Un tale istantone è dato dalla continuazione euclidea della soluzione (6.34) al tempo immaginario, nel caso c = 0. Questo istantone generalizza, nell'ambito della teoria delle corde, l'istantone che media la divisione e la ricombinazione di diversi universi di Bertotti-Robinson, nel processo analizzato da Brill [44] relativamente al caso della relatività generale (k=1).
Il legame con i buchi neri estremi è dovuto al fatto che questi sono approssimati molto bene da universi di Bertotti-Robinson nelle loro regioni asintotiche.
Se si realizza una rotazione di Wick dell'asse dei tempi:
(7.1) |
si ha:
(7.2) |
per cui l'elemento di linea (6.34) diventa:
ds2 | = | ||
(7.3) |
I campi scalare e dilatonico di Maxwell (6.35) e (6.36) sono dati da:
= | (7.4) | ||
Fij | = | (7.5) |
con:
(7.6) |
La metrica euclidea è, a differenza della controparte lorentziana, geodeticamente completa. L'elemento di linea rappresenta un istantone in cui la regione asintotica dello stato iniziale si ha nel limite per , nel qual caso , con , e che rappresenta un universo di Bertotti-Robinson nel tempo immaginario.
La regione asintotica dello stato finale la si ottiene per ,
nel qual caso ,
per cui la metrica è di Bertotti-Robinson anche in questo limite.
Dunque, l'istantone interpola N+1 universi di Bertotti-Robinson, che corrispondono alle sue N+1 regioni asintotiche. Ciò che rende tale soluzione un istantone proprio è il fatto che le metriche euclidee (7.3) sono regolari, senza che sia necessario imporre alcuna condizione di periodicità nella coordinata tempo immaginaria. Questo, in relazione alla (5.51), è confermato del fatto che i buchi neri estremi definiti da questa metriche hanno temperatura nulla per ogni valore di k.