zuppa inglese, che appare un po’ troppo colorata (senza infamia e senza lode il giudizio). Per il vino ci sono state proposte (sempre a voce, senza una carta) varie bottiglie. Volendo optare per un vino giovane e non “pesante” abbiamo assaggiato Le Grillaie della casa Celli, un Sangiovese Superiore di Romagna che, pur lasciandosi bere piacevolmente, non ci ha fatto grande impressione.Il conto (circa 30 Euro a testa, incluso caffè e grappino finale) è forse leggermente superiore alle aspettative, seppur in linea con la qualità del cibo. Forse un po’ meno con l’ambiente e gli arredi in generale. A volte però le comodità (uscire dal ristorante ed entrare allo stadio se si ha già in mano l’abbonamento o il biglietto è operazione di pochi minuti) si pagano.

Valutazione : Ambiente  6,5 Servizio  7 Qualità 7 Rapporto qualità/prezzo 6,5


Locale: Trattoria Paradisino   Voto 6 Località : Bologna Indirizzo : Via C. Vighi 33, 40133 Bologna Tel: 051-566401 Tipologia: Ristorante Chiusura settimanale: martedì (In Giugno, Luglio ed Agosto sempre aperto) Segnalato da Ce il 25/08/01

Il posto è decisamente carino: un bel giardino con pergolato, protetto da una siepe, tavoli ben distanziati tra loro, personale gentile e veloce nonostante ci fossimo presentati quasi alle 23.00 (ma avevamo riservato) con gli occhi ancora sognanti per la punizione di Signori che ci ha dato la prima vittoria dell’anno. Il locale dà subito l’impressione di essere un po’ “modaiolo”, ma questo non deve essere necessariamente interpretato come un giudizio negativo.  Il menù è abbastanza ricco di proposte, meno, forse, di fantasia. Abbiamo assaggiato antipasti misti “della casa” composti da piadina calda servita con dadini di mortadella, stracchino, frittata e salame. Presentati bene ma la qualità e quantità erano appese con un filo sottilissimo alla sufficienza.Discrete le tagliatelle al ragù, anche se il sugo era un po’ asciutto.Pareri discordi tra i commensali (eravamo in quattro) sui secondi: sufficienze piene per una buona tagliata di manzo ed una morbida, profumata e rara (almeno per i menù cui siamo abituati noi milanesi) frittata di cipolle. Insufficienti al contrario il piatto delle verdure miste alla griglia con formaggio fuso e gli straccetti di filetto con rosmarino ed aceto balsamico. Buoni senza doverli per forza ricordare negli anni i dolci: crema pasticcera con biscottini e bavarese alla frutta. Ottima la grappa di fine pasto.Una menzione particolare merita la carta dei vini: molto ampia e con ottime scelte anche per le fasce di prezzo più basse.Ci siamo concessi un Cabernet-Sauvignon Vigneto Terre Rosse di Vallania di produzione locale (Zola Predosa) : veramente squisito e come ce ne siamo accorti noi così se ne deve essere accorto anche Silvio Berlusconi che pare si rifornisca da tempo ed a mani basse da questa casa vinicola, come ci ha raccontato un amico e come ci riferisce il numero in edicola questa settimana dell’Espresso.Piacevole sorpresa (almeno per chi è abituato come me ai prezzi di Milano) il conto finale: 55.000 a testa per un locale come questo, a quell’ora e con un signor vino mi hanno fatto alzare da tavola più contento.

Valutazione : Ambiente : 6,5 Servizio 6,5 Qualità cibo 6 Rapporto qualità/prezzo : 6,5Valutazione complessiva : 6


Locale:  Ristorante Pizzeria Albergo La Villetta   Voto 5,5 Località : Pian di Setta (BO)Indirizzo : Fraz. Pian di Setta 40030 Grizzana Morandi (BO) Tel: 051-913651 Tipologia:  direi  Trattoria-Pizzeria Segnalato da Nico il 03/09/01

L'aspetto è un po’ inquietante, lungo la Statale di Setta, in mezzo a una curva. L'interno più che semplice è disadorno. Ma non lasciatevi sviare dalle apparenze nè cercate qui la cucina emiliana. La potere trovare, certo: chi mai oggi ti nega due tagliatelle, anche al sugo di cinghiale, delle lasagne o i tortelloni ai funghi ? Il mio consiglio è di affrontare la Statale di Setta ed i suoi tornanti se siete incuriositi dalla cucina meridionale, siciliana in particolare. Se pensate al pesce, prenotate prima. Una telefonata la consiglio in ogni caso, non per il posto, ma per il menu. Resterete piacevolmente sorpresi per la qualità e i sapori.La diffidenza della proprietaria, che opera in cucina ma controlla gli arrivi, la porterà dapprima a proporre le "solite cose", ma dopo due vostre parole la vedrete aprirsi in un sorriso e vi snocciolerà l'elenco di quanto ha previsto quel giorno. Pochi piatti, niente cibi sofisticati : rustici e semplici, con sorprese di morbidezze inattese.Antipasti: tutti di verdure, sottoli, volendo di pesce: dalle sarde all'olio ai gamberoni. Primi con sughi a base di verdure o pesce. Avete mai provato i bucatini con le favette, oppure alle sarde? Noi li abbiamo sentiti assieme ai più tradizionali maccheroncini alle melanzane e pomodorini.Secondi: se volete, buone le carni ai ferri, ma seguite ancora le proposte del giorno.Il locale è anche pizzeria, ma non lasciatevi coinvolgere nelle solite banali proposte, fino alla "novità" della pizza alla Nutella. Siete lì per la cucina siciliana.Vini: nulla di più di quanto potreste attendervi da una trattoria del basso Appennino. Prodotti commerciali e basta. Con qualche lieta sorpresa, come lo Zibibbo, che vi verrà proposto se vi farete tentare dai (veri) cannoli siciliani, fatti con ricotta di pecora e la cialda che viene da giù.Il conto: sulle 45.000 a testa, non poco per questo tipo di locale, ma accettabile per le proposte inattese. Per un pranzo a base di pesce si sale un po', ma ne vale ancora la pena.Non esiste menù né carta dei vini. Il servizio, familiare, un po' invadente. 

Valutazione :Ambiente : 4,5 Servizio : 5,5 Qualità cibo 7 Rapporto qualità/prezzo  5,5 Valutazione complessiva : 5,5


Locale: Il Casale   Voto 4 Località : San Lazzaro di Savena (Bo) Indirizzo : Via Caselle 86 Tipologia: pizzeria/ristorante  Chiusura settimanale: martedì Segnalato da Piero

Quando si va in pizzeria la sera di un giorno festivo, si sa che bisogna affrontare qualche disagio, ma al Casale di San Lazzaro si tende un po’ ad esagerare. La sera di pasquetta eravamo in quattro, ci hanno fatto sedere in un tavolo incastrato tra altri, due di noi si dovevano piegare in avanti ogni volta che passava qualcuno, i camerieri ci hanno urtato almeno nove/dieci volte senza mai scusarsi, nella sala dove eravamo il fumo si tagliava con il coltello, abbiamo aspettato la pizza quarantacinque minuti di orologio, quando abbiamo chiesto educatamente e scherzosamente se bisognava aspettare ancora molto, non ci hanno nemmeno risposto, e alla fine siamo scappati, arrabbiati e intossicati. Quello che si chiede ai gestori del Casale è: 1 - non è il caso di ridurre qualche coperto? 2 - non è il caso o di creare una sala per non fumatori, o di migliorare l’impianto di condizionamento? E la pizza? Normale, senza infamia e senza lode, ma in quel contesto quello che si mangia diventa secondario. L’accoppiata pizza/birra costa sulle 20.000; le dieci sigarette che vi fumate col fumo passivo invece sono gratis.

Valutazione : Ambiente 2 Servizio 3 Qualità 6 Rapporto qualità/prezzo 6 Valutazione complessiva : 4


Locale: Il Galeone voto 7,25 Indirizzo : Via Caselle 59 Località : San Lazzaro di Savena ( BO )  tel. 051/ 464544 Tipologia : Pizzeria - Ristorante Locale molto ampio che dispone di oltre 150 posti . Chiusura infrasettimanale il Lunedì Segnalato da : Albi

L'ambiente è pulito e ben arredato con rivestimenti in legno alle pareti e luci semi soffuse. Rumoroso quando è al completo. Il servizio ai tavoli risulta efficiente, ben organizzato e professionalmente adeguato al contesto del locale anche se  non sempre veloce. Il menù e fin troppo completo e spazia da un ottima pizza cotta in forno a legna, nel pieno rispetto della tradizione campana, ai piatti più tradizionali. La vera specialità del locale é però il pesce sempre fresco e ottimamente preparato,  spesso servito con eleganti guarnizioni. Antipasti freddi e secondi a base di spigola, astici e granseola sono eccellenti.Per quanto riguarda le bevande, il locale dispone di una carta dei vini ben fornita e le possibilità di scelta sono ampie e rivolte verso tutte le esigenze. Il prezzo è estremamente variabile, dalle 30.000 alle 80.000 a testa a seconda che si consumi pizza o piatti più elaborati a base di pesce pregiato. Il rapporto qualità-prezzo rimane in ogni caso buono.

Valutazione Ambiente 7,5 Servizio 7,0 Qualità 8,0 Rapporto qualita/prezzo     6.5Valutazione complessiva    7,25


Locale:  Monte del Re  Voto 8,5 Località :  Dozza Imolese (Bo) Indirizzo : Via di Monte del Re  Tel. 0542678400 – Fax 0542678444 Email  montedelre@tiscalinet.it Tipologia: Ristorante Chiusura: maiSegnalato da Piero

 Il posto da solo meriterebbe il massimo dei voti. Siamo circa sei chilometri sopra Dozza Imolese, in un ex convento dei frati minori conventuali risalente al XIII secolo, a trecento metri sul livello del mare e con un panorama che, in una giornata tersa ti fa spaziale con lo sguardo su tutta la pianura padana. Il luogo è stato restaurato in maniera splendida: due chiostri con tanto di pozzo, trasformati in meravigliose sale da aperitivo o da musica, vecchia chiesa sconsacrata trasformata in sala convegni, mobili antichi, quadri d’epoca alle pareti, ti danno l’impressione di tuffarti nella storia. Se riuscirete a convincere i responsabili a prenotarvi un tavolo (cosa a volte non facile: il Monte del Re è soprattutto un albergo e un centro convegni, e tendono a privilegiare i clienti dell’albergo), sarete fatti partecipi di un’esperienza culinaria d’alto livello. Coccolati da un servizio impeccabile, cordiale ma non invadente, elegante ma non spocchioso, potrete optare per il menu alla carta, o per due menu degustazione, uno a base di pesce e uno che rivisita la tradizione regionale. Noi abbiamo optato per il secondo, ed abbiamo potuto assaggiare uno straordinario culatello accompagnato da ricotta e piccoli gnocchi fritti, passatelli con crema di piselli e tartufo bianco, piccione arrosto con tortino di ricotta e verdure, cannoli ripieni di ricotta e cannella con crema di limone e salsa di sauvignon, e con accompagnamento di vini regionali, lambrusco gasparossa, Sangiovese d’annata ed Albana passito. Con il menu regionale, vini compresi, spenderete sulle 100.000 a testa, un po’ di più con il menu di pesce o alla carta. Vista la qualità del servizio (dimenticavamo di ricordarvi che i bicchieri sono di cristallo e le posate d’argento) e la qualità dei piatti serviti, è un rapporto qualità/prezzo assolutamente accettabile.Insomma, è il posto giusto per fare colpo su qualcuno, clienti riottosi, belle ragazze da conquistare, mogli o fidanzate cui far perdonare una partita di troppo. Ma soprattutto è il posto giusto per farsi viziare e coccolare un po’.

Valutazione :Ambiente  10 Servizio  9Qualità 8 Rapporto qualità/prezzo 7


Locale: Trattoria del Ducato voto 7,25 Località: Parma  Tipologia: Ristorante  Indirizzo: 43100 Parma - 5, v. Paganini – zona Stadio Tardini tel.: 0521 486730  - prenotare Segnalato da : Piero, Ce e Nico

"Tipica cucina parmigiana con le seguenti specialita': "tagliolini al tartufo nero", "tortelli di patate al sugo di funghi", "controfiletto alla Robespierre". Tutte le paste sono di nostra produzione. "

Giudizio : Il menù non è particolarmente ampio, ma completo.  Il servizio è puntuale e rapido senza essere frettoloso : familiare, informale, corretto e cortese. Suggerimenti caldi ma non pressanti.Le nostre scelte: Antipasti : assoluta tradizione , prosciutto, culatello, salame e qualche scaglia di parmigiano.Primi : Tortelli di patate al sugo di funghi (per Piero, alle erbette), notevoli, meritano le citazione della guida.Secondi : accettiamo il consiglio ed il coniglio alla cacciatora con polenta non ci fa assolutamente pentire. Ce ci tradisce per una tagliata, soddisfatto anche lui. Dolci : Solo caffè, da pentirsene quando uscendo si sfila davanti ad un tavolo di torte fatte in casa.Vini : di nuovo immersi nella tradizione, lambrusco locale. Nessun sussulto ma nessuna sorpresa. Il conto : L. 50.000 a testa, ottimo rapporto qualità / prezzo. Sorridiamo pensando ai costi di una pranzo simile da noi,  a Milano o Bologna. Costo medio tra le 50.000 e le 60.000 a testa, salvo scelta vini particolari.

Valutazione: Ambiente: 7  Servizio:  7,5 Qualità cibo:  7 Rapporto prezzo/qualità:  7,5 Valutazione complessiva :  7,25


Locale : LA CASA DELLE AIE   Voto 7,5 Località : Cervia Tipologia: Trattoria – Ristorante Indirizzo: Via Aldo Ascione, 4 Cervia  Telefono: 0544-927631 Chiusura settimanale: lunedìSegnalato da : Max

 
Giudizio : Posta fra la statale Adriatica e il mare e immersa in un ampio spazio verde, sorge questa grande casa di campagna di costruzione molto antica (circa 1700) oggi adibita a trattoria. Il locale è dotato di due piani e in estate anche di un grosso spazio coperto ma esterno alla casa. L'arredamento è in classico stile campagnolo, con grosse travi in legno, e a guardarlo bene sembra proprio una vecchia stalla, ovviamente riadattata (la paglia e gli sterchi di mucca non ci sono più, non vi preoccupate) con tantissimi tavoli. La cucina è visibile dalla sala (cosa molto importante) ed è possibile scorgere cuochi ed aiutanti intenti a cucinare e tagliare grossi pezzi di carne fresca.Il servizio è molto veloce. E' possibile scegliere fra un menù abbastanza ampio (dettato esclusivamente a voce dal cameriere), anche se la tendenza del personale è proporre le specialità giornaliere che sono più o meno sempre le stesse e cioè: tris di minestre (tagliatelle, ravioli e strozzapreti) al ragù, pappardelle ai porcini, tagliatelle alla lepre (buonissime) o alla boscaiola, lasagne. Come secondo piatto è consigliata la grigliata mista di carne o la classica fiorentina, oppure in alternativa un bel filetto ai ferri, il tutto ovviamente accompagnato da verdure fresche in pinzimonio, patate (assolutamente arrosto e NON fritte) e piadine romagnole tagliate a spicchi che sostituiscono il pane.Come vino viene servito del buon Sangiovese in caraffa, o a scelta vino in bottiglia, ma vi consiglio la caraffa che costa poco e che comunque fa il suo "sporco mestiere" non trascurando il palato.Si chiude con i dolci della casa, amari e sorbetto a volontàUn piccolo consiglio: appena arrivate andate al bancone del vino e chiedete come aperitivo un bicchiere di cagnina (£. 1.500), vi aprirà lo stomaco ai fiumi di portate che arriveranno !!Il rapporto qualità/prezzo infine è di assoluto rilievo. Una classica cena a base di tris di minestre al ragù, grigliata mista con patate, verdure in pinzimonio, vino a iosa, dolce, caffè, ammazzacaffè costa intorno alle 30/35.000 lire.

Valutazione : Ambiente:      7,5  Servizio:        6,5 Qualità cibo:  8 Rapporto prezzo/qualità:    8Valutazione complessiva