Taliesin
 
INDOVINELLO DEL VENTO

GALLES - VI Secolo

 


La letteratura gallese inizia con un gruppo di poeti che appartengono più al mito che alla storia, tra cui Aneurin, Myrrdin e Taliesin. A quest'ultimo, Taliesin detto "Capo dei Bardi" [pen bbeird], sono attribuite 77 poesie, di cui però soltanto una dozzina sono giudicate non posteriori al VI secolo. Secondo la leggenda, il vero nome del poeta era Gwion. Sua madre, la strega Ceridwen, lo chiuse in un sacco di cuoio e lo gettò in mare. Trasportarono dalle correnti nella baia di Cardigan, il bambino fu tratto in salvo dal principe Elphin, il quale lo ribattezzò col nome di Taliesin ["Splendida fronte"]. Quando Elphin fu imprigionato da suo zio, re Maelgwn del Gwynedd, il piccolo Taliesin si recò là in suo aiuto e ne ottenne la liberazione grazie a un'esibizione di saggezza. Con una serie di indovinelli, egli mise in luce l'ignoranza e la mancanza di spirito dei ventiquattro bardi reali e del loro capo Heinin. C'è anche da aggiungere, che l'Indovinello al vento non compare tra gli indovinelli posti da Taliesin nella leggenda riportata dalle fonti originali, ma soltanto nella sua traduzione di Lady Charlotte Guest (1848), la quale aggiunse a suo piacere materiale proveniente da altre fonti.

 


INDOVINELLO DEL VENTO

Chi è la creatura
che tutti ci sorpassa,
di forza smisurata,
prima del diluvio generata;
senza carne né sangue,
senza ossa né vene,
senza testa né piedi;
non più vecchia o giovane
di quando nacque
al primo principio della terra?...
 
Dio grande, quando viene,
come spumeggia il mare
al fiato delle sue nari
al soffio della sua bocca!
Quando percuote da sud,
l'onda si frange in schiuma
e mugge sulle spiagge!
Ora sui campi aperti,
ora nelle foreste,
senza mani né piedi
sfugge agli inseguimenti...
 
Sul mare e sulla terra,
non visto e non veggente,
inseguito e inseguitore,
ma non mai a portata.
Sulla terra e sul mare,
non veggente e non visto,
benché in vista del sole;
non mai a disposizione,
per quanto sollecitato!
Indispensabile,
incomprensibile,
incomparabile!
 
Dalle quattro regioni,
solo eppure a schiere,
sempre vincitore...
Muto e fragoroso,
sfida col suo frastuono;
spiegando la sua bandiera
vola su mezzo mondo!
È buono ed è cattivo,
metà angelo, metà demonio;
non mai manifesto,
occulto per sempre!
 
 


NOTA

La versione da me riportata dell'Indovinello del vento è stata tratta, con minime variazioni, da uno dei volumi della Storia universale della letteratura di Prampolini (Utet 1949). A chi interessassero altre poesie attribuite a Taliesin e il romanzo gallese che narra la storia di questo antichissimo bardo, consiglio i testi riportati sotto.

 


LETTURE CONSIGLIATE
  • Graves Robert: La Dea Bianca. Adelphi 1992.
  • Agrati Gabriella - Magini Maria Letizia [a cura di]: Merlino l'incantatore [2 voll.]. Mondadori, 1996.
 

SPRAZZI DI POESIA

 © 2002 Dario Giansanti

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